Il comportamento di Lionel Messi non è proprio andato giù al popolo cinese. Il campione argentino si è rifiutato di scendere in campo nel match tra la sua Inter Miami e una rappresentativa locale in programma a Hong Kong, scatenando un putiferio. L’ex Barcellona è rimasto in panchina per 90 minuti mandando su tutte le furie i 38mila spettatori, disposti a spendere fino a 570 euro per ammirare le sue giocate. Dopo l’episodio la Cina ha comunicato che rinuncerà a ospitare due partite amichevoli della nazionale argentina in programma dal 18 al 26 marzo.

Cina, cancellate due amichevoli dell’Argentina: Messi nella bufera

Da tempo l’Argentina aveva annunciato una tournée nel Paese asiatico. L’Albiceleste avrebbe dovuto affrontare la Nigeria a Hangzhou e la Costa d’Avorio a Pechino ma il comportamento di Messi ha stravolto i piani. A peggiorare le cose è stata la presenza della Pulce in Giappone: solo tre giorni prima del match di Hong Kong l’argentino aveva giocato 30 minuti nella sfida tra Inter Miami e Vissel Kobe a Tokyo.

Rimborsati i biglietti degli spettatori

La Federcalcio di Pechino, spinta dal malumore dei tifosi, ha quindi comunicato la decisione di non voler ospitare i sudamericani. Nella nota ufficiale si legge come, secondo le autorità competenti, non ci siano le condizioni affinché l’evento abbia luogo. Intanto l’organizzatore dell’amichevole contro l’Inter Miami di Messi ha deciso di rimborsare i biglietti agli spettatori.