Grave episodio di stalking a Mondovì, in provincia di Cuneo. Un giovane di origine sudanese ha perseguitato una donna del posto, educatrice in un centro di accoglienza destinato ai migranti. Nonostante le sue avance fossero sempre state rifiutate, il ragazzo è diventato eccessivamente invadente fino a creare un forte stato di ansia e paura nella lavoratrice.
Cuneo, giovane sudanese perseguita l’educatrice a Mondovì: cosa è successo
Nonostante fosse già sposato in patria, l’uomo si era invaghito dell’educatrice. Tutto è partito da una normale dichiarazione sentimentale, sfociata successivamente in una vera e propria ossessione senza alcun limite e rispetto.
Pedinamenti, appostamenti e atti persecutori perpetuati anche al di fuori della struttura. Una volta il presunto stalker è addirittura arrivato a chiamare la malcapitata 1486 volte, un numero di telefonate decisamente fuori dal comune.
Applicata la misura cautelare divieto di avvicinamento
Ormai satura, la donna ha denunciato le attenzioni non gradite alle forze dell’ordine, ottenendo una misura cautelare di divieto di avvicinamento, purtroppo violata dal ragazzo, a cui era stato intimato di non cercare più la vittima né mediante messaggistica istantanea che di persona.
Attualmente il molestatore è sotto processo e la prossima udienza si terrà il 9 luglio. Nel periodo di persecuzione, alla donna era stato consegnato un tracker GPS affinché i colleghi potessero essere sempre aggiornati sul suo ritorno a casa durante i molteplici episodi di violenza.