Qual è il significato di queer e sessualità queer? Tra le protagoniste assolute della 74esima edizione del Festival di Sanremo troviamo sicuramente BigMama.

Se da un lato non accenna a placarsi la bufera sugli insulti di body shaming ricevuti, dall’altra l’artista campana sta facendo parlare di sé per il suo comportamento eccentrico sul palco del Teatro Ariston.

BigMama si è infatti definita Queer e ha riportato in scena alcune tematiche care alla comunità LGBTQ+. Ma cosa significa il termine “queen”?

Qual è il significato di queer e sessualità queer: l’origine del termine

Queer è una parola anglosassone che può essere tradotta in italiano con “eccentrico” o “insolito”.

Il termine sembra poi strettamente collegato al vocabolario tedesco “quer” che indica una direzione diagonale o di traverso e quindi si adatta alla perfezione ad un  comportamento anticonvenzionale.

La parola Queer è perciò stata accolta dalla comunità LGBTQ+ che l’ha inclusa appunto nel loro acronimo identificativo. In questa accezione una persona Queer non vuole dare un nome alla propria identità di genere o alla sua preferenza sessuale.

Può essere in una fase di riflessione personale, o non si rispecchia in nessuna categoria o semplicemente non vuole condividere questa informazione. Tuttavia un individuo Queer si distanza dai cisgender e dalle persone eterosessuali.

In sintesi, chi utilizza il termine Queer non vuole essere costretto ad essere etichettato per forza in una categoria di genere o orientamento sessuale.

Non si tratta dunque di una definizione della propria sessualità o di genere ma piuttosto di una rivendicazione politica e sociale contro gli stereotipi.

Per questo motivo assume anche il ruolo cosiddetto di “ombrello” nel quale possono riconoscersi tutti coloro che non si sentono lesbiche, gay, transgender, transessuale e bisessuali.

La scelta di allontanarsi da queste etichette spesso però determina discriminazione anche all’interno della stessa comunità LGBTQIA+, perché può accadere che i Queer vengano ritenuti ambigui.

La nascita del movimento

La parola Queer nasce solo dalla seconda metà del XX secolo con un significativo dispregiativo. In Inghilterra infatti era utilizzata come insulto omofobo.

Arrivati però agli anni ’80 la comunità LGBT si è inappropriata del termine donandogli uno spirito di rivalsa e diventando così un simbolo contro la discriminazione di genere.

La comunità Queer nasce negli Stati Uniti proprio in questo periodo con l’obiettivo di rispondere ai continui soprusi. In questo movimento culturale andavano via via a riconoscersi tutti coloro che vivono la propria sessualità in maniera fluida e senza restrizioni o vincoli legati alle etichette di genere tradizionali.

Nascono così le famiglie Queer, ovvero un nutrito gruppo di persone mosso unicamente dall’amore reciproco e nel quale non si riconoscono i ruoli di marito, moglie o figli.

La teoria Queer

La filosofia legata all’ambito Queer nasce nel Novecento con autori celebri come Michel Foucault, Jacques Derrida e Julia Kristeva.

Tuttavia la paternità del concetto di “Teoria Queer” è andata attribuire all’accademica italiana Teresa De Lauretis che per prima la formulò in  una conferenza all’Università di Santa Cruz nel 1990.

La teoria si basa sul fatto che l’etichetta “uomo”, “donna”, “omosessuale” o “eterosessuale” non sia altro che un’imposizione sociale.

De Lauretis ha così esposto come la teoria Queer includa chiunque non voglia essere identificato nel binarismo tradizionale di genere. Negli anni il concetto viene poi maggiormente esplorato da altri prestigiosi autori come ad esempio Anne Lagose che nel 1997 pubblica “Queer Theory: an introduction”.

Gli artisti a sostegno della comunità Queer

BigMama ha voluto omaggiare a Sanremo questa categoria di persone nella quale si riconosce.

Sul palco del Teatro Ariston ha infatti esibito le parole “Queer revolution” sul proprio eccentrico abito prima di dedicare verbalmente la canzone presentata in gara alla stessa comunità Queer.

BigMama è solo l’ultima in ordine cronologico della lista di artisti che hanno espresso pubblicamente il sostegno alla comunità Queer.

Tra i tanti ricordiamo Vergo che ha partecipato all’edizione 2020 di X Factor 2020, Voodoo Kid, la pop-star non-binary Kat Cunning e l’attrice transgender Hunter Schafer, senza dimenticare la compianta scrittrice Michela Murgia.