Probabilmente non tutti sanno cosa significa Caregiver. Si tratta di una figura che si occupa dell’assistenza di un familiare o un parente anziano o con disabilità.
Con il passare del tempo, il Caregiver familiare sta assumendo sempre più importanza in Italia, distinguendosi nettamente dal badante.
Andiamo a chiarire tutti i possibili dubbi in merito, spiegando chi è, cosa fa, quando è stato riconosciuto, per la prima volta, a livello normativo e cosa prevede la legge.
Qual è il significato di Caregiver
Nel nostro Paese, la figura del Caregiver, è stata riconosciuta, per la prima volta, dalla Legge di Bilancio del 2018.
Da quel momento in poi, la figura del Caregiver familiare ha acquisito sempre maggiore rilevanza.
Caregiver significa “colui che dà le cure” oppure “prestatore di cura” sempre in ambito familiare. Si tratta, quindi, della figura che si occupa di un parente anziano, disabile o con difficoltà.
Chi ha diritto ad essere Caregiver
I caregiver sono i familiari che assistono un loro congiunto ammalato o disabile, prendendosene cura.
Si tratta di una figura che, a titolo gratuito e all’infuori dell’esercizio professionale, si occupa dell’assistenza ad un familiare o parente disabile o non autosufficiente. Il Caregiver è una persona che si fa carico della gestione del malato e lo aiuta in tutte le incombenze quotidiane.
Il più delle volte si tratta di lavoratori che si trovano ad assistere genitori, nonni o parenti di una certa età, ma anche figli con disabilità. Nei riguardi dei giovani è molto meno frequente, ma non impossibile.
Proprio la gratuità e la disponibilità per tutta la giornata sono gli aspetti principali che differenziano questa figura dal badante. In Italia, sono sempre più le persone costrette ad abbandonare il lavoro, anche se molto giovani, per potersi dedicare in maniera totale ad un parente.
Come si viene riconosciuti Caregiver
La Legge di Bilancio del 2018 ha riconosciuto la figura del Caregiver familiare. Inoltre, specifica anche chi sono gli assistiti perché si configuri il Caregiver familuare:
- Il coniuge, una delle parti dell’unione civile o il convivente di fatto;
- Il familiare, l’affine entro il secondo grado o entro il terzo grado, nei casi che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, sia non autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé;
- Il titolare dell’indennità di accompagnamento.
Lo Stato ha destinato diversi fondi dedicati ai Caregiver e alle persone da loro assistite, dal 2018, con l’introduzione di una dotazione iniziale da 20 milioni di euro per ciascun anno dei tre seguenti.
Le norme, ancora, sono insufficienti e, all’inizio del 2024, è stato istituito un tavolo per una definizione di legge specifica a tutela dei familiari che prestano cure ai propri cari.
A tutela dei Caregiver si occupa la Legge 104, per i tre mesi di permesso e assistenza ai familiari con disabilità o anche per lo stesso congedo straordinario fino a 2 anni per i casi più gravi.
Cosa fa il Caregiver
Quello del Caregiver è un lavoro continuo che, nella maggior parte dei casi, occupa totalmente la persona che si occupa di un familiare anziano o di un disabile.
Molto spesso, i Caregiver familiari hanno già un lavoro e dedicano il tempo restante all’assistenza della persona.
Le mansioni possono essere riassunte con le seguenti:
- Assistenza del malato con la somministrazione di farmaci o terapie;
- Acquisto e prescrizione dei medicinali e delle visite mediche specialistiche;
- Cura dell’igiene personale dell’assistito, quando non è autosufficiente;
- Preparazione dei pasti e cura dell’assistito con disabilità o altra patologia.
Quella del Caregiver familiare non è un’occupazione semplice, anche perché la sua stessa vita si riduce solo al lavoro, se presente, e alla cura dell’assistito, lasciando davvero poco spazio alla socialità.