Una vita nel mondo del motorsport; il talento, il lavoro e il sacrificio per trasformare la sua più grande passione, per le quattro ruote e l’alta velocità, in lavoro. Giancarlo Fisichella è stato un campione straordinario, ha vissuto grandi gioie e tagliato traguardi emozionanti. Dopo l’esperienza con i kart e quella in Formula 3, raggiunge l’apice approdando in Formula 1, grazie all’intuizione di Gian Carlo Minardi. Poi Jordan, Benetton, Sauber, Renault, Force India e Ferrari: in totale 14 stagioni, dal 1996 al 2009, e 229 GP complessivi disputati dal pilota romano, uno dei più interessanti del Circus. Icona dello sport italiano, dopo l’esperienza in Formula 1 accetta la sfida dell’Endurance e continua a correre. Oggi il suo talento è al servizio dei giovani, grazie al progetto Pro Racing. Per commentare la nuova stagione di Formula 1 e il passaggio di Hamilton alla Ferrari, Fisichella è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Formula 1 e la nuova Ferrari: Fisichella a Tag24

Meno di un mese all’inizio della nuova stagione che ripartirà il 2 marzo alle 16. La Formula 1 scalda i motori e la curiosità degli appassionati è alle stelle. I piloti ricominceranno dal Bahrein con i test pre-stagionali che inizieranno il 21 febbraio, il primo appuntamento in pista per il 2024. Le nuove monoposto sono già pronte, anche se non tutte sono state presentate ufficialmente. Si ripartirà dalla certezza Max Verstappen, alla guida della Red Bull e all’inseguimento del quarto titolo mondiale consecutivo; ma attenzione a McLaren e Ferrari. Ed è proprio sulla rossa che sono puntati i riflettori della stampa, non tanto per il campionato ormai alle porte, quanto per la decisione di ufficializzare l’accordo con Hamilton per il 2025, con il conseguente saluto a Carlos Sainz. Per commentare questa strategia e la nuova stagione di Formula 1, Fisichella, ex pilota straordinario, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Sta per iniziare la nuova stagione di Formula1: cosa ti piacerebbe accadesse?

“Sono molto curioso di vedere sia le presentazioni ufficiali ma soprattutto i primi test ufficiali in Bahrain a fine febbraio… difficilmente si capiranno le gerarchie, ma potremmo già avere delle intuizioni, in attesa della prima gara dove avremo idea dei valori in campo. Speriamo di vedere un gap ridotto con Red Bull, o perchè no, stargli addirittura davanti. Per ora, ovviamente, è solo una speranza. Nel 2023 il gap era molto ampio e non sappiamo neanche se hanno espresso completamente il loro potenziale. Speriamo di vedere di nuova la rossa lottare per la vittoria”.

Per Leclerc può essere l’anno del consacramento?

“Charles se lo merita e speriamo possa continuare nella sua crescita, per poter competere con Max avrà bisogno di una vettura competitiva non solo in qualifica ma anche in gara. Battere Max è veramente complicato, team e piloti devono dare il massimo per un obiettivo comune. Ovviamente si sa pochissimo e ogni team nasconde le potenzialità. Dobbiamo attendere la realtà della pista, ma sono sicuro che Leclerc ha ormai la maturità necessaria per competere per il titolo”.

Hamilton in Ferrari, l’annuncio è già arrivato. Cosa ne pensi?

“Parliamo di un fenomeno, il pilota che può superare, e in parte lo ha già fatto, tutti i record esistenti. Capisco la sua scelta, vestire in rosso è il sogno di tutti i piloti… anche di chi non lo dice esplicitamente. Il fascino di essere un pilota Ferrari va oltre la competitività della vettura, non è un team come gli altri. Secondo me porterà tantissima esperienza, e sicuramente è ancora velocissimo e fortissimo. Poi serve anche il personaggio e tutto ciò che porterà di conseguenza in Ferrari”.

Questa decisione rischia di minare la serenità di Sainz? 

“Siamo piloti professionisti, non ci saranno problemi. L’importante è dare a Carlos una vettura competitiva e lui andrà forte anche se consapevole che la sua avventura in Ferrari scade a fine 2024”.

Sainz-Leclerc; Leclerc-Hamilton, come si gestiscono rapporti simili, considerando la voglia di primeggiare da parte di tutti?

“I rapporti all’interno di un team si gestiscono con equilibrio, si è soprattutto una squadra e bisogna lavorare tutti in una unica direzione. Si gareggia con lealtà, contro il proprio compagno, cercando di non danneggiare il team. Poi è la classifica a dire se uno dei due compagni di squadra deve scarificarsi per aiutare l’altro nel mondiale piloti. Ma io ho sempre dato priorità al team e alle ambizione del team perchè il mondiale costruttori non vale meno di quello piloti”.

Parliamo del tuo progetto ‘Pro Racing’, che va alla ricerca di nuovi piloti. Ci sono giovani talenti pronti a fare il passaggio? Sei soddisfatto di quanto state facendo?

“Si ho deciso di mettere la mia esperienza al servizio delle generazioni sportive future. Pro Racing è un progetto di altissimo livello realizzato insieme Marco Cioci, mio amico storico e compagno in tante gare nel mondo GT. Ci occupiamo di management per circa 15 ragazzi, fra i quali anche 3 ragazze, e cerchiamo di farli crescere in un mondo estremamente competitivo. Ci sono molti talenti nel nostro gruppo: Valerio Rinicella, Matteo De Palo, Aurelia Nobels, Flavio Olivieri, Alvise Rodella, Bruno Del Pino e molti altri. Vanno dagli 11 ai 17 anni e puntiamo a metterli in luce. Cerchiamo di aiutarli soprattutto nel passaggio dal kart alle Formule che spesso è un momento delicato. Il nostro punto forte è il coaching, non basta essere un manager per far crescere un ragazzo anche dal lato tecnico, fisico e mentale”.