Grinta e tanta fantasia, un grande idolo per la tifoseria del Napoli prima del fallimento del 2004. Roberto Stellone è stato un attaccante completo, capace di muoversi sia da prima che da seconda punta. Figlio d’arte, cresciuto calcisticamente tra le fila della Lodigiani, ha fatto il suo esordio in Serie B con la maglia della Lucchese e a suon di buone prestazioni si è conquistato la massima categoria passando prima al Parma e poi al Lecce. L’esperienza più importante della sua carriera però resta quella vissuta con il Napoli, club con cui vince il campionato di cadetteria. Un professionista, un uomo per bene, che ha scelto di iniziare il percorso da allenatore dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Incredibile la promozione in A alla guida del Frosinone. Per commentare il momento della squadra di Mazzarri e la prossima sfida, Milan-Napoli, Stellone è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan-Napoli, Stellone a Tag24

Domenica, ore 20.45, a San Siro il fischio d’inizio di Milan-Napoli, gara valida per la 24esima giornata di Serie A Tim. Si tratta di uno scontro-Champions che vede al momento in vantaggio i rossoneri visti i punti di distacco che hanno preso sulle avversarie in corsa, ma che tuttavia i partenopei vorranno portare a casa. E’ una stagione partita male e poi diventata troppo altalenante quella degli azzurri campioni d’Italia in carica e così la sfida di Milano sarà un ottimo banco di prova per rialzare, definitivamente, la testa. Nell’ultimo periodo mister Mazzarri pare aver ritrovato equilibrio, almeno dal punto di vista difensivo, ma per convincere definitivamente deve tornare a vincere anche con una big. Per commentare il momento della squadra di Mazzarri e il prossimo big match, Milan-Napoli, Stellone, ex calciatore che ha indossato anche la maglia azzurra e oggi allenatore, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La vittoria con il Verona fa respirare il Napoli. Mazzarri ha trovato un nuovo equilibrio?

“Il Napoli è reduce da una vittoria importante, che ha dato anche entusiasmo all’ambiente, ma non mi sembra ancora una squadra totalmente ripresa. Prima aveva fatto una buona partita con la Fiorentina e resta il rammarico per la finale in Supercoppa con l’Inter. Il periodo nero, con la serie di sconfitte con la Roma, il Monza e il Torino, è finalmente passato. Adesso però è importante battere il Milan e il Genoa per rilanciarsi davvero per la corsa Champions. L’obiettivo resta il quarto posto ed è ancora un traguardo raggiungibile. Poi ci sarà la partita con il Barcellona, che è tutt’altro che semplice, ma tutto è possibile”.

La classifica effettivamente è molto corta e il Napoli ha ancora una partita da recuperare, battere una big come il Milan sarebbe fondamentale per ritrovare serenità. Che tipo di partita sarà?

“Difficile, perché anche il Milan è in piena ripresa ed è reduce da tre vittorie nelle ultime quattro partite. I rossoneri vorranno vincere per consolidare il quarto posto, anche se l’Atalanta è già piuttosto distante. Credo che la squadra di Pioli stia pensando a raggiungere la Juventus. Il distacco dall’Inter è di otto punti e i nerazzurri stanno avendo un ruolino di marcia incredibile, però si può ancora sperare in un loro passo falso. Dall’altro lato il Napoli dovrà cercare di vincere per recuperare punti sul Bologna, sulla Roma e su tutte le altre dirette concorrenti. Ipotizzando una vittoria nella gara da recuperare, sarebbero a un punto dalla Champions. Credo che per Mazzarri sia fondamentale non uscire sconfitto, altrimenti si rischia di perdere certezze. L’importante è aver resettato la stagione scorsa. La rosa a disposizione resta di qualità”.

Sta tornando il miglior Kvara?

“Contro il Verona ha fatto un gran gol ed è stato decisivo. È chiaro che segnare un gol vittoria, all’ultimo istante, ti dà grande entusiasmo e carica. Questo può essere per lui d’aiuto per il presente e per il futuro. L’importante sarebbe ritrovare presto anche Osimhen. Inoltre De Laurentiis ha fatto anche un po’ di mercato questo inverno, ma penso che possano essere più calciatori di prospettiva che per questa stagione”.

Ieri c’è stata una lunghissima conferenza stampa di De Laurentiis, che ha parlato di un Napoli che deve tornare competitivo. La prima scelta importante da fare è quella del nuovo tecnico, punterà a un big?

“Non credo di essere nella posizione di poter commentare quelli che sono stati gli errori con gli allenatori in questa stagione. La differenza tra il Napoli di Spalletti e quello di Garcia, nonostante i calciatori siano rimasti pressoché gli stessi, è stata evidente da subito. La mancanza di risultati e le colpe sono state associate tutte al francese. Due anni fa al Milan era capitata più o meno la stessa cosa. Pioli ha vinto lo scudetto e l’anno successivo è semplicemente rientrato in Champions. Sono cose che succedono. Ora è tempo di programmare il futuro e sono sicuro che il presidente e i dirigenti sapranno chi scegliere per programmare il futuro”.

Il Napoli può tornare a lottare per il vertice nel giro di un paio d’anni?

“Certo, però la concorrenza è altissima perché ci sono tante squadre di livello. Lo scorso anno il Napoli ha fatto una stagione stratosferica, non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche per il gioco espresso. Anche in Champions è uscita non meritandolo e ripetersi non è mai semplice perché anche le altre squadre si sono migliorate. Milan, Juventus e Inter hanno continuato ad acquistare. Il Napoli rientra nel gruppetto delle quattro o cinque squadre top in Italia. Riprogrammando, come stanno facendo, potrà tornare a lottare per lo scudetto. Ora però devono pensare all’obiettivo di quest’anno che è tornare in Champions”.