L’estate del 1993 segnò l’ultima vacanza di tutta la famiglia Carrisi-Power. Coniugi uniti dall’entusiasmo di sempre, quella luce di leggerezza e autenticità che li aveva trasformati da giovane duo esordiente nella celebre coppia d’oro della musica italiana, autrice di un’incredibile vendita di 15 milioni di dischi.

Ylenia Carrisi, quanti anni aveva quando è scomparsa?

Romina aveva pianificato di trascorrere del tempo con la sorella Taryn e i nipoti, mentre Albano avrebbe potuto dedicarsi alle riprese di ‘America Perduta’. I ragazzi erano entusiasti di questo viaggio negli Stati Uniti, persino Ylenia, la figlia dallo spirito ribelle. A soli 23 anni, dopo una breve apparizione televisiva accanto a Mike Bongiorno, Ylenia, una bellissima e appassionata idealista, cercava disperatamente la sua strada, lontano dalle vigne di Cellino San Marco. Convinta che la felicità non potesse trovarsi nella masseria della coppia Carrisi-Power, né nel focolare familiare tra Hollywood e Bari, Ylenia studiava con successo al King’s College di Londra, parlava cinque lingue, e, come molti giovani, mostrava un snobismo profondo verso le sue radici, desiderando volare lontano e scoprire nuove culture.

Durante l’ultimo viaggio negli Stati Uniti insieme, tra Ylenia e suo padre, si verificarono delle serie incomprensioni. Ylenia aveva incontrato Alexander Masakela, un sassofonista di strada di quasi sessant’anni, con capelli bianchi e pelle nera come l’ebano, che l’aveva profondamente colpita. L’uomo le aveva regalato ‘New Think’ di Edward De Bono, una guida al pensiero “laterale” e ai metodi di deduzione creativa, e Ylenia aveva cominciato a seguirlo come una guida spirituale. Tuttavia, ai genitori di Ylenia, Albano e Romina, quell’uomo più anziano e forse interessato non piaceva affatto, tanto che al loro ritorno a Cellino, quando Ylenia ricevette una cartolina da lui, Romina la bruciò.

Ylenia, però, non aveva nessuna intenzione di tornare alla vita regolare del college. Chiese ai genitori il permesso di prendersi un periodo sabbatico dagli studi e voleva andare in Belize per sperimentare la vita degli homeless per il libro che stava scrivendo. Albano acconsentì, e Ylenia tornò in America pronta a vivere l’esperienza dei senzatetto, condividendo il freddo delle notti americane al suono della musica dei quartieri neri. Il giorno di Capodanno chiamò a casa a Cellino per fare gli auguri, sembrava confusa e faceva discorsi strani. Quando Albano le chiese dove si trovasse, lei rispose: “Che importanza ha?”. In realtà, Ylenia non era in Belize, ma a New Orleans, l’ultima tappa del suo viaggio con la famiglia e la città dove avrebbe deciso di fermarsi per sempre. La telefonata del 31 dicembre 1993 fu l’ultima. Il 1° gennaio, Albano denunciò la scomparsa di sua figlia a Bari. Il 1994, iniziato nell’angoscioso clima della scomparsa di Ylenia, fu l’anno della figlia perduta.

La morte presunta

L’esperienza straziante della perdita di Ylenia segnò la fine della coppia d’oro della musica leggera. Romina Power continuò la sua ricerca incessante della figlia, mentre Al Bano Carrisi, alla fine, si convinse che Ylenia fosse la ragazza del Mississippi. Nel 2014, ottenne ufficialmente il riconoscimento della morte presunta di Ylenia. La vicenda di Ylenia si arrestò nei sobborghi di New Orleans, tra senzatetto filosofi e giovani studentesse assetate di vita, nell’anno 1994, l’anno della ragazza perduta.