Tutte si chiedono quali sono i rischi della mastopessi per avere una visione completa di questa operazione. Scopriamo insieme come si fa e quanto dura.

Quanti e quali sono i rischi della mastopessi?

Come ogni intervento chirurgico, la mastopessi comporta alcuni rischi e complicazioni che è fondamentale considerare prima di procedere. Uno dei rischi principali è l’infezione. Sebbene sia raro, l’infezione può verificarsi dopo l’intervento chirurgico e richiedere un trattamento antibiotico. È importante seguire scrupolosamente le indicazioni post-operatorie del chirurgo per ridurre al minimo il rischio di infezione.

Un altro rischio è la formazione di cicatrici e cicatrici ipertrofiche. Anche se il chirurgo cercherà di minimizzare le cicatrici e posizionarle in modo discreto, è possibile che alcune pazienti sviluppino cicatrici evidenti o ipertrofiche. Tuttavia, con il tempo e con le cure adeguate, molte di queste cicatrici tendono a sbiadire.

La perdita di sensibilità dei capezzoli è un’altra possibile complicanza della mastopessi. Durante l’intervento chirurgico, i nervi possono essere danneggiati, causando temporanea o permanente perdita di sensibilità nella zona del capezzolo e dell’areola. Anche se nella maggior parte dei casi la sensibilità si ripristina nel tempo, in alcuni casi può essere compromessa in modo permanente.

La asimmetria del seno è un altro rischio da considerare. Nonostante il chirurgo faccia del suo meglio per ottenere risultati simmetrici, è possibile che si verifichi una leggera asimmetria tra i due seni. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento correttivo per migliorare l’aspetto estetico dei seni.

Infine, è importante considerare il rischio di complicazioni legate all’anestesia. Anche se raramente si verificano, è possibile che si verifichino reazioni allergiche o complicazioni respiratorie durante l’anestesia. È fondamentale informare il chirurgo e l’anestesista di eventuali allergie o condizioni mediche preesistenti prima dell’intervento.

Quanto dura e come si fa la mastopessi?

La durata della mastopessi può variare a seconda della complessità dell’intervento e delle esigenze specifiche della paziente. In genere, l’intervento dura tra le due e le quattro ore. Prima dell’intervento, la paziente sarà sottoposta a una visita pre-operatoria durante la quale il chirurgo discuterà delle aspettative, delle opzioni di trattamento e del piano chirurgico.

Durante l’intervento chirurgico, il chirurgo praticherà incisioni strategicamente posizionate intorno al seno. La posizione e la lunghezza delle incisioni dipenderanno dalla quantità di pelle in eccesso e dalla posizione del capezzolo. Attraverso queste incisioni, il chirurgo rimuoverà l’eccesso di tessuto cutaneo e ridisegnerà il seno per ottenere una forma più tonica e sollevata.

A seconda delle esigenze della paziente, il chirurgo potrebbe anche ridimensionare e ridisegnare il capezzolo e l’areola per adattarli alla nuova forma del seno. Una volta completata la rimodellazione del seno, il chirurgo chiuderà le incisioni con sutura chirurgica e applicherà un bendaggio compressivo per favorire la guarigione.

Dopo l’intervento chirurgico, la paziente sarà monitorata attentamente nel reparto di risveglio per assicurarsi che si riprenda bene dall’anestesia. È normale sperimentare gonfiore, lividi e dolore nei giorni seguenti all’intervento. Il chirurgo prescriverà farmaci antidolorifici e fornirà istruzioni dettagliate su come prendersi cura del seno durante il periodo di recupero.

Durante il processo di recupero è importante evitare sforzi eccessivi e seguire scrupolosamente le indicazioni del chirurgo. La paziente dovrebbe evitare di sollevare pesi, fare movimenti bruschi o praticare attività fisica intensa per almeno sei settimane dopo l’intervento.

A chi è consigliato questo tipo di intervento?

Al contrario della mastoplastica per la riduzione del seno, la mastopessi può essere consigliato a diverse categorie di pazienti, in particolare a donne che hanno subito cambiamenti significativi nella forma e nell’elasticità dei seni a causa di fattori come la gravidanza, l’allattamento, la perdita di peso o l’invecchiamento. Ecco alcune situazioni in cui la mastopessi potrebbe essere raccomandata:

  • Seni cadenti: Le donne con seni cadenti, noti anche come ptosi mammaria, possono beneficiare della mastopessi per ridare tono e forma ai loro seni. La ptosi mammaria può essere causata da una varietà di fattori, inclusi cambiamenti ormonali, perdita di elasticità della pelle e riduzione del tessuto adiposo.
  • Asimmetria del seno: Le donne che presentano una significativa asimmetria tra i due seni possono considerare la mastopessi per migliorare l’aspetto estetico dei loro seni. Durante l’intervento, il chirurgo può ridimensionare e ridisegnare i seni in modo da ottenere una maggiore simmetria.
  • Seni vuoti dopo l’allattamento: Le donne che hanno allattato al seno possono sperimentare una perdita di volume e un’elasticità diminuita dei seni dopo il parto. La mastopessi può aiutare a rimodellare e ridisegnare i seni, ridando loro un aspetto più giovane e tonico.
  • Perdita di peso significativa: Le persone che hanno perso una quantità significativa di peso possono trovarsi con seni svuotati e cadenti a causa della riduzione del tessuto adiposo e della perdita di elasticità della pelle. La mastopessi può essere un’opzione per ridare volume e forma ai seni dopo una perdita di peso importante.
  • Invecchiamento: Con l’invecchiamento, la pelle perde elasticità e i seni tendono a cadere. La mastopessi può essere raccomandata per ridare un aspetto più giovane e tonico ai seni, aiutando così a migliorare l’aspetto complessivo del corpo.