Asta BOT febbraio 2024: con la pubblicazione del comunicato stampa del 6 febbraio 2024 il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di un Buono Ordinario del Tesoro di durata pari a 12 mesi, in asta durante il corso della giornata di oggi, venerdì 9 febbraio 2024.

Nella giornata odierna, poi, il Dipartimento del Tesoro del MEF ha pubblicato all’interno del proprio sito web ufficiale tutte le informazioni di dettaglio per quanto riguarda il collocamento del titolo in oggetto e gli investitori che hanno preso parte allo stesso mediante la presentazione delle proprie domande di sottoscrizione.

Ecco, in particolare, il contenuto del comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicato oggi:

“Sono online i risultati di dettaglio delle aste BOT di oggi, 9 febbraio 2024.

I prospetti, elaborati dalla Direzione Debito Pubblico del Dipartimento del Tesoro, contengono informazioni di dettaglio di particolare interesse per i risparmiatori privati.”

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme che cosa prevede il comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale contiene al suo interno i risultati di dettaglio dell’asta BOT di febbraio 2024.

Asta BOT febbraio 2024: il MEF pubblica la comunicazione dei risultati di dettaglio dell’emissione di oggi

Ecco qui di seguito tutte le informazioni che sono state pubblicate dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) in merito ai risultati dell’asta BOT 12 mesi del 9 febbraio 2024 (gli importi sono indicati in milioni di Euro; la Base Annua Rendimenti è a 360 gg.; ove non specificato, i rendimenti sono da intendersi semplici lordi):

  • codice ISIN – IT0005582868;
  • tranche – 1°;
  • durata – 366 giorni (1 anno);
  • data di emissione – 14 febbraio 2024;
  • data di scadenza – 14 febbraio 2025;
  • data dell’asta – 9 febbraio 2024;
  • data di regolamento – 14 febbraio 2024;
  • importo offerto – 9.000,000
  • importo richiesto – 12.329,000;
  • importo assegnato – 9.000,000;
  • prezzo medio ponderato – 96,543;
  • rendimento medio ponderato – 3,522%;
  • rendimento massimo – 3,526%;
  • rendimento minimo – 3,488%;
  • rapporto di copertura – 1,37;
  • rendimento di esclusione – 4,520%;
  • rendimento lordo composto – 3,521%;
  • prezzo fiscale – 96,543;
  • importo offerto specialisti – 900,000;
  • circolante (importo totale) – 9.000,000.

La modalità di collocamento dei Buoni Ordinari del Tesoro

Buoni Ordinari del Tesoro in oggetto, i quali sono stati collocati sul mercato primario durante il corso della giornata di oggi, venerdì 9 febbraio 2024, sono stati acquistati da parte degli investitori interessati tramite il meccanismo dell’asta competitiva in termini di rendimento, invece che in termini di prezzo.

Questa modalità di collocamento, in particolare, prevede l’invio delle richieste di sottoscrizione con l’indicazione del rendimento, anziché in base al prezzo del titolo in emissione.

Al collocamento, nello specifico, hanno potuto partecipare esclusivamente coloro che hanno effettuato la prenotazione dell’ammontare di buoni da sottoscrivere alla banca o presso gli uffici delle Poste Italiane entro la giornata di ieri, giovedì 8 febbraio 2024, e con le modalità che abbiamo specificato durante il corso di un recente articolo di approfondimento, che abbiamo pubblicato sempre qui su Tag24.

Per quanto riguarda le modalità attraverso le quali avrà luogo il collocamento supplementare di questa tipologia di Titoli di Stato, invece, il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che possono prendere parte all’asta solamente gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” che hanno già presentato le proprie richieste durante il corso dell’asta di oggi.

Sono esclusi, invece, dalla possibilità di partecipare al collocamento supplementare dei Buoni Ordinari del Tesoro in emissione gli “Aspiranti Specialisti”.

Relativamente a tutte le altre informazioni che riguardano la procedura di collocamento supplementare, infine, bisogna tenere bene a mente quelle che sono le disposizioni che sono state comunicate all’interno dell’apposito decreto di emissione pubblicato da parte del MEF.