Perché il figlio di Liliana Segre ha querelato Elena Basile? Non accenna a placarsi l’accesa polemica sollevata dall’ex ambasciatrice Elena Basile che in un videomessaggio diffuso su Facebook ha apertamente criticato la condotta della senatrice a vita Liliana Segre.

Le parole hanno suscitato lo sdegno del figlio della senatrice, Luciano Belli Paci, che ha annunciato che presenterà una querela.

Cosa ha affermato l’ex ambasciatrice nel suo attacco contro Liliana Segre?

Perché il figlio di Liliana Segre ha querelato Elena Basile: l’attacco sui social

Nella mattinata del 31 Gennaio 2024, Elena Basile ha diffuso sulla propria pagina Facebook un video rivolgendosi in maniera critica nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre. L’ex ambasciatrice avrebbe infatti sollevato dubbi circa le frasi espresse durante l’ultima celebrazione del Giorno della Memoria.

Elena Basile si è rivolta direttamente a Liliana Segre domandando perché si concentri solamente sui bambini ebrei seviziati, torturati e uccisi nei campi di concentramento mentre non ha dedicato nemmeno una parola per l’attuale conflitto armato tra Israele e Palestina.

Secondo l’accusa dell’ex ambasciatrice, sembra quasi che la senatrice non sia minimamente toccata dai tanti innocenti bambini vittime dell’attuale guerra nel Vicino Oriente.

In un ulteriore passaggio, Elena Basile sottolinea che in questo conflitto muore un bambino palestinese ogni circa 5 minuti.

Il video prosegue con un’accesa critica al non notare la realtà del popolo palestinese. Elena Basile si è poi detta sorpresa che una donna che ha vissuto sulla propria pelle l’orrore dei campi di concentramento non spenda una parola per gli innocenti bambini palestinesi.

L’attacco si è poi spostato ad una terribile similitudine con i tedeschi nazisti che pur amando i bambini della propria razza non si curavano delle atrocità inflitte a quelli ebrei.

La reazione del figlio di Liliana Segre

La replica di Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre, è stata diffusa da un’agenzia ANSA nella tarda serata di martedì 6 febbraio.

L’uomo ha spiegato di aver contattato Elena Basile in maniera diretta e privata, attraverso una comunicazione e-mail nel quale dichiarava l’assoluta infondatezza delle accuse mosse.

Luciano Belli Paci ha infatti sostenuto che sua madre in più occasioni ha espresso dolore e commozione per tutte le vittime di guerra in tenera età.

Anche nella sua ultima intervista al programma televisivo “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, Liliana Segre ha manifestato profondo turbamento per tutti i bambini uccisi dalla guerra, indipendentemente dalla fede religiosa.

Per questo motivo, Luciano Belli Paci ha accusato Elena Basile di aver proferito solo falsità, ma soprattutto di aver superato qualsivoglia limite di decenza nel paragone con i tedeschi nazisti.

Alla e-mail inviata da Luciano Belli Paci non è arrivata alcuna risposta, motivo per cui ora verrà presentata una querela nei confronti di Elena Basile.

Il nuovo intervento di Elena Basile

La replica di Elena Basile non si è però fatta attendere. La donna ha condiviso sul proprio profilo Facebook un articolo del quotidiano “La Repubblica” il cui titolo recitava: “Liliana Segre pronta a querelare Elena Basile, l’addetta della Farnesina che l’accusa sui social di essere come i nazisti perché piange solo per i bambini ebrei”.

L’ex ambasciatrice ha definito l’articolo vergognoso e ha specificato in maniera molto aspra come sia stata sminuita la sua decennale carriera di ambasciatrice e diplomatica con l’espressione “addetta delle Farnesina”.

L’iniziale messaggio ironico del suo intervento evidenzia come lei stessa potrebbe querelare l’autore del pezzo o il direttore del giornale per un simile insulto vergognoso. 

Secondo Elena Basile la polemica sarebbe frutto di una faziosa intervista nella quale Liliana Segre pareva struggersi per i bambini ebrei morti nell’attacco del 7 ottobre 2023 senza preoccuparsi di quelli palestinesi.

È stato questo passaggio a smuovere l’ex ambasciatrice e indurla a rilasciare un video in cui palesava il suo addolorato stupore.

In chiusura poi Elena Basile ha ribadito la stima che nutre nei confronti della Senatrice e si è detta convinta che abbia a cuore sia i bambini ebrei che quelli di Gaza.