Cartelle esattoriali rateizzabili in 120 rate, dieci anni per saldare i debiti senza ISEE. Nel decreto attuativo della riforma sono stati azzerati i vincoli legati al rateizzo a lungo termine. I contribuenti avranno più tempo per pagare i debiti esattoriali e la Riscossione, con maggiore celerità, cancellerà i crediti non recuperabili. Vediamo insieme le nuove regole previste sulle cartelle esattoriali e sui crediti inesigibili.
Cartelle esattoriali in 120 rate: dieci anni per pagare i debiti
In un futuro non molto lontano, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione potrà smaltire i crediti accantonati nel magazzino con maggiore celerità.
L’Ente impositore potrà velocizzare le procedure per cancellare l’arretrato di 1.206,6 miliardi di euro. Nel contempo, punterà a incassare rapidamente i crediti recuperabili.
Come riportato da ilsole24ore.com, tutti i contribuenti, senza il vincolo del reddito ISEE o altre condizioni, avranno a disposizione 10 anni per saldare con calma le cartelle esattoriali.
Lo svincolo del rateizzo dalla situazione economica permetterà a tutti, indipendentemente dal reddito ISEE, di poter presentare la richiesta per il pagamento dei debiti esattoriali in 120 rate.
Per quanto riguarda la Riscossione, il decreto attuativo della delega fiscale è ormai nella fase conclusiva, tanto è vero che le ultimissime novità sono state preannunciate dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo nel corso di Telefisco.
Come rateizzare una cartella in 120 rate?
Attualmente, i contribuenti che intendono avviare un piano di rateazione straordinario fino a 120 rate devono motivare l’istanza con una “comprovata e grave situazione di difficoltà” in cui versano.
Questa condizione verrebbe eliminata, permettendo a tutti i cittadini di saldare le pendenze debitorie in un periodo decennale senza dover giustificare la propria situazione economica.
Prima di giungere a queste condizioni, che sembrerebbero particolarmente vantaggiose per i contribuenti, è necessario considerare che il capitolo dei conti del magazzino dei crediti non riscossi risulta notevolmente amplificato, nonostante l’introduzione del mini-stralcio delle cartelle fino a mille euro e la presenza in attivo della Rottamazione quater delle cartelle esattoriali.
La Riscossione ricorda che per le prime dure rate della Rottamazione quater sono state incassati 6,8 miliardi.
Nel prossimo futuro, l’azione della Riscossione sarà così rapida da individuare con maggiore celerità i crediti recuperabili; pertanto, quelli non esigibili verrebbero discaricati (quasi) immediatamente.
Questo perché, entro appena 5 anni dalla data di affidamento dei crediti, la Riscossione deciderà se procedere con il discarico o con il recupero dei crediti.
Si tratta di una tempistica molto più celere rispetto alle condizioni attuali, che portano i crediti a gravare sui conti del magazzino per anni prima di giungere a uno stralcio o a un’altra definizione agevolata.
Cartelle esattoriali rateizzo in 120 rate: fine ai crediti inesigibili
Un’altra novità riguarda lo snellimento della procedura per la crisi di impresa. Nel merito, secondo ilsussidiario.net, la transazione viene definita come segue:
“Accordi di ristrutturazione, transazioni fiscali o previdenziali o ancora dilazioni di pagamento (anche quest’anno il calendario del discarico farà riferimento al quinto anno dalla fine del beneficio)”.
Tutto ciò porta alla premessa che l’attuazione della rateizzazione nel lungo periodo permetterà di saldare i debiti esattoriali in 120 rate, anziché 72 rate.
Si tratterebbe della possibilità di saldare i debiti iscritti a ruolo in almeno 10 anni, contro gli attuali 6 anni. Un piano di dilazione dei pagamenti non legato al reddito ISEE, ma basato sul presupposto che la maggior parte dei contribuenti, più del 50 per cento, utilizzi il pagamento rateale per saldare i debiti esattoriali.