Guerra Israele-Gaza, 27.840 palestinesi uccisi secondo Hamas. Il ministro degli esteri dell’Iran atteso domani in Libano
Anthony Blinken, segretario di Stato Usa, ha avvertito le autorità israeliane che gli abitanti di Gaza non vanno disumanizzati, perché non tutti hanno partecipato agli attacchi del 7 ottobre. Israele ha colpito Rafah con un raid aereo: 14 morti.
L’ex candidata democratica alla presidenza statunitense Hillary Clinton ha attaccato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, criticandone l’inaffidabilità politica e chiedendone l’allontanamento. Incontro ieri fra Abu Mazen e Blinken.
Razzi lanciati dal Libano verso Israele
L’esercito israeliano ha riferito di una trentina di razzi lanciati in serata dal Libano verso Israele. Secondo il report, i razzi sono caduti in zone disabitate e uno di essi sarebbe stato intercettato.
Potrebbe trattarsi, come sostengono i media locali, di una rappresaglia di Hezbollah dopo un attacco con droni effettuato dalle forze armate israeliane a Nebetia, nel sud del Libano, poche ore prima, che ha portato alla morte di due miliziani.
800 funzionari europei contro Israele: “Viola diritto internazionale”
Un documento è stato sottoscritto da circa 800 funzionari e diplomatici europei – tra cui anche italiani – nel quale Israele è accusato di “gravi violazioni del diritto internazionale” per la sua operazione militare nella Striscia di Gaza.
Nel testo, i funzionari chiedono un intervento più deciso dei propri Paesi per porre un argine agli attacchi israeliani, paventando il rischio di rendersi “complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo”, che potrebbe degenerare nel “genocidio” e nella “pulizia etnica”.
Due cittadini Usa arrestati da esercito israeliano a Gaza
Due cittadini americani sono stati arrestati dai militari israeliani a seguito di un raid dell’esercito a Khan Younis, a Gaza.
Lo riferisce il Dipartimento di Stato Usa e l’identità dei due è confermata dai loro familiari: si tratta di Hashem Alagha e Borak Alagha, rispettivamente di 20 e 18 anni, entrambi di cittadinanza palestinese e americana.
Con loro sono stati arrestati anche il padre, di cittadinanza canadese, e lo zio, disabile mentale.
I due non erano in possesso del visto concesso da Israele e dall’Egitto per lasciare Gaza attraverso il valico di Rafah.
Usa non sosterranno operazione militare israeliana a Rafah
John Kirby, portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, dice chiaramente che gli Stati Uniti non hanno intenzione di appoggiare un’eventuale operazione militare dell’esercito israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Il motivo risiede nel rischio enorme che un simile attacco potrebbe comportare per la popolazione civile, dal momento che nell’area di Rafah sono rifugiati circa un milione di palestinesi.
“La nostra opinione è che qualsiasi grande operazione militare a Rafah in questo momento e in queste circostanze sarebbe un disastro e non la sosterremmo”.
Usa avvertono Israele: “Rischio disastro per attacco a Rafah senza preparazione”
Gli Stati Uniti lanciano un avvertimento a Israele e al premier Netanyahu sulla possibilità di un attacco israeliano a Rafah, ventilato proprio dal primo ministro israeliano.
A farlo è Vedant Patel, vice portavoce del Dipartimento di Stato Usa, che ha spiegato come per una simile operazione servirebbe una pianificazione meticolosa di cui, al momento, gli Stati Uniti non ha alcuna prova.
“Condurre un’operazione del genere in questo momento senza alcuna pianificazione sarebbe un disastro”.
Sono queste le parole di Patel, riferendosi alla presenza di circa un milione di persone nell’area di Rafah.
Guterres: “Necessario cessate il fuoco immediato e rilascio ostaggi”
Antonio Guterres ha letto un messaggio davanti ai giornalisti radunati alla sede dell’Onu di New York.
Nel messaggio, il Segretario Generale delle Nazioni Unite parla della situazione in Medio Oriente, affermando la necessità di “un immediato cessate il fuoco e dell’immediato rilascio di tutti gli ostaggi senza condizioni”.
Rispondendo a un giornalista che gli ha ricordato come, due anni fa, parlò di “giorno più triste” del suo mandato a proposito dell’invasione della Russia in Ucraina, Guterres ha detto che oggi, guardando al conflitto nella Striscia di Gaza, pensa la stessa cosa.
“Lo dico di entrambi. Si sta uccidendo la gioventù”.
Infine, pur riconoscendo le difficoltà sempre più evidenti della missione dell’Onu di portare la pace di fronte a conflitti di così grave portata, Guterres ha promesso che le Nazioni Unite faranno ancora “tutto il possibile” per portare la pace in Ucraina, Gaza e in Sudan.
Tajani annuncia l’arrivo domani di nuovi bambini da Gaza
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani annuncia che domani arriveranno in Italia da Gaza altri bambini palestinesi.
Per quest’operazione, il vicepremier ha voluto ringraziare la Chiesa che ha “lavorato tanto per permettere di raggiungere un accordo tra Italia, Israele, Egitto ed Autorità nazionale palestinese”.
“La Chiesa attraverso padre Ibrahim ha fatto molto per aiutare questa popolazione che soffre di una guerra di cui non è colpevole perché non possiamo far coincidere Hamas con la popolazione palestinese”.
Israele ha rilasciato 71 prigionieri palestinesi
L’esercito israeliano ha comunicato di aver rilasciato 71 prigionieri palestinesi che erano detenuti nella Striscia di Gaza. Tra loro figurano 19 donne.
I prigionieri rilasciati hanno lasciato la Striscia attraverso il valico di Kerem Shalom.
Tuttavia, le forze armate israeliane non hanno ancora reso noto il numero totale di palestinesi imprigionati a Gaza.
Secondo fonti palestinesi, i detenuti in Cisgiordania e a Gerusalemme est sarebbero circa 8mila e 800.
Comandante Hamas interrogato da Israele in un video consiglia la resa ai miliziani
Muhammad Nasser Suleiman Abu Namer, uno dei comandanti di Hamas arrestati dall’esercito israeliano a Khan Younis, è stato interrogato dallo Shin Bet, il servizio segreto interno di Israele.
In un video diffuso da Israele, il comandante di Hamas consiglia ai miliziani ancora a Gaza di arrendersi:
“Consiglio a tutti voi la resa, perché altrimenti il vostro destino è la morte”.
Lui stesso ammette di essersi arreso, insieme con un altro miliziano, al momento dell’arresto, dopo aver consegnato le armi all’arrivo delle forze israeliane.
The Shin Bet reveals an excerpt from the interrogation of a terrorist in the Hamas Nukhba Force who was arrested by IDF fighters in a tunnel in Khan Yunis, while he was hiding with his friends behind the front door: “We decided that we did not want to fight and as soon as the… pic.twitter.com/KcGbBCNCjl
— Mossad Commentary (@MOSSADil) February 8, 2024
Parolin: “Speriamo si arrivi presto a cessate il fuoco”
Il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, è stato raggiunto dai cronisti a margine dell’accordo tra Italia e Santa Sede sulla nuova sede dell’ospedale Bambino Gesù e ha parlato della situazione in Medio Oriente.
Parolin guarda con speranza alle trattative attualmente in corso, dicendo di augurarsi che “si possa arrivare a un accordo, a una soluzione di liberazione degli ostaggi e a un cessate il fuoco”.
Infine, spera che questo apra la strada a “una trattativa e per una soluzione definitiva del problema”.
Comandante Hezbollah ucciso da raid di Israele in Libano
Secondo quanto riportato da Sky News Arabia, un comandante di Hezbollah, Abbas Al-Debs ,sarebbe rimasto ucciso a seguito di un raid israeliano nel sud del Libano.
La ricostruzione di quanto accaduto riferisce di un drone che avrebbe colpito l’auto in cui si trovava la vittima, uccidendola.
Blinken conferma ad Abu Mazen il sostegno Usa a creazione Stato palestinese
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti alla creazione di uno Stato palestinese indipendente, considerandola la soluzione migliore per “garantire pace e sicurezza durature sia per i palestinesi che per gli israeliani”.
Il capo della diplomazia Usa lo ha detto personalmente al presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen, durante un incontro a Ramallah.
Blinken ha confermato, poi, l’impegno statunitense per gli aiuti a Gaza e ha sottolineato la contrarietà degli Usa a “qualsiasi spostamento forzato dei palestinesi da Gaza”.
Houthi: “Navi israeliane via dal Mar Rosso è nostra vittoria”
Durante un discorso televisivo, il leader dei ribelli yemeniti Houthi Abdul-Malik al-Houthi ha confermato lo stop del passaggio delle navi israeliane nello Stretto di Bab al-Mandab e nel Mar Rosso, definendo il fatto come una vittoria da loro conseguita.
Il leader dei ribelli ha sottolineato come proprio Israele, insieme a Stati Uniti e Regno Unito, siano stati Paesi più colpiti dalle operazioni militari da loro condotte nel Mar Rosso, confermando che gli attacchi continueranno “finché persisteranno l’aggressione israeliana e l’assedio a Gaza”.
Onu avverte Israele: “Distruggere edifici a Gaza per ‘zona cuscinetto’ è crimine di guerra”
Volker Turk, Alto Commissario Onu per i Diritti Umani dell’Onu, lancia un avvertimento a Israele, sostenendo che la distruzione di edifici per creare una ‘zona cuscinetto’ al confine di Gaza corrisponde a un crimine di guerra.
In una nota ufficiale, Turk sostiene:
“La vasta distruzione di proprietà da parte di Israele, non giustificata da necessità militari e portata avanti illegalmente e sfrenatamente, costituisce una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra e un crimine di guerra”.
Crosetto avverte Giorgetti: “Servono più fondi per la missione nel Mar Rosso”
Oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto al ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti che per funzionare al meglio, la missione Aspides nel Mar Rosso ha bisogno di più fondi.
“Il quadro in divenire prevede un accresciuto impegno della Difesa, non preventivabile in fase di assegnazione finanziaria per gli impegni 2024 e lo dico fin d’ora, non sapevo di essere seduto a fianco del ministro Giorgetti: è difficilmente compensabile con una rimodulazione in senso riduttivo degli altri impegni in ulteriori aree di crisi. Ritengo dunque che il nostro impegno nel Mar Rosso debba trovare ristoro tramite finanziamenti aggiuntivi che vadano oltre quanto previsto con la recente legge di bilancio“.
Giorgetti non ha risposto ma si è limitato a sorridere.
Egitto: “Rafah è pieno di civili, perché è pieno di civili”
Un portavoce del ministero degli Esteri del Cairo ha parlato della possibilità espressa dal governo israeliano che le operazioni militari del suo esercito si possano estendere anche alla città di Rafah, al confine fra Egitto e Palestina.
“Senza dubbio prendere di mira quest’area della Striscia, piena di civili, comporta un pericolo“.
Media statunitensi: “Israele permetterebbe l’esilio di Sinwar”
Secondo la Nbc, nel governo israeliano si sta facendo strada l’ipotesi di permettere l’esilio di Yahya Sinwar, leader di Hamas, in cambio della liberazione di tutti gli ostaggi ed il ritiro totale dell’organizzazione terroristica da Gaza.
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Missili sparati contro soldati israeliani in Libano, 3 feriti gravi
Nella zona di Kiryat Shmona, nel sud del Libano, gli Hezbollah libanesi hanno attaccato un gruppo di soldati israeliani con un missile anticarro. Sono 3 i feriti, di cui uno molto grave.
I militari israeliani denunciano anche attacchi in direzione della base di Biranit e del Monte Hermon.
Hamas: “Una nostra delegazione al Cairo per colloqui”
Su un canale Telegram, Hamas ha riferito che una delegazione guidata da Halil al-Khaya si è recata oggi al Cairo per alcuni colloqui diplomatici relativi al cessate il fuoco.
L’IDF ha arrestato due terroristi di Hamas che parteciparono all’attacco del 7 ottobre. Uccisa una giornalista palestinese
Il portavoce dell’IDF ha affermato di aver catturato una decina di terroristi di Hamas, fra i quali ce ne sarebbero anche due che avrebbero partecipato all’attacco contro Israele il 7 ottobre scorso. Continuano le operazioni militari a nord di Gaza, dove sono morti diversi militanti di Hamas.
Nel frattempo Nafez Abdel Jawad, giornalista che lavorava per la televisione palestinese, è deceduto ieri sera insieme a suo figlio quando l’edificio residenziale in cui viveva a Salam a Deir el-Balah è stato colpito dall’esercito israeliano.
Israele attacca il sud del Libano
L’artiglieria e l’aviazione israeliana hanno questa mattina attaccato il sud del Libano, in particolare le zone in cui è attivo Hezbollah.
La parte libanese di Hezbollah ha affermato che il raid statunitense su Baghdad non fermeranno le attività di resistenza portate avanti dalle milizie di Hezbollah.
Cisgiordania, un palestinese spara su dei soldati israeliani: ucciso
Vicino alla città di Dayr Sharaf, in Cisgiordania, un uomo palestinese ha cominciato a sparare contro i riservisti del 7037esimo battaglione.
I soldati hanno risposto al fuoco, uccidendolo. Feriti altri due uomini palestinesi, ma non è chiaro come sia successo. I soldati israeliani sono rimasti illesi.
Portavoce dell’IDF: “Combattimenti ad ovest di Khan Yunis”
Il portavoce dell’IDF ha affermato che nella parte occidentale di Khan Yunis “i soldati hanno arrestato dozzine di sospetti di coinvolgimento nel terrorismo, tra cui due che hanno partecipato al massacro avvenuto il 7 ottobre, e un altro della Nukheba“.
Sono stati uccisi più di 20 terroristi.
Putin: “Lavoriamo con Hamas per la liberazione degli ostaggi”
Vladimir Putin, presidente della Russia, ha incontrato alcune autorità religiose ebraiche che lavorano nel paese russo e ha affermato che insieme all’ala politica di Hamas sta lavorando per liberare ostaggi israeliani e persone di altra nazionalità tenute prigioniere.
IDF: “Il rilascio degli ostaggi non avverrà senza pressioni militari”
Il capo dell’esercito israeliano Herzi Halevi ha affermato che la distruzione di Hamas avverrà un poco alla volta, ma è l’obiettivo dei combattimenti. Sulla liberazione degli ostaggi ha aggiunto:
“Stiamo facendo un grande sforzo per questo. E non accadrà senza pressione militare“.
Hillary Clinton: “Netanyahu inaffidabile, deve andarsene”
Durante un’intervista ad un’emittente televisiva statunitense, Hillary Clinton (ex segretaria di Stato americana) ha affermato:
“Netanyahu dovrebbe andarsene: non è un leader affidabile. È stato sotto il suo controllo che è avvenuta l’aggressione. E se è un ostacolo a un cessate il fuoco deve assolutamente andarsene. Penso che Biden abbia fatto tutto ciò che poteva: rispondere alle legittime preoccupazioni del popolo israeliano dopo il 7 ottobre, allearsi con Israele di fronte ad un attacco terroristico da parte di un’organizzazione terroristica. Ma penso che sia anche chiaro che Biden sta facendo tutto il possibile per influenzare Netanyahu“.
Gaza, incontro positivo fra Abu Mazen e Blinken
Nella giornata di ieri a Gaza si sono incontrati il segretario di Stato americano Anthony Blinken ed il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen.
“Blinken ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti alla creazione di uno Stato palestinese indipendente come la via migliore per garantire pace e sicurezza durature sia per i palestinesi che per gli israeliani“, fanno sapere dagli USA.
Raid israeliano su Rafah: 14 morti
Israele ha colpito con un raid aereo Rafah, la città palestinese al confine con l’Egitto dove passano gli aiuti umanitari. Lo riporta Al Jazeera citando l’agenzia di stampa palestinese Wafa: sarebbero 14 le vittime.