Quali possibilità di bonus e incentivi sono in arrivo per la riqualificazione energetica degli edifici e, dunque, della propria casa con la direttiva europea Case green (Energy performance of buildings directive – Epbd) del 2024? Il provvedimento attende il via libera finale alla sua approvazione, dopo le modifiche arrivate tre settimane fa, nella seduta del 15 gennaio 2024.

In quella votazione, al termine del lavoro del “Trilogo” (Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea), le istituzioni erano arrivate alla soluzione di non puntare più sulla riqualificazioni per classi energetiche (la “E” minima per tutto il patrimonio immobiliare entro il 2030 e la “D” entro il 2033), ma di arrivare a step di riduzione delle emissioni inquinanti dagli edifici per abbatterle del tutto entro il 2050 (“Emissioni zero”). 

Direttiva Case green 2024, quali bonus e incentivi per riqualificare casa? 

Quali bonus, incentivi e finanziamenti potrebbero arrivare con l’approvazione della direttiva europea Case green per l’abbattimento delle emissioni inquinanti degli immobili? Il provvedimento è atteso nella settimana centrale di marzo per la plenaria al Parlamento europeo per l’approvazione definitiva, a un anno dal disegno di Ciaran Cuffe dei Verdi.

La trattativa portata avanti dai partiti nel Trilogo delle istituzioni europee ha portato a un deciso cambio di obiettivi della direttiva stessa. Non più risultati da misurare in avanzamento delle classi energetiche, con target della classe energetica “E” degli edifici da raggiungere entro il 2030 e della classe “D” entro il 2030, ma target comuni di riduzione complessiva delle emissioni di CO2. 

In questo quadro, dunque, i Paesi membri dell’Unione Europea dovranno recepire la direttiva stabilendo autonomamente le regole, gli incentivi e i finanziamenti occorrenti per azzerare le emissioni di CO2. Tutti i Paesi, quindi, dovranno contribuire ad abbattere drasticamente le emissioni entro il 2050, ciascuno con la propria strategia. 

Case green 2024 bonus a disposizione per efficientamento energetico edificio: quali sono? 

In questa ottica, ci si chiede quali saranno i bonus e i finanziamenti che l’Unione europea metterà a disposizione degli Stati per fare in modo che ciascun proprietario faccia lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica.

Nelle prime versioni della direttiva Case green (Energy performance of buildings directive – Epbd) si erano stati ipotizzati schemi di bonus e di finanziamento che avrebbero consentito ai singoli Stati di assicurare una copertura finanziaria ai proprietari delle abitazioni.

Ad oggi, tuttavia, con il cambio di obiettivi della direttiva stessa, l’argomento dei finanziamenti da concedere per raggiungere gli obiettivi è passato in secondo piano. I singoli Paesi dell’Unione europea dovranno muoversi autonomamente, almeno nel periodo iniziale di entrata in vigore della direttiva e di recepimento degli Stati. 

Pnrr e fondi europei per obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2 

A tal proposito, è auspicabile che la Commissione europea non stanzi nuove risorse che accompagnino la direttiva Energy performance of buildings directive. È più probabile che l’input sia quello di utilizzare i fondi messi già a disposizione da Bruxelles. 

A tal proposito, oltre ai singoli Pnrr, dei quali il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano prevede già delle missioni di riqualificazione energetica, potrebbero tornare utili il Fondo di coesione (FC) che consente alle regioni di abbattere i ritardi e le disparità territoriali rispetto alla media delle altre zone europee, e il Fondo sociale per il clima. Tutte queste linee di finanziamento dovranno essere redistribuite in maniera costante in modo da raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni alla metà di questo secolo.