Un jolly per chi ha avuto il piacere di allenarlo, una certezza per i compagni di spogliatoio. Lionello Manfredonia è stato un grande difensore, ma anche un eccellente centrocampista, insomma un calciatore universale. Cresciuto nelle giovanili della Lazio, club con cui fa il suo esordio nel calcio che conta e con cui scrive la pagina più importante della sua carriera, ha vestito anche la maglia della Juventus e poi quella della Roma e conquistato anche Nazionale maggiore. Per commentare la crisi in casa Lazio e la posizione di Sarri, Manfredonia è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Crisi Lazio, la posizione di Sarri: Manfredonia a Tag24
Lotito prova a calmare l’ambiente e conferma Sarri alla guida della Lazio. Il ko di Bergamo non è andato giù ai tifosi che iniziato la contestando verso società e mister. A preoccupare non è soltanto la sconfitta, quanto la prestazione incolore e sottotono dei biancocelesti. Il gioco, sin dall’inizio dell’anno, non ha mai entusiasmato, ma prima dell’impegno in Supercoppa il mister sembrava aver trovato la quadratura del cerchio. Il problema fondamentale resta il reparto offensivo. La Lazio non è mai pericolosa, non tira in porta e non segna. Nelle ultime tre gare, contro Inter, Napoli e Atalanta, ha realizzato un solo gol, su calcio di rigore e il dato è allarmante. Dopo qualche giorno di silenzio, però, e tante chiacchiere intorno al mister, ora la società ha fatto la sua scelta. Per commentare la crisi della Lazio e la posizione di Sarri, Manfredonia è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Lazio ha deciso, si va avanti con Sarri. Scelta che approvi o pensi che arrivati a questo punto sia meglio un esonero?
“Assolutamente no, assurdo parlare di esonero. Lo scorso anno Sarri è arrivato in Champions League, con un bel gioco, e ha tutte le carte in regola per recuperare in campionato anche in questa stagione. E’ sempre stato un tecnico molto apprezzato. Direi che serve un pò di tranquillità perchè Roma è una città particolare, in cui manca sempre l’equilibrio. Aspettiamo prima di essere così drastici”.
Pensi che qualcuno, all’interno dello spogliatoio, possa aver voltato le spalle al mister?
“Sinceramente questo non lo so, ma non credo. La Lazio ha risentito del fatto che Immobile, in questa stagione, non sta rendendo come fatto negli anni precedenti e inoltre c’è qualche altro big che sta mancando e deludendo. Non posso credere però che la squadra sia contro di lui e che stia lavorando per mandare via il mister”.
Questa squadra è in crisi, di prestazioni prima ancora che di risultati. Come ti spieghi un’involuzione simile?
“Luis Alberto è il talento, il campione che deve far svoltare la squadra, anche nei match più complicati, quando le cose non vanno come devono andare. Io dico che bisogna stare calmi. Una sconfitta con l’Atalanta ci può anche stare, è una squadra molto forte. Certo la Lazio ha giocato male, ma fino alla partita di domenica scorsa non mi pare che i biancocelesti fossero reduci da risultati negativi. Che senso avrebbe adesso andare alla ricerca di un altro tecnico, a cui si deve dare tempo per ambientarsi? Roma è una città difficile, ci sono tante pressioni e televisioni e radio dedicate. Io andrei avanti con Sarri e cercherei maggior equilibrio e responsabilità dei giocatori”.
Il reparto offensivo non funziona, eppure non manca di certo la qualità. Come si fa ad invertire questa tendenza?
“Anderson e Luis Alberto, che sono i fantasisti della squadra, devono dare qualcosa in più. Per fare gol, da centrocampo in su, serve la creatività dei giocatori più forti. Non mi aspetto il gol del singolo che dalla distanza mette la palla sotto al sette. E’ questione di costruzione. Devono rendere di più. Se si accendono loro la Lazio riprenderà a segnare”.
Nonostante tutto la Lazio resta in corsa Champions: obiettivo possibile?
“La Lazio deve recuperare terreno, ma ci sono tante squadre che lottano per la quarta posizione. E’ ovvio che servirà qualcosa di più di quanto abbiamo visto finora. Se questa suqadra vuole arrivare tra le prime quattro dovrà fare prestazioni diverse. Però attenzione, perchè i biancocelesti sono ancora in Champions e avranno un compito complicatissimo la prossima settimana contro il Bayern Monaco. Il prossimo turno sembra proibitivo, ma nel calcio non si sa mai”.