Sono tanti gli argomenti affrontati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del tavolo con le organizzazioni degli agricoltori oggi a Palazzo Chigi. La premier ha parlato anche del ripristino dell’esenzione Irpef agli aiuti per le filiere in crisi.
Proteste agricoltori, Meloni incontra le organizzazioni a Palazzo Chigi
Oggi c’è stato l’incontro a Palazzo Chigi tra le organizzazioni agricole e la premier Giorgia Meloni. Sono tante le richieste da parte degli agricoltori dalle misure per contrastare l’aumento dei tassi di interesse, i costi di produzione, l’inflazione e alcune scelte da parte dell’Ue a detta delle associazioni sbagliate. Richiesti anche alcuni interventi che rispondano alla difesa del reddito delle aziende agricole ma anche che possano mettere fine alla concorrenza sleale.
Cosa ha detto Meloni?
“Ho deciso, insieme al ministro Lollobrigida, di organizzare questo incontro per presentarvi brevemente quali sono le azioni prioritarie che il governo intende portare avanti a favore del settore agricolo nazionale” ha detto la presidente del Consiglio nel corso del tavolo tenutosi oggi a Palazzo Chigi. Meloni ha ribadito più volta che quello dell’agricoltura è un settore strategico ed è fondamentale garantirne la tutela.
Sono diversi gli obiettivi che il governo Meloni intende raggiungere. Si parte dalla valorizzazione delle filiere nazionali fino all’incentivo alla produzione nazionale e alla difesa del modello agroalimentare, della nostra biodiversità e dei cibi italiani di qualità dall’omologazione e dall’impoverimento. Tre grandi direttrici, spiega Meloni, che hanno orientato il lavoro dell’esecutivo e che si sono tramutate, in questi mesi, in misure estremamente concrete.
Meloni: “Vi abbiamo difeso in Europa”
“Credo che voi possiate riconoscere che in questi mesi l’aumento delle risorse a favore del comparto c’è stato ed è stato rilevante” dice la presidente del Consiglio rivolgendosi alle organizzazioni agricole.
La premier ribadisce poi che non è possibile fare i miracoli in 16 mesi e correggere anni di scelte sbagliate. L’esecutivo – spiega Meloni – ha lavorato per affrontare vecchi e nuovi problemi.
“In Europa il governo ha difeso gli agricoltori e contestato fin dall’inizio le scelte sbagliate imposte dalla Commissione europea. Noi siamo sempre stati favorevoli alla difesa dell’ambiente e alla transizione ecologica, ma sempre nettamente e fermamente contrari a quella che è diventata una transizione ideologica, fatta da diktat e da regole frutto di posizioni ideologiche e per le quali si sacrifica la produzione, mettendo a rischio quel concetto di sovranità alimentare che resta un nostro indirizzo irrinunciabile”