Assegno unico per i figli, è disponibile il calendario dei pagamenti da febbraio a giugno 2024. Si ricorda, inoltre, che è necessario affrettarsi per la presentazione del nuovo Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) per non incorrere nel taglio dell’indennità dalla mensilità di marzo prossimo.
Lo stesso Istituto di previdenza chiariva, nella comunicazione di inizio anno, che non è necessario presentare una nuova domanda di Assegno unico e universale per i figli (AUU) dopo aver già inoltrato l’istanza nello scorso anno (o due anni fa). È necessario procedere con una nuova domanda solo per variazioni da inserire nella domanda originaria, ovvero – ad esempio – la nascita di un figlio. Inoltre, la domanda già presentata non deve trovarsi negli stati di “Decaduta”, “Revocata”, “Rinunciata” o “Respinta”.
Assegno unico per i figli, calendario febbraio 2024: ecco le date dei pagamenti fino a giugno
È già disponibile il nuovo calendario dei pagamenti dell’Assegno unico per i figli per le mensilità da febbraio a giugno 2024. In base a quanto già comunicato dall’Inps, infatti, i prossimi pagamenti dell’indennità avverranno nelle giornate del:
- 16, 19, 20 febbraio 2024;
- 18, 19, 20 marzo 2024;
- 17, 18, 19 aprile 2024;
- 15, 16, 17 maggio 2024;
- 17, 18, 19 giugno 2024.
Assegno unico calendario febbraio 2024, quando il pagamento avviene a fine mese?
Inoltre, l’Istituto di previdenza ricorda che il pagamento della prima rata della prestazione avviene, di regola, nell’ultima settimana del mese susseguente a quello nel quale la famiglia abbia presentato la domanda. Alla stessa data, l’Inps accredita anche l’importo delle rate spettanti nelle ipotesi in cui l’assegno unico per i figli sia stato oggetto di conguaglio, a credito o a debito.
Comunicazioni Inps su AUU
Inoltre, l’Inps chiarisce che in caso di conguagli provvede a inviare comunicazione alla famiglia beneficiaria dell’Assegno unico per i figli (AUU) mediante e-mail o messaggio sms. Il dettaglio del conguaglio si può visualizzare nel nuovo pannello informativo semplificato sul sito Inps.
A tal proposito, si deve accedere con le proprie credenziali Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). In alternativa, si può prendere visione delle novità del pagamento anche mediante patronati o Centri di assistenza fiscale (Caf).
Presentazione nuovo Isee con domanda Dsu 2024 per evitare il taglio dell’indennità per i figli
Chiarito che non vi è necessità di presentare una nuova domanda di Assegno unico per i figli all’inizio del nuovo anno, l’Inps negli ultimi tempi è intervenuta in più occasioni sull’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Questo dato va rinnovato ogni anno, entro la fine di febbraio, per evitare il taglio dell’Assegno unico per i figli nella mensilità di marzo.
Dunque, l’Isee già presentato lo scorso anno vale fino alle prime due mensilità del nuovo anno (2024). Diventa, pertanto, necessario presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per l’anno 2024, correttamente attestata.
In assenza dell’Isee, l’imposto dell’Assegno unico per i figli della mensilità di marzo 2024 si riduce a quello minimo che, per quest’anno, è pari a poco più di 57 euro. L’Inps paga questo importo finché non si proceda alla presentazione della nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ai fini Isee per l’anno 2024.
Cosa avviene se non si presenta la Dsu in tempo?
Tuttavia, questo ritardo ha un limite. Infatti, se la presentazione della Dsu avviene entro il 30 giugno 2024, allora l’Inps paga gli arretrati dalla mensilità di marzo a quella di giugno; diversamente, se la famiglia presenta la Dsu dopo il 30 giugno 2024, si perdono gli arretrati dei quattro mesi precedenti e l’importo dell’Assegno unico per i figli viene aggiornato a partire dalla mensilità di luglio 2024.
Come aggiornare l’Isee con la nuova Dsu in modalità precompilata?
Infine, l’Istituto di previdenza ricorda che l’Indicatore della situazione economica equivalente può essere ottenuto in tempi molto brevi mediante invio, in modalità precompilata, della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), utilizzando l’apposito servizio online (disponibile sul nuovo Portale unico Isee, che riunisce le varie modalità di acquisizione dell’indicatore) che ne agevola e semplifica la compilazione. La modalità precompilata è possibile grazie alle informazioni fornite da Agenzia delle Entrate e Inps.