Brutte notizie in arrivo per un determinato titolo in Borsa: ecco quali sono le ragioni alla base del profondo rosso.

Il colosso danese operante nel settore shipping Maersk ha chiuso un anno 2023 all’insegna della forte perdita: l’utile è crollato da quasi 30 miliardi di dollari a quasi 4 miliardi di $. Anche i ricavi sono scesi da quasi 82 miliardi a poco più di 50 miliardi di $ a causa del blocco dei traffici marittimi a seguito della crisi del Mar Rosso.

Ci sono tantissimi fattori e ragioni alla base del crollo del titolo del gigante danese sul mercato borsistico: l’emergenza pandemica, il rallentamento della domanda e l’eccesso dell’offerta produttiva hanno innescato una crisi profonda nel settore del trasporto marittimo. A causa delle tensioni geopolitiche e delle incertezze macroeconomiche, il colosso Maersk ha deciso di stoppare il programma di riacquisto di azioni proprie. Il taglio del dividendo e la sospensione del buyback stanno causando il crollo del titolo borsistico di 16 punti percentuali.

Profondo rosso per questo titolo in Borsa: ecco quali sono le motivazioni

Il titolo del colosso danese Maersk è crollato in Borsa a seguito di differenti fattori, incertezze macroeconomiche e tensioni geopolitiche. A seguito dell’attacco degli Houthi nel Mar Rosso molte società operanti nei traffici marittimi hanno dovuto cambiare rotta o sospendere la navigazione in questo tratto di mare. Il blocco delle navi ha comportato l’allungamento delle tempistiche necessarie per circumnavigare il Continente Nero e l’incremento dei costi di trasporto.

Il colosso danese ha spostato i traffici marittimi verso il Sudafrica, Capo di Buona Speranza. Si tratta di una rotta che richiede un milione di $ in più di petrolio e incrementa di circa dieci giorni i tempi di navigazione tra il Vecchio Continente e il continente asiatico. Nel momento in cui le navi mercantili potranno riniziare a navigare il Canale di Suez, i prezzi dei carburanti cominceranno a ridursi nuovamente: è quanto previsto dall’AD di Maersk.

A causa degli attacchi dei ribelli e delle tensioni geopolitiche, il Consiglio di Amministrazione del colosso danese ha deciso di sospendere immediatamente tutti i pagamenti del buyback. In ogni caso, il colosso danese fa sapere che le operazioni potranno riprendere una volta che ci sarà una ripresa economica.

Profondo rosso per questo titolo in Borsa: le performances pregresse e le previsioni

Il colosso danese Maersk ha chiuso l’anno 2023 con un ammontare di ricavi in netto calo da quasi 82 miliardi di euro a oltre 50 miliardi di euro. Anche l’utile è sceso drasticamente da quasi 30 miliardi di dollari a quasi 4 miliardi di $. Il fatturato ha subito una contrazione pari a quasi 38 punti percentuali a seguito della regolarizzazione dei flussi commerciali dopo il balzo registrato due anni fa.

L’ultimo trimestre dell’anno appena archiviato si è concluso con un giro d’affari pari a poco più di 7 miliardi di $ e di un utile lordo pari a poco più di 195 milioni di dollari. Le proiezioni per il corrente anno dipendono dall’evolversi delle tensioni geopolitiche e dall’incertezza dello scenario macroeconomico globale.

Non solo, le previsioni sono influenzate anche dalle tensioni che riguardano il trasporto marittimo e dal rallentamento della domanda, oltre che dall’eccesso dell’offerta. Il colosso di spedizioni prevede di conseguire un Ebit di importo compreso tra la perdita di 5 miliardi di $ e il pareggio. Inoltre, Maersk prevede di conseguire un Ebitda di importo compreso tra uno e sei miliardi di $.

Dopo lo straordinario balzo registrato nel 2022, l’anno 2023 è stato un anno di evoluzione a seguito della ripresa dei flussi commerciali. In termini di volumi il contesto economico rimane piuttosto vigoroso, ma le tensioni del Mar Rosso hanno causato un temporaneo incremento dei costi di logistica, che potrebbe impattare sui prezzi al consumo.