Il Sassuolo dal bel calcio targato Alessio Dionisi non c’è più, al suo posto una squadra che in difficoltà è a dir poco, dove la zona retrocessione è vicina quanto non mai e con un tecnico che all’orizzonte vede stagliarsi la parola esonero.

Sì, perchè il mister neroverde è seduto su una panchina che traballa e non poco, il campionato al di sotto delle aspettative lo ha messo in una posizione che nessuno si sarebbe mai aspettato, la zona calda dista solamente un punto e adesso i piani alti ragionano sul da farsi.

L’ultima sconfitta, quella contro il Bologna, ha lasciato il segno. Adesso il match di sabato sera contro il Torino diventa fondamentale per Dionisi. Perchè in caso di vittoria si tornerebbe a respirare, ma se così non fosse ecco il cambio tecnico potrebbe essere l’unica via per dare uno scossone all’ambiente.

Sassuolo, esonero per Dionisi? Ecco i sostituti

Al Sassuolo le cose non stanno andando come ci si aspettava. Quel quindicesimo posto non piace, fa paura. La zona Serie B dista un solo punto, un ulteriore passo falso porterebbe i neroverdi ad essere risucchiati nel vortice.

La squadra che da anni stupiva con il bel gioco è solo un lontano ricordo. Davanti i gol arrivano, è l’equilibrio difensivo a mancare. La squadra subisce tantissimo, non si riesce a trovare una soluzione per poter tamponare le numerose difficoltà di una rosa che, nomi alla mano, rappresenterebbe tutto tranne i bassifondi.

Contro il Bologna l’ennesima sconfitta. Quel 4-2 subito ha lanciato l’allarme rosso, per la squadra ma sopratutto per il tecnico, che adesso naviga a vista. Perchè per Dionisi la partita contro il Torino diventa crocevia fondamentale per il proseguo del suo cammino sulla panchina del Sassuolo.

Un’altra sconfitta aprirebbe le porte dell’esonero, per cercare di portare nuovi stimoli per allontanarsi dalla zona retrocessione. Il Sassuolo non è soddisfatto e sta cominciando a sondare il terreno. Un nome è quello di Davide Ballardini, che già altre volte ha accettato di allenare in corsa per raggiungere la salvezza; un altro è quello relativo a Leonardo Semplici, dove vale lo stesso principio relativo a Ballardini, con il tecnico toscano che tornerebbe in Serie A dopo l’esperienza con lo Spezia.

Ma il nome che più piace alla dirigenza porta a Fabio Grosso, reduce dall’avventura non felice al Lione tra ultimi posti e l’aggressione subita prima del match contro il Marsiglia. Ma nonostante questo il tecnico stuzzica lo stesso, basti vedere il suo precedente in Italia targato Frosinone, dove i canarini riuscirono a conquistare la massima serie tramite compattezza e bel gioco. Quello che serve adesso al Sassuolo, che in Grosso vede ancora quel tecnico capace di attirare tutti i riflettori in Serie B.

Numeri da retrocessione

Carnevali spera di non dover arrivare a questo, ma se il vento non dovesse cambiare decisioni dovranno essere prese per evitare il peggio. Anche perchè ad oggi i numeri non mentono, il Sassuolo viaggia a ritmo da retrocessione piena: 22 le partite giocate per 19 punti, il bottino è magrissimo, con appena 5 partite vinte e ben 13 perse, con in mezzo 4 pareggi.

Poco, pochissimo. Andando a vedere nel dettaglio anche i gol realizzati e quelli subiti si capisce come il piatto pianga eccome: 28 le reti realizzate, una media non malvagia, che però va a cozzare con i gol subiti, ben 41. Un media di due gol a partita, un’enormità, specie se si considerano i numeri della passata stagione, dove il Sassuolo chiuse il campionato tredicesimo a 45 punti e 61 reti subite. Un record che rischia di essere polverizzato, visto che nell’anno corrente la metà è già stata superata. Ma il Sassuolo vuole correre ai ripari. Anche se dovesse valer bene un esonero.