Guerra Israele-Hamas, sale a 28mila il bilancio dei morti. L’Arabia Saudita avverte dei pericoli per Israele se attacca Rafah
L’attacco israeliano all’ospedale palestinese di Khan Yunis avrebbe causato decine di vittime, secondo l’emittente Al Jazeera. La Mezzaluna rossa palestinese intanto denuncia che sempre in quella città le autorità israeliane avrebbero arrestato 8 suoi operatori.
Josep Borrell, capo della diplomazia Ue, ha avvertito come un eventuale attacco dell’IDF contro la città di Rafah (valico fra Palestina ed Egitto) potrebbe portare a conseguenze catastrofiche e mortali per tutti i palestinesi lì ammassati. Dall’ufficio della presidenza egiziana si continua a lavorare per raggiungere un cessate il fuoco.
Israele chiede dimissioni del direttore dell’UNRWA
Continua il ‘braccio di ferro’ tra Israele e l’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, con il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, che chiede le dimissioni del direttore Philippe Lazzarini.
Il motivo risiede nella scoperta da parte dell’esercito israeliano di un tunnel usato da Hamas sotto una sede dell’agenzia a Gaza e la replica di Lazzarini, per il quale l’UNRWA non era a conoscenza della sua esistenza.
Una dichiarazione ritenuta inaccettabile dal rappresentante del governo israeliano, che su Twitter ne pretende le “dimissioni immediate”:
“La scoperta del profondo coinvolgimento del quartier generale dell’UNRWA a Gaza con Hamas, compreso il suo utilizzo per attività terroristiche e come punto di accesso ai tunnel del terrore, richiede un’azione immediata. L’affermazione di Lazzarini non solo è assurda, ma è anche un affronto al buon senso. Le sue immediate dimissioni sono imperative”.
The exposure of @UNRWA‘s Gaza headquarters’ deep involvement with Hamas, including its use for terror activities and as an access point to terror tunnels, requires immediate action. @UNLazzarini‘s claim of unawareness is not only absurd but also an affront to common sense. His… https://t.co/rINlPbsKVn
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) February 10, 2024
Israele, denuncia Forum famiglie ostaggi contro Hamas alla Corte penale internazionale all’Aia
Il Forum delle famiglie degli ostaggi che raggruppa i familiari degli ostaggi rapiti da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre scorso, ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia formale contro i leader dei miliziani presso la Corte penale internazionale all’Aia.
Come riporta il sito israeliano ‘Ynetnews’, un centinaio di rappresentanti del Forum si recheranno mercoledì 14 febbraio in Olanda per presentare la denuncia, accompagnati da un team di legali israeliani e di altri Paesi.
A dar loro sostegno dovrebbero giungere all’Aia migliaia di israeliani provenienti da tutti i Paesi Bassi.
La richiesta è volta ad aumentare la pressione internazionale su Hamas affinché rilasci gli ostaggi.
Borrell: “Offensiva a Rafah indicibile catastrofe umanitaria”
Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, affida a Twitter il suo pensiero, decisamente preoccupato, sulla sempre più probabile offensiva dell’esercito di Israele su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Borrell avvisa del rischio probabile di quella che definisce “un’indicibile catastrofe umanitaria” se Israele decidesse di attaccare:
“Mi associo all’avvertimento di diversi Stati membri dell’UE, secondo cui un’offensiva israeliana su Rafah porterebbe a un’indicibile catastrofe umanitaria e a gravi tensioni con l’Egitto. La ripresa dei negoziati per la liberazione degli ostaggi e la sospensione delle ostilità è l’unico modo per evitare uno spargimento di sangue”.
I echo the warning by several EU member states that an Israeli offensive on Rafah would lead to an unspeakable humanitarian catastrophe and grave tensions with Egypt.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) February 10, 2024
Resuming negotiations to free hostages and suspend hostilities is the only way to avert a bloodshed.
Israele replica a UNRWA: “Sapeva del tunnel”
Il Cogat, l’unità di coordinamento delle attività israeliane a Gaza, replica seccamente su Twitter alle affermazioni del direttore dell’UNRWA Lazzarini, che ha sostenuto che l’agenzia Onu non sapeva dell’esistenza del tunnel usato da Hamas sotto una delle sue sedi a Gaza.
“Scavare un tunnel richiede più di 4 mesi. Abbiamo invitato alti funzionari dell’Onu a vedere, e durante i passati incontri con te e altri funzionari delle Nazioni Unite, abbiamo dichiarato l’uso da parte di Hamas del quartier generale dell’UNRWA. Hai scelto di ignorare i fatti per poter poi provare a negarli”.
Oh, you knew.
— COGAT (@cogatonline) February 10, 2024
Digging a tunnel takes longer than 4 months.
We invited senior @UN officials to see, and during past meetings with you and other UN officials, we stated Hamas’s use of UNRWA’s headquarters.
You chose to ignore the facts so you can later try and deny them. https://t.co/EIliKpDi5h
Cameron (GB): “Preoccupa offensiva a Rafah”
David Cameron, ministro degli Esteri britannico, si dice “profondamente preoccupato per la prospettiva di un’offensiva militare a Rafah”.
Cameron ha espresso la sua preoccupazione in un tweet, spiegando che è l’alta concentrazione di civili in quell’area a rendere particolarmente allarmante l’ipotesi – sempre più concreta – di un attacco.
Nel resto del post Cameron parla anche della necessità di far pervenire gli aiuti umanitari e della liberazione degli ostaggi:
“La priorità deve essere una pausa immediata nei combattimenti per far arrivare gli aiuti e liberare gli ostaggi, per poi procedere verso un cessate il fuoco sostenibile e permanente”.
Deeply concerned about the prospect of a military offensive in Rafah – over half of Gaza’s population are sheltering in the area.
— David Cameron (@David_Cameron) February 10, 2024
The priority must be an immediate pause in the fighting to get aid in and hostages out, then progress towards a sustainable, permanent ceasefire.
Netanyahu richiama i riservisti per operazione militare a Rafah
Un anonimo “alto ufficiale israeliano”, intervistato dall’emittente ‘Channel 13’, ha riferito che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe chiesto a Herzi Halevi, capo di Stato Maggiore dell’esercito, di richiamare i riservisti in vista dell’operazione di terra a Rafah.
Secondo lo stesso ufficiale, l’operazione a Rafah sarebbe ormai imminente ma manca ancora un coordinamento con il governo egiziano.
UNRWA: “Non sapevamo cosa ci fosse sotto la nostra sede a Gaza”
Philippe Lazzarini, Direttore dell’UNRWA (l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi), scrive su ‘X’ (ex Twitter) che l’agenzia non sapeva cosa ci fosse sotto la propria sede a Gaza.
La dichiarazione arriva dopo quanto sostenuto da Israele in merito al ritrovamento di un tunnel nel quale Hamas nascondeva armi, sotto il quartier generale dell’agenzia nel nord della Striscia di Gaza.
Lazzarini ritiene sia necessaria un’indagine indipendente sulla vicenda ma spiega che essa è impossibile, al momento, in quanto “Gaza è una zona di guerra attiva” e, sul fatto in questione, aggiunge:
“Le autorità israeliane non hanno informato ufficialmente l’UNRWA del presunto tunnel”.
– UNRWA did not know what is under its headquarters in Gaza.
— Philippe Lazzarini (@UNLazzarini) February 10, 2024
– UNRWA is made aware of reports through the media regarding a tunnel under the UNRWA Headquarters in Gaza.
– UNRWA staff left its headquarters in Gaza City on 12 October following the Israeli evacuation orders and as…
Sette arrestati per le proteste a Tel Aviv contro Netanyahu
Almeno sette manifestanti sono stati arrestati a Tel Aviv mentre partecipavano alle proteste per richiedere un impegno maggiore del governo per il rilascio degli ostaggi e nuove elezioni.
Secondo le ricostruzioni fornite dalla polizia locale, gli arrestati avevano acceso dei falò sull’autostrada Ayalon, finendo col bloccarne la circolazione, e per questo sono stati fermati.
Ora la strada è stata riaperta al traffico.
Guardian: almeno 44 morti dopo attacchi Israele su Rafah
Il bilancio dei morti a seguito degli attacchi aerei dell’esercito israeliano su Rafah sarebbe di almeno 44 vittime.
Lo scrive il ‘Guardian’ che riporta anche come la popolazione palestinese rifugiata nella città a sud della Striscia di Gaza – circa più di un milione di civili – guarda con crescente preoccupazione alla possibile offensiva di terra israeliana nella zona.
La città, al confine con l’Egitto, ha raccolto tutti i palestinesi in fuga dalle altre aree della Striscia di Gaza, costretti a scappare dalle operazioni dei militari israeliani.
Qatar e Arabia Saudita chiedono CdS urgente Onu su Rafah
Il Ministero degli Esteri del Qatar si è unito all’Arabia Saudita nel lanciare un avvertimento a Israele, condannando la sua manovra a Rafah, nel sud di Gaza, e chiedendo una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Scoperta centrale intelligence Hamas sotto sede Unrwa
Una centrale di intelligence elettronica di Hamas è stata scoperta dalle forze di difesa israeliane sotto la sede centrale dell’Unrwa, l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nella Striscia di Gaza.
The Times of Israel riferisce che il centro dati sotterraneo è considerato tra gli asset più importanti del gruppo terroristico per la gestione delle attività di intelligence e per le comunicazioni. La centrale era nascosta sotto il complesso Onu e nei pressi di una scuola della Unrwa nei pressi di Rimal a Gaza City, collocazione che la poneva al sicuro da qualsiasi attacco israeliano. Un gruppo di giornalisti, tra cui quelli di Times of Israel, sono stati condotti a ispezionare la centrale sotterranea.
Israele ha accusato alcuni membri dell’Agenzia delle Nazioni Unite di fare parte di Hamas e della Jihad islamica.
Difesa,minacce Houti guerra ibrida per minare coesione Ue
Le minacce degli Houti nei nostri confronti sono parte della loro guerra ibrida. Attaccare navi commerciali di nazioni estranee a ciò che accade a Gaza, disseminare false informazioni, lasciar passare liberamente nel Mar Rosso le navi della Federazione Russa e della Cina ma non le altre, minacciare l’Italia per l’assunzione del comando tattico dell’Operazione “Aspides”, che ha come unico scopo la difesa della nostre navi e della libera navigazione, sono tentativi di minare la coesione nostra e dell’Unione Europea”.
Lo sottolinea in una nota il ministero della Difesa, secondo cui “gli Houti vogliono convincerci che accettare in silenzio i ricatti del terrorismo e girarsi dall’altra parte in luogo di difendere la sicurezza e la libera navigazione, che è ciò che farà “Aspides”, sia la cosa giusta da fare, la piú conveniente”. L’Italia, ricorda il ministero, “ha promosso e sostiene l’operazione dell’Unione Europea “Aspides” al fine di proteggere dagli attacchi degli Houti le Navi mercantili, equipaggi civili, altrimenti costrette a rotte più lunghe, con inevitabili pesanti conseguenze sull’economia globale e sulle nostre economie. Il tentativo degli Houti di dimostrare che la migliore strategia sarebbe non schierarsi o accettare, senza reagire, la loro violenza, è parte della disinformazione tipica di questa organizzazione terroristica.
L’Unione Europea e, con essa, l’Italia, reclamano invece il diritto-dovere di intervenire a difesa della sicurezza, della libera circolazione delle merci, delle proprie economia e del diritto internazionale.
Se fossero veramente interessati al popolo palestinese – conclude la nota – avrebbero apprezzato l’intervento umanitario italiano, che è stato uno di quelli più rilevanti ed immediati a sostegno del popolo palestinese”
Hezbollah: “Abbiamo preso il controllo” del drone israeliano Skylark “in buone condizioni”
Il ministro degli Esteri iraniano ha detto sabato che né l’Iran né il Libano hanno cercato di espandere le ostilità nella regione, quattro mesi dopo che l’attacco di Hamas contro Israele ha scatenato una serie di focolai in tutto il Medio Oriente.
“L’Iran e il Libano confermano che la guerra non è la soluzione e che non abbiamo mai cercato di espanderla”, ha dichiarato Hossein Amirabdollahian in una conferenza stampa insieme alla sua controparte libanese a Beirut.
Iran: “Se la guerra si espande in Libano per Netanyahu sarà l’ultimo giorno”
Duro attacco del Libano nei confronti di Israele. Il premier ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha avvertito Netanyahu riguardo la possibile espansione della guerra in Libano. Se avvenisse, infatti, il Libano ha avvertito che “sarebbe l’ultimo giorno” del primo ministro israeliano.
Houthi, 17 ribelli uccisi nei raid degli Usa
Continua a salire il bilancio delle vittime nel conflitto in Medio oriente. Nella notte 17 combattenti Houthi sono stati uccisi nei raid sferrati dagli Stati Uniti. Lo ha riferito il gruppo ribelle yemenita filo-iraniano dopo i funerali che si sono svolti nella capitale Sanaa.
Medici senza frontiere: “2 morti e 5 feriti all’ospedale Nasser a Gaza”
Medici senza frontiere (Msf) ha denunciato in una nota che i combattimenti intorno all’ospedale Nasser (a Gaza) hanno causato la morte di due persone ed il ferimento di 5.
“Mentre le forze israeliane stanno continuando le operazioni nelle immediate vicinanze del Nasser Hospital, i pesanti combattimenti non consentono alle persone né di allontanarsi né di entrare per accedere alle cure. Il personale medico ha paura di muoversi all’interno e intorno all’ospedale per timore di essere colpito“, si legge nella nota.
150 studenti pro Palestina scendono in piazza: “Non bisogna abituarsi alla guerra”
150 studenti deli liceo Socrate sono scesi oggi davanti ai Fori Imperiali, a Roma, per una manifestazione che chiede di mantenere alta l’attenzione generale sul conflitto che si sta combattendo a Gaza:
“Siamo venuti qui direttamente da scuola per manifestare per la Palestina, per la pace. Scendere in piazza è il primo passo in direzione del cessate il fuoco. Certo, spiace vedere quanto siamo pochi, segno che alle guerre ci si abitua, un po’ come sta accadendo in Ucraina“.
Un altro corteo, organizzato per la liberazione di Ilaria Salis, sta dirigendosi verso l’ambasciata italiana dell’Ungheria, inneggiando anche alla liberazione della Palestina.
Attacco israeliano su Rafah: 20 morti
Fonti mediche della Striscia di Gaza ed il sindaco della città di Rafah, Mohammed al-Sufi, hanno denunciato l’ennesimo attacco israeliano, che ha portato alla morte di 20 persone.
Le forze israeliane hanno anche colpito un’auto uccidendo le tre persone a bordo, incluso il capo della polizia segreta di Hamas e il suo vice.
E’ ormai iniziata l’offensiva israeliana contro Hamas.
Arabia Saudita: “Conseguenze estremamente pericolose da un attacco a Rafah”
Il ministero degli Esteri saudita ha scritto in un tweet che il paese arabo condannerà con forza Israele se desse seguito al suo piano di attaccare Rafah, dove sono ammassate in condizioni disperate migliaia di palestinesi:
“Questa continua violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario conferma la necessità di convocare urgentemente il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per impedire che Israele causi un’imminente catastrofe umanitaria di cui sono responsabili tutti coloro che sostengono l’aggressione“.
#Riyadh | At the invitation of the Kingdom of Saudi Arabia, a consultative meeting was held to discuss developments in the Israeli war in Gaza. pic.twitter.com/UQiwRFF1MO
— Foreign Ministry 🇸🇦 (@KSAmofaEN) February 9, 2024
Trovata morta la piccola Hind Rajab
Hind Rajab, bambina palestinese di sei anni, aveva telefonato alla madre dopo essere sopravvissuta a un raid che aveva ucciso la sua famiglia. La chiamata era diventata celebre in tutto il mondo ed era stata giudicata un simbolo della guerra. Oggi, a distanza di due settimane, la piccola è stata trovata morta nell’auto in cui giacevano i corpi dei suoi parenti, morti diversi giorni fa.
L’ONU contro il piano di evacuazione di Rafah
L’ONU si è detta contraria a qualunque forma di allontanamento e di evacuazione coatta dei palestinesi dalla città di Rafah, dove si sono rifugiati per evitare l’avanzata israeliana a nord e a sud della Striscia di Gaza:
“Molte delle oltre un milione di persone che compongono oggi la popolazione di Rafah hanno sopportato sofferenze impensabili. Dove dovrebbero andare? Come dovrebbero stare al sicuro?“, si chiede il portavoce delle Nazioni Unite.
Israele bombarda la periferia di Damasco, 3 morti
L’aviazione israeliana ha bombardato una parte della periferia di Damasco, quella in cui risiedono importanti elementi dell’esercito siriano. Sarebbero 3 le vittime.
Il Ministro degli Esteri dell’Iran ha incontrato Nasrallah a Beirut
A Beirut, in Libano, si sono incontrati il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ed il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Al centro del colloqui gli ultimi sviluppi della guerra a Gaza.
Netanyahu: “Scelta Moody’s legata alla guerra, l’economia è forte”
Benyamin Netanyahu, commentando la decisione dell’agenzia Moody’s di abbassare il rating di Israele da A1 ad A2, si dice perplesso e afferma che l’economia israeliana è solida:
“Il rating tornerà subito su non appena vinceremo la guerra. E la vinceremo“.
Aiuti militari, avanza la legge al Senato americano
Con 64 voti a favore e 19 contrari, i senatori americani hanno approvato la proposta di discutere in un dibattito riguardo il pacchetto di 95,3 miliardi di finanziamenti per l’Ucraina, Israele e gli alleati dell’Indo Pacifico.
Il piano indica che 60 miliardi di dollari andranno all’Ucraina, 14 alla sicurezza d’Israele, 9 all’assistenza umanitaria a Gaza, in Cisgiordania e Ucraina, 4,8 al sostegno agli alleati nell’Indo Pacifico.
Fra i voti a favore anche quelli di 14 repubblicani. Dopo la votazione in Senato, per la definitiva approvazione toccherebbe aspettare il voto alla Camera.
Idf: “Continuano gli attacchi a Khan Yunis e a Gaza”
Un portavoce delle forze armate israeliane (Idf) ha affermato che raid aerei e di terra stanno avvenendo attorno a Khan Yunis e a Gaza, colpendo diversi terroristi di Hamas. Diversi di questi sono stati catturati o uccisi.
Al Jazeera: “Gli israeliani hanno attaccato l’ospedale di Khan Yunis”
Al Jazeera ha affermato che diversi colpi di artiglieria sono stati sparati da mezzi corazzati israeliani contro i piani superiori dell’ospedale Nasse a Khan Yunis. Ancora non noto il bilancio delle vittime, ma sarebbero una decina.
Pronto l’assalto israeliano a Rafah
Benjamin Netanyahu avrebbe chiesto all’esercito israeliano (IDF) di preparare un piano di evacuazione per le centinaia di migliaia di palestinesi ammassati a Rafah.
L’esercito israeliano ha bombardato tra venerdì e sabato l’area di Rafah, sulla punta meridionale della Striscia di Gaza. Il ministro della Sanità di Hamas ha contato 110 morti, di cui 25 a Rafah, e ha riferito di intensi combattimenti questa mattina nell’ospedale Nasser di Khan Yunis.
Egitto: “Lavoriamo con gli USA per il cessate il fuoco”
Mentre in molti paesi arabi continuano le proteste a favore di uno stato palestinese, dall’ufficio della presidenza di Abdel Fattah Al-Sisi fanno sapere come sia interesse dell’Egitto lavorare con le parti in causa per fermare la guerra:
“Il lavoro congiunto tra Il Cairo e Washington continua per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. L’Egitto ha aperto il valico di Rafah dal primo momento senza condizioni o restrizioni e ha mobilitato una grande quantità di aiuti umanitari. Abbiamo fatto pressioni su tutte le parti interessate affinché’ portassero gli aiuti nella Striscia“.