La domanda per il bonus acqua potabile scade il 28 febbraio 2024. Nelle ultime settimane, sono arrivate molte richieste riguardanti il rimborso per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. È importante chiarire fin da subito che il governo italiano non ha prorogato la misura per l’anno in corso; pertanto possono presentare la domanda solo coloro che hanno sostenuto e realizzato gli interventi entro il 31 dicembre 2023. Vediamo insieme le caratteristiche principali del bonus acqua potabile.
Bonus acqua potabile domanda entro il 28 febbraio
Nella legge di bilancio 2024 non sono previste risorse per sostenere il bonus acqua potabile; pertanto, non sarà possibile richiedere l’incentivo per gli interventi volti all’acquisto e all’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.
Possono richiedere il rimborso solo i contribuenti che hanno sostenuto le spese per tali interventi entro il 31 dicembre 2023.
Tuttavia, è importante notare che le risorse sono limitate e comprendono un credito d’imposta al 50%.
Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate nel provvedimento n. 3921/2024, in relazione all’aggiornamento al provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 153000 del 16 giugno 2021, si forniscono le seguenti indicazioni:
- “ai punti 3.1 e 7.1 e nel primo periodo delle motivazioni le parole “31 dicembre 2022” sono sostituite con le parole “31 dicembre 2023”;
- nel terzo capoverso delle motivazioni, le parole “ciascun anno” sono sostituite con le parole “ciascuno degli anni 2021 e 2022 e pari a 1,5 milioni di euro per l’anno 2023”.
Chi può ancora richiedere il bonus acqua potabile?
Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata al bonus per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, viene riconosciuta una detrazione fiscale del 50%.
È possibile richiedere il rimborso, con un limite di spesa specificato di seguito:
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti di attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
È importante notare che la domanda, insieme a tutti i documenti correlati, dovrà essere trasmessa in forma telematica all’Enea.
Come ottenere il rimborso per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023?
I contribuenti privi di partita IVA possono richiedere il rimborso nella dichiarazione dei redditi o portarlo in compensazione tramite il modello F24. Per i titolari di partita IVA è prevista la fruizione del bonus tramite compensazione nel modello F24.
L’Agenzia delle Entrate, nella Risoluzione n. 17/E del 1° aprile 2022, ha introdotto il codice tributo 6975 per l’utilizzo in compensazione tramite modello F24 del credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio per l’acqua potabile, di cui all’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Per la richiesta del bonus acqua potabile, l’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni da compilare entro il 28 febbraio 2024. Il contributo riguarda le spese sostenute nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Alla domanda dovranno essere allegati i documenti a dimostrazione degli interventi realizzati e delle spese sostenute nel periodo sopra indicato.
L’importo spettante sarà formalizzato con un provvedimento successivo previsto entro il 31 marzo 2024. In ogni caso, la risposta di approvazione o diniego della domanda, con relativa motivazione, sarà comunicata entro 10 giorni dall’invio della richiesta di ammissione al beneficio.