Il football americano si distingue per una serie di azioni in cui una squadra assume il ruolo di attaccante e l’altra di difensore. Ogni sequenza inizia quando il centro, posizionato al centro della linea di attacco, consegna la palla al quarterback. Quest’ultimo prende decisioni cruciali, come mantenere il possesso e correre o passare la palla a un compagno nelle vicinanze, o magari lanciarla a uno più distante. L’obiettivo primario, come ben sapete, è portare la palla fino alla fine del campo. Nel momento in cui la palla raggiunge il quarterback, tutti i difensori avversari sono liberi di muoversi, e solitamente, sono di notevole stazza. Pertanto, è essenziale che la palla giunga al quarterback al momento opportuno.
Cosa urla il Quarterback?
E’ in questa fase che entra in gioco il termine “Hut”. Il quarterback lo grida per ricevere la palla dal centro, dopo aver pronunciato una serie di altre parole, alcune destinate a chiamare schemi di gioco, mentre altre hanno lo scopo di confondere gli avversari. Queste parole possono assumere diverse forme, come numeri, colori o nomi di città.
Jason Kelce, il veterano centro dei Philadelphia Eagles (una delle squadre partecipanti al Super Bowl), ha affermato di aver sentito la parola “hut” migliaia di volte in campo. Tuttavia, ha dichiarato a Pennington: “Non so perché la diciamo. Forse perché è meglio di ‘Ora’ o ‘Vai’. Qualcuno ha provato a dire ‘Vai’ (‘Go’), ma è terribile. Non è una parola da football americano”.
Perché il Quarterback urla “hut”?
Anche Joe Theismann, ex quarterback e allenatore di football americano, ha ammesso di averla udita per 55 anni, senza sapere il motivo.
Pennington ha condiviso che prima di utilizzare “Hut”, si usava la parola “Hike”. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, John Heisman, che contribuì allo sviluppo del football americano e introdusse concetti come il lungo passaggio in avanti, fu il primo a adottarla. Prima di “Hike”, i quarterback davano un colpetto ai centri per indicare loro che era il momento di passare la palla, ma era scomodo ed inefficace. Heisman scelse “Hike” (che significa anche “sollevarsi” o “tirarsi su” in inglese) perché era breve e facile da urlare. Durante la prima metà del Novecento, quasi tutti i quarterback iniziarono a usare “Hike” per richiedere la palla al centro.
Nella seconda metà del Novecento, “Hut” iniziò a sostituire “Hike”. Pennington ha spiegato che, secondo uno studio del linguista Ben Zimmer, la parola ha origini nel gergo militare. Durante la Seconda guerra mondiale, molti americani arruolati nell’esercito utilizzavano “hut” per impartire comandi durante le marce: al posto di “one”, si diceva “hut” (“Hut, two, three, four”).
Anche il termine “Attent-hut” (attenzione) era diffuso nell’esercito statunitense. L’ipotesi più plausibile è che, al ritorno dalla guerra, allenatori e giocatori si siano affezionati a questa parola e abbiano iniziato a preferirla a “Hike”, anche perché era più rapida da pronunciare. Inoltre, in inglese, “Hut” ha anche un significato concreto: rifugio, riparo, capanna (e sì, il tetto nel logo di Pizza Hut è effettivamente un tetto, non un cappello).
Dopo che Pennington ha raccontato la storia della parola, Theismann, che l’aveva sentita per 55 anni senza sapere il motivo, ha risposto: “Considerando i molti paralleli tra l’esercito e il football americano, tutto ha senso”. Per quanto riguarda le altre parole pronunciate dai quarterback prima di ricevere la palla, il consiglio di Weston Richburg, centro dei New York Giants, è di ignorarle, perché, come ha sottolineato, anche loro spesso lo fanno. Tuttavia, Fletcher Cox, giocatore difensivo dei Philadelphia Eagles, ha affermato di non ascoltare le parole del quarterback avversario in campo. Questo, in parte, perché con il rumore del pubblico non sentirebbe nulla e, in parte, perché “la cosa più veloce sul campo è la palla: quando quella si muove, anch’io mi muovo”.