Bonus infissi 2024: elenco delle agevolazioni per l’acquisto, istallazione e trasporto attive per il 2024. Riceviamo numerose domande riguardanti la possibilità di ottenere uno sconto sull’acquisto degli infissi. Non tutti (forse) sanno che esiste la reale possibilità di ottenere un’agevolazione fiscale per le spese sostenute per l’acquisto, l’installazione e il trasporto di nuove finestre, ma anche per la sostituzione degli infissi vecchi. Vediamo insieme quando è possibile risparmiare fino al 70% con il bonus infissi.

Bonus infissi 2024: acquisto, istallazione e trasporto

Tutti coloro che intendono realizzare degli interventi edilizi per sostituire gli infissi possono ottenere agevolazioni fiscali. La normativa vigente prevede detrazione fiscale specifiche, in base alla natura dell’intervento che si intende realizzare.

A riguardo, si precisa sin da subito che,  non esiste un bonus infissi diretto, ma agevolazioni legate ad altri interventi, inclusi acquisto, istallazione e trasporto degli infissi.

Quali bonus casa ci sono nel 2024?

I bonus casa confermati per il 2024, prevedono l’applicazione di detrazioni volti alla realizzazione di interventi per la ristrutturazione, mobili e risparmio energetico.

È importante notare che i bonus casa restano in vigore fino al 31 dicembre 2024.Tuttavia, con delle modifiche sul fronte della percentuale di detrazione rispetto al 2023, di seguito l’elenco degli interventi edilizi:

  • Bonus ristrutturazione: detrazione del 50%, calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo;
  • Ecobonus: detrazione del 65%, calcolata su un ammontare massimo di 46.154 euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo;
  • Superbonus: detrazione del 70%, calcolata su un ammontare massimo di 30.000, 15.000 e 20.000 euro in base alla natura dell’intervento, da ripartire in quattro quote annuali di pari importo.

Come ottenere detrazione 50% sugli infissi?

Nelle ultime settimane, Tag24.it ha raccontato delle variazioni operate sulle detrazioni fiscali correlate ai bonus edilizi in vigore dal 1° gennaio 2024. Al riguardo, si ricorda che è disponibile un nuovo aggiornamento sul bonus condizionatore 2024, oltre alla concreta possibilità di ottenere diverse agevolazioni fiscali per l’acquisto, istallazione e trasporto degli infissi.

Nell’elenco dei bonus edilizi, al primo posto troviamo il bonus ristrutturazione.

Utilizzando questa tipologia di agevolazione è possibile ottenere il bonus infissi per l’acquisto, istallazione e trasporto. Il beneficio fiscale è attivo per l’anno incorso, è importante notare che per gli interventi edilizi è possibile ottenere una detrazione fiscale pari al 50% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

Nel 2024, il bonus ristrutturazione può essere richiesto per gli interventi realizzati sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni degli edifici residenziali, di seguito riportati:

  • manutenzione ordinaria (solo nel caso di lavori effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali);
  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

È possibile ottenere un’agevolazione fiscale per gli infissi anche negli inventi edilizi di manutenzione straordinaria.

Cosa prevede l’Ecobonus per gli infissi?

L’Ecobonus viene utilizzato per la realizzazione di interventi volti alla riqualificazione energetica della casa; pertanto è possibile ottenere una detrazione fiscale pari al 65% o 50%, a seconda dei casi.

Per quanto riguarda il bonus infissi (acquisto, istallazione e trasporto) viene riconosciuta un’agevolazione fiscale del 50% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, calcolata su un ammontare massimo di 46.154 euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

Come funziona lo sconto del 70% sugli infissi?

Il Superbonus non viene più riconosciuto a 110, ma bensì al 70%. Il beneficio interessa le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 per la realizzazione delle seguenti opere:

  • condomini;
  •  persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, per interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche;
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale (di cui all’articolo 10 del decreto legislativo n. 460/1997), organizzazioni di volontariato (iscritte nei registri di cui alla legge n. 266/1991) e associazioni di promozione sociale (iscritte nei registri nazionali, regionali e delle provincie autonome di Trento e Bolzano, previsti dall’articolo 7 della legge n. 383/2000).

Secondo quanto legge nella sezione dedicata al Superbonus nel sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile sfruttare il 70% per la sostituzione di finestre, lucernari e porte comprensivi di infissi, delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati, che rispettino i requisiti di trasmittanza termica U (W/m2K) richiesti.

Possono richiedere il beneficio fiscale le persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio e quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.

L’Agenzia delle Entrate rilascia l’agevolazione tenendo conto delle spese sostenute nei periodi di seguito riportati:

  •  110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023;
  • 70% per quelle sostenute nel 2024
  • 65% per quelle sostenute nel 2025.

Bonus infissi acquisto e istallazione al 75%?

Il bonus infissi può essere richiesto anche per gli interventi nati per superare ed eliminare le barriere architettoniche.

Come riportato dall’Agenzia delle Entrate l’agevolazione viene riconosciuta per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, su edifici già esistenti, è prevista una detrazione IRPEF, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo.

Il bonus permette di ricevere una detrazione pari al 75% delle spese sostenute fino a un importo massimo variabile, da 30mila a 50mila euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori.

Per maggiori dettagli sul decreto-legge n. 212/2023, è necessario attendere la conversione in legge,