Con un tweet sul suo profilo di X, la premier Giorgia Meloni ha ricordato gli italiani morti nel periodo della Seconda guerra mondiale in Istria, Fiume e Dalmazia. Oggi 10 febbraio, “Giorno del ricordo“, Meloni si recherà al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, per partecipare alle commemorazioni legate al Giorno.

“L’Italia ricorda le vittime di quegli orrori disumani“, ha scritto la Meloni.

Meloni, il tweet sul Giorno del ricordo e la visita oggi 10 febbraio a Basovizza

Il “Giorno del ricordo“, oggi 10 febbraio, ha dato il via ad una serie di celebrazioni e progetti in tutt’Italia per ricordare le persone (specialmente italiane) morte nelle foibe dell’ex Jugoslavia durante la Seconda guerra mondiale.

Dopo le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche la premier Meloni ha voluto omaggiare la memoria di quelle persone con un post sul proprio profilo di X:

La premier parteciperà nel corso della giornata di oggi a diverse manifestazioni. Prima tappa è quella di Basovizza, davanti al monumento nazionale della locale foiba, diventato simbolo per commemorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata.

A Triste Meloni inaugurerà il “Treno del ricordo 2024”, progetto promosso dal ministro per lo Sport Andrea Abodi. Realizzato con un treno dell’epoca, i visitatori potranno leggere ed ascoltare testimonianze e documenti (dall’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata) degli esuli dalmato-giuliani, ripercorrendo idealmente il loro percorso di fuga dalle terre in cui abitavano prima della Seconda guerra mondiale.

Al messaggio di ricordo pubblicato da Meloni si sono uniti anche altri politici. Il senatore e capogruppo al Senato di Italia Viva Enrico Borghi ha detto:

Le foibe e l’esodo sono state una tragedia che ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra Repubblica, nonostante i troppi anni di silenzio. È fondamentale ricordare questa pagina tremenda, per capire dove conducono i nazionalismi e le ideologie totalitarie. E, come ha ricordato il presidente Mattarella, è l’Europa l’antidoto all’odio tra i popoli che generò questo dramma.