È stata anticipata a mercoledì 14 febbraio l’analisi alla Camera della mozione presentata dall’opposizione relativa alla revoca dell’incarico da sottosegretario alla Cultura per Vittorio Sgarbi. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo a Montecitorio.
Mozione su Vittorio Sgarbi anticipata dal 15 al 14 febbraio
L’esame era inizialmente previsto per giovedì 15 febbraio. Il cambio è stato chiesto dai parlamentari di centrosinistra.
Al momento, il critico d’arte si è autosospeso dalla carica, una delle dieci attualmente ricoperte, in attesa dell’esito del ricorso avverso al pronunciamento dell’Antitrust secondo cui
Vittorio Sgarbi ha esercitato attività professionali in veste di critico d’arte, in materie connesse con la carica di governo a favore di soggetti pubblici e privati, in violazione dell’articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 20 luglio 2004, n. 215 (ossia la Legge Frattini sul conflitto d’interesse, ndr).
Il critico d’arte ha per ora annunciato e non ancora presentato le dimissioni
Il critico d’arte ha per ora annunciato le dimissioni senza però presentarle ufficialmente, proprio in attesa dell’esito di quel ricorso. Dimissioni (virtuali) accolte positivamente dalla premier Giorgia Meloni. Nessun segnale invece dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Mi sono dimesso per poter essere Sgarbi – ha detto ieri il sottosegretario a Repubblica – ma lascio un impero orfano fatto di gente senza coscienza di quello di cui si deve occupare, a partire dal ministro.