Trasformare i social media con la tecnologia blockchain, proiettandoli nel Web3. Questo è l’ambizioso obiettivo che si propone Farcaster, un protocollo dedicato chiaramente al superamento del concetto di social media centralizzato.

La piattaforma è stata sviluppata da Dan Romero, un veterano del settore, il quale ha trovato un sostegno finanziario in gruppi e investitori di rilievo. Grazie a Farcaster gli utenti potrebbero infine riuscire a trovare un ambiente in grado di tenere in assoluta sicurezza i propri dati e interazioni. Una caratteristica sempre più difficile da reperire nei social media centralizzati.

Farcaster: cos’è e cosa si propone

Farcaster è un protocollo decentralizzato congegnato appositamente per favorire il varo di social media Web3. Si tratta in effetti di una svolta significativa rispetto ad una situazione, quella attuale, dominata dalle piattaforme centralizzate, in cui gli utenti non hanno alcun genere di controllo sui propri dati personali. Una realtà esplicitata in maniera evidentissima dallo scandalo Cambridge Analytica, con il coinvolgimento attivo di Facebook nell’utilizzazione degli stessi per fini di propaganda politica.

La chiave di volta è stata individuata da Farcaster nella decentralizzazione. Grazie ad essa, infatti, è possibile garantire una rete social in grado di preservare al massimo la privacy degli utenti, ridurre in maniera esponenziale i tentativi di censura e restituire a chi la utilizza il pieno controllo dei dati.

Tra le dApps di Farcaster, spicca Warpcast, una sorta di X, ex Twitter, che rende possibile agli utenti la pubblicazione di contenuti e una proficua interazione con la comunità. Proprio Warpcast, che è largamente l’app più popolare dell’attuale ecosistema Farcaster, è considerato una sorta di manifesto di quanto si prefigge il protocollo.

Come funziona Farcaster?

Farcaster si propone di rendere possibile una comunicazione senza intoppi tra gli utenti, garantendo al contempo un ampio accesso ai dati, ma solo quelli pubblici. Per riuscire in tal senso, prova a mettere insieme il meglio dei sistemi centralizzati e decentralizzati.

All’interno del sistema creato, a garantire la condivisione e l’archiviazione dei dati sono gli hub, insiemi di server che vanno a formare una rete P2P. In tal modo non solo i dati possono restare integri, ma anche essere facilmente accessibili agli interessati.

Per quanto concerne lo storage, Farcaster introduce un sistema di affitto imperniato sul pagamento di un abbonamento annuale. Ne consegue la possibilità di conservare in condizioni di sicurezza i dati ritenuti preziosi e scoraggiare lo spam.

I contratti di registro e la gestione dei nomi utente fanno leva sulla mainnet di Optimism, mentre gli account possono essere associati ai nomi ENS, facilitando per tale via il riferimento dei messaggi.

Oltre a Warpcast, nell’ecosistema di Farcaster spicca Farcaster Frames, funzionalità progettata al fine di conseguire un miglioramento per quanto concerne l’interattività dei contenuti dei social media all’interno del Web3. I Frames rendono possibile agli sviluppatori l’inclusione di elementi interattivi direttamente nei Cast, come sono noti i post di Farcaster.

Proprio questa funzionalità si è tramutata in un significativo aumento per quanto riguarda il coinvolgimento degli utenti. Tanto da rivelarsi alla stregua di un passo decisivo nella fusione tra interazione sociale e funzioni avanzate Web3.

Va sottolineato come Farcaster non abbia un token nativo. Al tempo stesso non mancano indiscrezioni relative ad un possibile airdrop nell’immediato futuro. Un evento il quale coinvolgerebbe soprattutto coloro che già stanno partecipando alla fase di test.

Le prospettive per il futuro

Farcaster si propone come protagonista di una nicchia di mercato ancora non molto frequentata. I social media sono infatti al centro di una vasta discussione, ma ancora non sono molte le alternative proposte a quelli centralizzati.

Proprio il fatto di proporsi come social media decentralizzato mette il nuovo protocollo in una posizione di avanguardia. Soprattutto in ottica Web3, la nuova fase di Internet che potrebbe rivelarsi una vera e propria gallina dalle uova d’oro.

Proprio per questo motivo in molti osservano con grande attenzione cosa si sta muovendo al suo interno. Un interesse del tutto comprensibile, in un momento in cui Facebook e sorelle si trovano al centro di polemiche roventi, a causa degli orientamenti censori assunti.