Botta e risposta tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo scorso venerdì il governatore era presente in piazza Santi Apostoli contro l‘autonomia differenziata ed ha criticato il governo e le sue riforme. Parole che non sono sfuggite alla premier che ha chiesto al Pd di prendere le distanze dai modi di De Luca, questa mattina il presidente della Regione Campania ha risposto sui social.

Botta e risposta tra De Luca e Meloni

Onorato e commosso per l’attenzione che mi dedica l’onorevole Giorgia Meloni” dice Vincenzo De Luca su Facebook. Il presidente della Regione Campania aggiunge che la premier non ha motivo di preoccuparsi e rivolge un invito a un confronto pubblico per risolvere ogni divergenza. De Luca replica alla presidente del Consiglio invitandola a informarsi su quello che fanno alcuni esponenti del governo.

Il presidente della Regione Campania poi chiede chiarimenti sui Fondi coesione e perché c’è ritardo di un anno e mezzo. De Luca spiega che in una situazione del genere i cantieri sono rimasti fermi e anche le occasioni di lavoro.

Fondi bloccati: la denuncia di De Luca

Sono bloccati gli interventi per i Campi Flegrei, le opere stradali, la programmazione culturale, il recupero di beni storico-artistici” dice De Luca. Lo stop arbitrario dei fondi del programma complementare, un miliardo e 300 milioni che si aggiungono al blocco dei 6 miliardi di fondi per la coesione della Campania, rischia di provocare il dissesto in oltre 200 comuni. Sotto accusa anche il ministro Raffaele Fitto:

Da un anno e mezzo ci viene ripetuto che il ministro Fitto è alla ricerca delle ‘coerenze’ universali fra tutti gli interventi che riguardano i territori e sui quali il ministro non ha nessuna competenza per intervenire. E questo, mentre si consuma il fallimento penoso della Zes unica per il Sud, che doveva partire a gennaio, ed è bloccata completamente con le relative misure per la erogazione del credito di imposta”

De Luca infine chiede di sbloccare rapidamente risorse che “appartengono al Sud“. Il presidente della Regione Campania dice che è paradossale che si parli di autonomia differenziata e di decentramento dei poteri quando poi si tende a centralizzare nelle mani del premier la gestione di alcune materie.