Con il comunicato numero 572 del 2024, l’Inps ha ufficializzato gli aggiornamenti dell’Assegno Unico Universale, aumentato del 5,4% per compensare l’inflazione dell’anno precedente.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, è stato utilizzato come riferimento per adeguare gli importi dell’Assegno Unico al costo della vita. La tabella allegata al messaggio include i nuovi importi, sia per la quota base destinata ai figli minori e maggiorenni, sia per le relative maggiorazioni.

Le soglie ISEE sono anch’esse aumentate, garantendo importi superiori a parità di valore. Il messaggio dell’Inps ha chiarito anche quando saranno applicati i nuovi importi: la mensilità di gennaio è stata basata sulla tabella del 2023, poiché l’Inps non aveva ancora a disposizione i dati aggiornati sull’inflazione.

Assegno Unico 2024, quando arrivano gli aumenti?

Dal mese di febbraio 2024, i nuovi importi saranno applicati, e contemporaneamente verrà corrisposta la differenza non pagata il mese precedente. È importante comprendere quali aspetti sono influenzati dalla rivalutazione. La normativa stabilisce che siano soggetti a ricalcolo, sulla base del tasso d’inflazione dell’anno precedente:

  1. Soglie ISEE;
  2. Importo base;
  3. Maggiorazioni, ad eccezione di quella forfettaria per le famiglie con almeno 4 figli a carico, il cui importo rimane fisso a 150 euro.

La rivalutazione avrà un impatto anche sulle soglie ISEE, comportando un innalzamento della soglia per l’importo massimo e un aumento dell’importo spettante a parità di valore ISEE tra il 2023 e il 2024. Di seguito, la tabella aggiornata con gli importi dell’Assegno Unico per l’anno 2024.

Nel 2023, la soglia per l’importo massimo era di 16.215 euro. Grazie alla rivalutazione del 5,4%, nel 2024 è salita a 17.090,61 euro. All’aumentare dell’ISEE, l’importo si riduce progressivamente, con una soglia massima nel 2024 fissata a 45.574,96 euro. Con un ISEE di questo valore o superiore, l’Assegno Unico sarà comunque erogato, ma con l’importo minimo corrispondente.

Aumenti Assegno Unico 2024, tabella importi

Quanto aumenta, dunque, l’importo base? Una tabella fornisce una prima informativa.

PERCETTOREIMPORTO MINIMO 2023IMPORTO MINIMO 2024IMPORTO MASSIMO 2023IMPORTO MASSIMO 2024
Minore54,10 euro57 euro189,20 euro199,40 euro
Maggiorenne27 euro28,50 euro91,90 euro96,90 euro

Per coloro che presentano un Isee inferiore a circa 17.090 euro, l’Assegno unico a partire da gennaio si avvicinerà alla soglia dei 200 euro, registrando un aumento di poco meno di 25 euro in due anni rispetto all’importo originario di 175 euro.

Le maggiorazioni dell’Assegno unico, ad eccezione di quella forfettaria di 150 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico, sono soggette a rivalutazione. A tal proposito, di seguito è presentata una tabella che riassume le variazioni applicate sulle maggiorazioni:

Nel caso degli under 21 con disabilità, invece, le maggiorazioni salgono a:
MAGGIORAZIONEIMPORTO MINIMO 2023IMPORTO MINIMO 2024IMPORTO MASSIMO 2023IMPORTO MASSIMO 2024Figli successivi al secondo16,20 euro17,10 euro91,90 euro96,90 euroEntrambi i genitori con reddito——32,40 euro34,10 euroMamma under 2121,60 euro22,80 euro21,60 euro22,80 euro
DISABILITÀIMPORTO 2023IMPORTO 2024Non autosufficienza113,50 euro119,60 euroGrave102,70 euro108,20 euroMedia91,90 euro96,90 euro

L’importo è fisso, non varia in base all’Isee.

È importante sottolineare che nel 2024 verranno mantenute le maggiorazioni percentuali del 50%, applicate direttamente sull’importo base dell’Assegno unico, con le seguenti specifiche:

  1. La prima maggiorazione percentuale del 50% si applica alla quota base percepita per tutti i figli di età inferiore a 1 anno.
  2. La seconda maggiorazione percentuale del 50%, riservata ai nuclei familiari con almeno 3 minori, si applica a tutti i figli di età inferiore a 3 anni.

Ad esempio, nel 2024, per un figlio di età inferiore a 1 anno, l’importo base dell’Assegno unico può raggiungere circa 300 euro, mentre lo stesso importo è valido fino a 3 anni solo se nel nucleo familiare sono presenti almeno 3 minori.