L’ha cantata come solo lui sa fare ed ha emozionato la platea e i telespettatori che attendevano la sua entrata da giorni. Sono passati 40 anni da quando Eros Ramazzotti ha sceso le scale dell’Ariston ed ha vinto con “Terra promessa”. Era il 1984 ma sembra che il tempo sia fermo a quella sera lì ed il cantante romano ancora una volta si è guadagnato una standing ovation.

Eros Ramazzotti canta “Terra promessa” all’Ariston

Con un abito firmato Corneliani, Eros Ramazzotti ha conquistato l’Ariston per 3 minuti con “Terra promessa” che da 40 anni viene cantata generazione dopo generazione. Un brano attuale, la terra è la metafora di un futuro migliore, un luogo di pace e serenità dove poter realizzare i propri sogni sotto ogni punto di vista.

Il cantante ha tenuto ad esprimere attraverso il brano l’idea secondo cui anche nelle difficoltà che si incontrano nella vita, c’è sempre una via d’uscita che conduce alla salvezza, una luce in fondo al tunnel.

Il messaggio di pace

Eros Ramazzotti si prende gli applausi e continua a cantare la sua “Terra promessa” insieme all’orchestra e al pubblico per poi lanciare un messaggio di pace:

Che bello essere qui, vorrei continuare a cantare Terra Promessa con voi. Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto, altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerre. Pace, nei nostri pensieri, forever.

Dopo quarant’anni all’Ariston

Il pubblico è implacabile, emozione pura all’Ariston per Eros Ramazzotti che ancora una volta conquista milioni di italiani con quella grinta che lo contraddistingue da anni e lo rende un’artista a trecentosessanta gradi.

Dopo aver cantato e aver lanciato un messaggio di pace che lascerà il segno, Amadeus torna dal cantante e gli chiede cosa si prova a tornare lì dopo tanto tempo. Eros riferisce di essere ancora emozionato pensando al fatto che proprio a Sanremo è iniziato tutto.

Non avevamo neanche l’albergo, lo avevamo pagato fino a venerdì. Nessuno pensava che sarei arrivato in finale e avrei vinto Nuove proposte.

Il cantante romano ha tenuto a ringraziare suo padre che lo ha supportato e sostenuto, senza mai porre limiti. Così ha realizzato un sogno.

Non manca poi la carrellata di ricordi e momenti speciali: il primo è senza dubbio il viaggio verso Milano. Una città che ha dato al cantante la carica giusta per continuare il percorso intrapreso. E poi ancora la firma di un contratto nel 1995.

Insomma, Eros è andato a cercare la sua Terra Promessa l’ha trovata. E in questa terza serata di “Sanremo” vuole essere un esempio per tutti coloro che sono ancora alla ricerca della propria.

Terra promessa testo

Siamo ragazzi di oggi
pensiamo sempre all’America
guardiamo lontano
troppo lontano
viaggiare è la nostra passione
incontrare nuova gente
provare nuove emozioni
e stare amici di tutti
siamo ragazzi di oggi
anime nella città dentro i cinema vuoti
seduti in qualche bar
e camminiamo da soli
nella notte più scura
anche se il domani
ci fa un po’ paura
finché qualcosa cambierà
finché nessuno ci darà
una terra promessa
un mondo diverso
dove crescere i nostri pensieri
noi non ci fermeremo
non ci stancheremo di cercare
il nostro cammino
siamo ragazzi di oggi
zingari di professione
con i giorni davanti
e in mente un’illusione
noi siamo fatti così
guardiamo sempre al futuro

e così immaginiamo
un mondo meno duro
finché qualcosa cambierà
finché nessuno ci darà
una terra promessa
un mondo diverso
dove crescere i nostri pensieri
noi non ci fermeremo
non ci stancheremo di cercare
il nostro cammino
noi non ci fermeremo
non ci stancheremo
ed insieme noi troveremo
una terra promessa
un mondo diverso…