Sono tante le ragioni per cui la Commissione Ue, in materia di caccia, ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Si tratta di diverse violazioni delle normative europee nel campo.

Commissione Ue apre procedura di infrazione contro l’Italia sul settore caccia

Roma violerebbe la direttiva Uccelli e il regolamento Reach, ossia quel complesso di norme che gestisce la salute dell’uomo e al contempo tutela l’ambiente in cui vive. In particolare per quanto concerne l’uso di pallini contenenti piombo.

La legislazione italiana – scrive Bruxelles – conferisce alle regioni il potere di autorizzare l’uccisione o la cattura di specie di fauna selvatica anche nelle aree in cui la caccia è vietata, come le aree protette, e durante il periodo dell’anno in cui la caccia è vietata.

Protezione animali: “Punite le modifiche del governo per compiacere i cacciatori”

Positivo il giudizio dell’Enpa – Ente nazionale Protezione Animali:

Vengono sostanzialmente bocciate tutte le modifiche introdotte in questi mesi dal governo Meloni per compiacere i cacciatori. Chiediamo ai nostri ministri e ai nostri parlamentari un gesto di responsabilità nei confronti del loro Paese e dei cittadini, ritirando tutte quelle proposte di legge e quei provvedimenti varati in questi mesi per accontentare le doppiette, a partire dalla contestatissima proposta di legge Bruzzone ora all’esame della Camera.

L’Enpa parla di leggi “contrarie al diritto europeo” e “incostituzionali” da cancellare. Il rischio è quello di “salatissime multe”.

Multe che non saranno pagate né dai cacciatori, né dagli armieri e neanche dai parlamentari e dai ministri, ma da tutti gli italiani che di caccia non ne vogliono proprio sapere.

Di recente, Tag24 ha raccontato di un incredibile incidente di caccia nell’Aquilano.