Il settore delle blockchain layer 2 è in una fase di grande effervescenza. Il continuo afflusso di nuove soluzioni di questo genere ha spinto più di un esperto a domandarsi se ci sia ancora spazio di manovra al suo interno, per quelle che intendano aggiungersi alle reti esistenti.
Una domanda che, presumibilmente si saranno fatti anche gli sviluppatori di Scroll, ennesimo protocollo di livello 2 che sta per fare il suo esordio sul mercato. La risposta al riguardo, però, potranno darla soltanto gli utenti e gli investitori che decideranno di avvalersi di questo nuovo progetto.
Scroll: cos’è e cosa si propone
Scroll si propone in un ambito già molto affollato, quello delle soluzioni di scalabilità di Ethereum, al cui interno già si sono posizionati attori di rilievo come Polygon, Arbitrum e Optimism. Una concorrenza quindi estremamente qualificata, che obbliga chi intende farsi valere a proporre livelli tecnologici estremamente elevati.
Per riuscire a tenere insieme scalabilità e sicurezza, la squadra di sviluppatori che si muovono dietro a Scroll hanno deciso di adottare la tecnologia delle prove crittografiche a conoscenza zero (Zero Knowledge Proof). Per tale via sono quindi in grado di offrire al pubblico una piattaforma di sviluppo dedicata agli smart contract non soltanto semplice da utilizzare, ma anche molto affidabile e adattabile alle esigenze degli utenti.
Il progetto è stato lanciato nel 2021 e si propone di aumentare il numero di transazioni che è possibile eseguire, diminuendo al contempo i costi ad esse collegati. Il tutto senza andare ad intaccare i livelli di sicurezza che sono tipici della Ethereum Virtual Machine.
Se a breve Scroll potrebbe rilasciare un airdrop alla sua community di riferimento, il passato mese di novembre ha intanto visto il rilascio della mainnet. Un evento il quale segna l’entrata dell’azienda nella sua fase di maturità.
La tecnologia alla base di Scroll
La base tecnologica su cui si fonda Scroll è formata dal meccanismo zk-rollup, una prova di lavoro che è in grado di operare una distribuzione dei carichi di lavoro all’esterno della blockchain. In tal modo si evita il congestionamento della rete, permettendo al sistema di lavorare al meglio.
La zkEVM è stata lanciata alla fine di febbraio del 2023, all’interno della testnet Goerli, in contemporanea con l’uscita dalla fase pre-alpha, nel corso della quale sono stati conseguiti importanti risultati. In particolare, ha stupito il raggiungimento del milione di indirizzi unici creati e l’effettuazione di 16 milioni di transazioni.
Secondo le stime operate, nella fase di testnet l’infrastruttura sarebbe poi riuscita a implementare oltre 450mila smart contract. Oltre a registrare una media superiore alle 305mila transazioni al giorno, cui vanno aggiunti i 9 milioni di blocchi generati e le 280mila prove zk-rollup portate a termine.
Le previsioni per il futuro
Come abbiamo ricordato, Scroll si va a inserire in una nicchia di mercato già presidiato da attori di rilievo, a partire da Polygon, Arbitrum e Optimism. Una concorrenza che si propone alla stregua di un muro non facile da valicare.
Scroll, però, sembra possedere caratteristiche tecnologiche importanti, le quali potrebbero rivelarsi decisive nella sua affermazione. Per capire l’assunto, occorre ricordare che dopo aver ricevuto oltre 80 milioni di dollari di finanziamenti privati, la blockchain è stata valutata 1,8 miliardi.
A rinfocolare l’attenzione per Scroll dovrebbe peraltro contribuire il preventivato airdrop di cui si vocifera apertamente. A focalizzare l’attenzione è in particolare un fatto di notevole portata: secondo gli esperti, infatti, il riscatto dei token previsti nell’ambito dell’operazione peserà per circa mille dollari ad utente.
Per poterne effettivamente godere, chi ha intenzione di parteciparvi non deve fare altro che apportare fondi ai DEX già presenti nella rete. Tra quelli che si sono messi in maggior evidenza nell’ecosistema Scroll, i più grandi sono Izumi Finance, SyncSwap, Dodo, Kyberswap, Skydrome e Layerbank.