Molto spesso, sentiamo parlare delle categorie catastali di lusso, soprattutto in tema di agevolazioni fiscali o Imu. In linea generale, le categorie castali e le rendite castali sono quei fattori che incidono sulla tassazione, come l’Imu, e sulle agevolazioni fiscali, disponibili al momento dell’acquisto dell’immobile.

Conviene acquistare un immobile appartenente alle categorie castali di lusso? La risposta è dipende, e le ragioni sono diverse. Ci sono sempre aspetti da considerare, pro e contro.

Nel nostro Paese e, probabilmente, anche altrove, l’acquisto di una casa è uno degli investimenti più importanti. Quando si compie questo passo, ci sono diversi aspetti da considerare e, come vedremo, anche la stessa categoria catastale.

Quali sono le categorie catastali di lusso

Gli immobili di lusso sono quelli appartenenti a tre categorie catastali:

  • A/1;
  • A/8;
  • A/9.

Affinché un immobile venga inserito in una delle suddette categorie, deve essere presente almeno una delle caratteristiche che elencheremo di seguito:

  • Deve essere ubicato su aree destinate a ville o parchi privati;
  • Deve far parte di un fabbricato con cubatura superiore a 2.000 mc ed essere realizzato su un lotto nel quale la cubatura edificata risulta inferiore a 25 mc v.p.p. per ogni 100 mq di superficie asservita ai fabbricati;
  • Deve essere dotato di una piscina di 80 mq;
  • Deve essere dotato di un campo da tennis di almeno 650 mq;
  • Deve avere come pertinenza un’area scoperta della superficie di altre se volte la pertinenza coperta;
  • Deve avere un’unità immobiliare con superficie complessiva superiore a 240 mq.

Quindi, le categorie di lusso sono le seguenti:

  • A/1, abitazioni di tipo signorile;
  • A/8, ville;
  • A/9, palazzi di eminente pregio storico e artistico.

Come si attribuisce la categoria catastale

La categoria catastale viene attribuita quando l’immobile di nuova costruzione viene catastato. Se un immobile subisce modifiche rilevanti, la categoria catastale può essere anche modificata.

Durante il primo accatastamento, gli uffici del catasto consegnano al richiedente un questionario per delineare le caratteristiche dell’immobile.

La zona e le caratteristiche sono rilevanti, in modo prevalente, all’attribuzione della categoria catastale. Si considerano, però, anche altri parametri. Si valutano anche gli impianti di climatizzazione, l’installazione di sistemi di sicurezza e tutti quegli altri elementi che possono concorrere ad aumentare il pregio del fabbricato.

Conviene acquistare un immobile di lusso?

In questo caso, non esiste una risposta univoca e tutto dipende dalle esigenze di disponibilità di ognuno.
Se ci concentriamo sulle agevolazioni fiscali, allora comprare un immobile di lusso non conviene affatto. Per questi, infatti, non è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali elargite per l’acquisto della prima casa.

Quindi, al momento dell’acquisto, si dovrà pagare l’imposta catastale, ipotecaria e di registro, in base all’importo di compravendita. Inoltre, sempre a livello fiscale, è molto importante sapere che si dovrà pagare l’Imu anche se si tratta di abitazione principale.

L’appartenenza a una delle categorie catastali A/1, A/8 o A/9 elimina la possibilità di ottenere le agevolazioni e riduzioni relative all’Imu per la prima casa e comporta ai proprietari di versare il 4 per mille, beneficiando solo di una detrazione stabilita dal Comune in cui si trova l’immobile.

Quando si acquista un immobile, in definitiva, è sempre bene informarsi sulla categoria catastale di appartenenza, considerando diversi fattori, tra cui, prima di tutto, il proprio budget e preventivando anche le tasse da pagare.

Bisogna riflettere anche sulle spese che comporta avere immobili di lusso che sono nettamente differenti rispetto agli immobili appartenenti alle altre categorie catastali.

D’altra parte, in Italia, le case di lusso hanno un valore in più, rivelandosi ottime portatrici di valore economico e prestigio.