Sul palco di Cannes, Alain Delon intuì che nulla sarebbe stato più come prima. Mentre ritirava la Palma d’oro alla carriera quattro anni fa, la sua eleganza galante era ancora presente, ma le parole rotte nel microfono predissero un futuro diverso: “Mi dicevano che questo era un mestiere difficile. Non è vero. Il difficile è andarsene.” Un mese dopo, un ictus lo colpì. Oggi, la sua famiglia è coinvolta in una guerra dai contorni drammatici: figli in conflitto, accuse di tentato omicidio da parte dell’ex assistente, un patrimonio da 300 milioni di euro e la Francia intera che assiste alla caduta di un’icona.
Perché i figli di Alain Delon stanno litigando?
Tutto inizia a gennaio quando Anthony Delon, figlio dell’attore, dichiara che il padre versa in condizioni preoccupanti. Anouchka, la sorellastra, nasconde diagnosi ed esami, afferma Anthony, per evitare di ammettere che Alain non può decidere per sé. Anthony assicura che la sua battaglia non riguarda l’eredità, poiché la successione è già risolta. Il punto di contrasto è se trasferire Delon in Svizzera, dove le tasse di successione sono minori, o mantenerlo nella sua tenuta di Douchy-Montcorbon, dove vive da sempre. La villa sta cadendo a pezzi, ma Anthony e Alain-Fabien, suo fratellastro, si oppongono all’idea di Anouchka di trasferirlo, affermando che ogni centimetro di quella casa somiglia a loro padre.
Anouchka, la figlia prediletta, è al centro della polemica. Accusa Anthony di diffamazione e sostiene che il desiderio di trasferire il padre in Svizzera è per garantirgli cure migliori contro il linfoma. La drammatica situazione si svela come un vero e proprio dramma greco, con una famiglia divisa e la salute di un’icona in bilico.
«Una contesa tra fratelli è l’ultima cosa che avrei desiderato». La procura di Montargis ha richiesto una perizia medica sull’attore per fare chiarezza, ma la verità rimane ancora lontana. I riflettori sono puntati su Douchy, dove Alain Delon vive la sua vita finale, lontano da come avrebbe mai immaginato o voluto. Al pomeriggio, emergendo dalle notti tormentate e insonni, il vecchio leone legge la cronaca della sua famiglia sull’amato Le Parisien, rifugiandosi dietro tende ormai polverose. Chiede che lo lascino in pace, insieme ad Anouchka, fa dire al suo avvocato.
La compagna di Alain Delon Hiromi Rollin
I figli, straordinariamente concordi per una volta, hanno allontanato Hiromi Rollin, la giapponese che definiscono “dama di compagnia”, accusandola di sfruttare la sua fragilità. In risposta, Hiromi li ha denunciati per tentato omicidio, sostenendo che Alain è stato lasciato morire senza cure adeguate. «Vivevamo insieme da 30 anni, Alain voleva sposarmi. I suoi figli hanno fatto sparire tutto: le lettere d’amore, i regali. È come se non fossi mai esistita». Rimane solo il vuoto, la malinconia di una stella cadente. L’epilogo del ragazzo dal viso perfetto e delle labbra da mordere, della Bellezza incarnata, l’amour fou di uomini e donne. Tancredi del Gattopardo, Jean-Paul voluttuoso che baciava Romy Schneider sul bordo de La piscina, l’amore assoluto di Mireille Darc, sono diventati fantasmi lontani. Il divo che parlava di sé in terza persona all’apice del successo ha ceduto il passo a un vecchio stanco e smagrito, prigioniero della sua carrozzella.
A 88 anni, Delon affronta la vita fissando la finestra per ore, la mano poggiata sulla testa di Loubo, il pastore belga che ama con la stessa intensità, tanto da desiderare di essere sepolto insieme a lui. «Se dovessi morire prima di lui, chiederò di fargli un’iniezione per farlo andare via tra le mie braccia. Preferisco così piuttosto che vederlo soffrire», disse anni fa. «Questo mondo mi disgusta, lo lascio senza rimpianti. La mia tomba è già pronta».