Pagamento Assegno di inclusione (Adi) in arrivo giovedì prossimo, 15 febbraio 2024: dopo l’accredito del 26 gennaio scorso, ecco il secondo versamento da parte dell’Inps per la metà di febbraio, mese nel quale sono previsti due date di pagamento. Il 15 febbraio, infatti, si prevede l’accredito per chi abbia presentato la domanda dell’Assegno di inclusione in ritardo, a partire dall’8 gennaio scorso. Tuttavia, all’atto dell’accredito, l’Istituto di previdenza effettua altri controlli di adempimenti da formalizzare per arrivare al pagamento.
Chi, invece, ha già ricevuto il primo accredito il 26 gennaio scorso, dovrà attendere il secondo pagamento, in calendario per il 27 febbraio prossimo.
Pagamento Assegno inclusione in arrivo giovedì 15 febbraio 2024, ecco per chi
Assegno di inclusione 2024, in arrivo in settimana il secondo appuntamento in calendario per il pagamento Inps. A ricevere l’accredito giovedì prossimo, 15 febbraio, saranno le famiglie che hanno presentato la domanda in ritardo rispetto alla data del 7 gennaio 2024.
Pertanto, dopo un primo periodo di invio delle istanze fissato tra il 18 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024 (con primo pagamento avvenuto già il 26 gennaio scorso), le famiglie che abbiano presentato domanda tra l’8 e il 31 gennaio 2024 riceveranno il primo accredito il 15 febbraio prossimo.
Tale pagamento avviene a condizione che le famiglie ritardatarie, oltre all’istanza dell’Assegno di inclusione, abbiano sottoscritto anche il Patto per l’attivazione digitale (Pad) entro la fine del mese scorso. A queste condizioni, dunque, il pagamento della mensilità di gennaio (da recuperare) avverrà il 15 febbraio.
Pagamento assegno inclusione 2024, chi riceve il pagamento il 27 febbraio?
Il 27 febbraio 2024 è la data del pagamento della seconda rata dell’indennità che ha preso il posto del Reddito di cittadinanza. Attesi al pagamento sono, dunque, sia le famiglie che hanno ricevuto il pagamento della mensilità di gennaio il 26 del mese scorso, sia quelle che la prima mensilità del mese la riceveranno giovedì 15 febbraio.
Si tratta, dunque, di un doppio pagamento, in attesa di un decorso “normale” del versamento che, da marzo, avverrà sempre nel giorno 27 del mese. Questo calendario dei pagamenti viene mantenuto anche per le mensilità susseguenti. Pertanto, il primo accredito avviene il giorno 15 del mese successivo a quello nel quale sia stata presentata la domanda dell’Adi e sottoscritto il Patto per l’attivazione digitale (Pad). I successivi versamenti avvengono sempre il giorno 27 del mese. Ecco cosa fare se la domanda viene rigettata dall’Inps.
Come utilizzare la Carta Adi 2024? Pagamenti, bollette, affitto e mutui
Il pagamento dell’Assegno di inclusione 2024 avviene mediante erogazione sulla Carta di Inclusione o Carta Adi. Con questa card si possono comprare beni e servizi utilizzando la modalità di pagamento Pos, effettuare bonifici mensili Sepa o Postagiro all’interno degli uffici postali per pagare rate di affitto il cui contratto sia ammesso alla quota parte pagata con l’Assegno di inclusione.
La stessa modalità di segue anche per i la rata dei mutui sulla prima casa. Inoltre, con la carta si possono effettuare anche i pagamenti delle bollette delle utenze domestiche (energia elettrica, gas e acqua), con addebito mediante bollettini o Mav postali. Chi percepisce l’Assegno di inclusione fruisce anche delle tariffe agevolate delle bollette di luce e gas.
I prelievi di denaro contante sono consentiti entro il limite di 100 euro al mese moltiplicato l’indice della scala di equivalenza dell’Adi.
Inps, nuovo servizio di Validazione delle certificazioni
Nel frattempo, l’Istituto di previdenza conferma che si può utilizzare li nuovo servizio di Validazione delle certificazioni dell’Assegno di inclusione. Mediante questo servizio si può validare una dichiarazione utile alla domanda dell’Adi, in particolare inerente a:
- una certificazione con la quale si attesti di rientrare nelle condizioni di svantaggio, riferito a chi sottoscriva la domanda o a un componente del nucleo familiare;
- informare dell’inserimento in programmi di assistenza e di cura, in data precedente rispetto a quella di invio dell’istanza.