È dal sit-in davanti alla sede Rai di viale Mazzini che Elly Schlein porta un nuovo attacco al governo presieduto da Giorgia Meloni. Lo fa replicando alle accuse fatte da alcuni esponenti della maggioranza dopo lo stupro di gruppo avvenuto a Catania da parte di alcuni giovani di origine egiziana, secondo cui fatti simili sono anche dovuti alle politiche sull’immigrazione troppo ‘permissive’ dei governi in cui il Pd era presente.

Stupro di Catania, Schlein replica alle accuse della maggioranza: “Pd sempre contro la violenza di genere a prescindere da colore della pelle”

Le sembra un ragionamento civile questo?

È quasi sbigottita Elly Schlein, quando l’inviato di TAG24 Michele Lilla le fa notare le accuse di alcuni esponenti della maggioranza dopo la violenza sessuale di Catania ai danni di una tredicenne.

Ci vuole solo un secondo, però, alla segretaria del Pd per riordinare le idee e fornire la sua risposta a un simile attacco. Lo fa, Schlein, richiamando la coerenza da sempre dimostrata dal suo partito nella battaglia contro la violenza di genere.

“Il Pd, a differenza della destra, si batte contro la violenza di genere a prescindere dal colore della pelle degli aggressori e degli stupratori. Il Partito democratico continua a lottare contro ogni violenza di genere”.

Una coerenza che non appartiene a tutti, sottolinea la segretaria dem, citando iniziative concrete del suo partito che altri non possono vantare.

“Sa chi è in difetto? Una destra che, quando le opposizioni unite mettevano 40 milioni sul contrasto e la prevenzione della violenza di genere e hanno chiesto loro di fare altrettanto, ha deciso di tenersi strette le ‘mance’ per fare le ristrutturazioni dei campi da golf. Questa è la differenza. Per cui non accettiamo lezioni su questo tema”.

Sanremo 2024, Elly Schlein e la canzone dedicata a Giorgia Meloni…

Davanti alla sede Rai, nel giorno che vedrà la seconda serata del Festival di Sanremo 2024, Schlein rivela di essere una grande fan della storica kermesse.

Chiaramente seguirò il Festival di Sanremo, compatibilmente con gli impegni istituzionali perché ieri, ad esempio, abbiamo finito a mezzanotte al Parlamento Europeo di Strasburgo”.

In un tono che oscilla sempre tra l’ironia e la ‘stoccata’ politica, la segretaria del Pd non si sottrae al ‘gioco’ di dedicare una canzone alla premier Meloni, scegliendo quella di Big Mama, per un motivo specifico legato al suo titolo: La rabbia non ti basta.

“Non sono riuscita a sentire tutte le canzoni in gara, ma devo dire che se penso semplicemente ai titoli, senza entrare nel senso profondo delle canzoni, ce n’è una che dedicherei a Giorgia Meloni che si intitola ‘La rabbia non ti basta‘. Perché non si governa solo con la rabbia, facendo opposizione all’opposizione. Sono lì per assumersi le responsabilità delle scelte che fanno”.