La maglia del Napoli ha segnato tutta la sua vita. Raffaele Di Fusco l’ha indossata dalle giovanili, fino alla prima squadra e poi ancora sin dall’inizio della sua carriera da allenatore dei portieri. Qualche parentesi in prestito durante gli anni di campo, ma poi il continuo ritorno a casa. Persona per bene, uomo carismatico e fondamentale all’interno dello spogliatoio, ha lasciato un buon ricordo in società e nei tifosi. Per commentare il momento della squadra di Mazzarri, l’impegno con il Milan e le parole sulla gestione del Napoli da parte di De Laurentiis, Di Fusco è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Napoli, parla De laurentiis: Di Fusco a Tag24
Una vittoria per rilanciarsi, ma l’inseguimento continuo della stabilità. In casa Napoli le cose sembrano procedere piuttosto bene, ma la svolta della stagione non è ancora arrivata. Mazzarri ha normalizzato lo spogliatoio, è tornato all’origine cambiando modulo e ha trovato più equilibrio in difesa. Il gioco però è ancora ben lontano da quello entusiasmante che questi ragazzi hanno dimostrato di saper fare. Quella con il Milan, in programma nella prossima giornata di campionato, potrebbe rappresentare un crocevia importante per questa stagione e per la corsa Champions. Intanto, per fare chiarezza, il presidente Aurelio De Laurentiis questa mattina ha invitato la stampa a Castel Volturno, per rilasciare alcune dichiarazioni in merito alla gestione del Napoli. Per commentare le sue parole e parlare del momento degli azzurri, Di Fusco, ex portiere partenopeo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Mazzarri cambia il Napoli e in difesa ritrova la quadratura. Ti convince quanto visto ultimamente?
“Convincendo direi di no, però noto una crescita, lenta ma evidente. Mi sembra che siano migliorati anche dal punto di vista fisico. Mazzarri ha lavorato soprattutto sulla fase difensiva e a questo punto si deve migliorare anche in attacco. Il ritorno di Osimhen sarà fondamentale e cambierà un pò tutto. Lì davanti siamo aggrappati solo agli spunti di Politano e adesso mi auguro che anche Kvara, che pare aver recuperato la forma migliore, possa tornare decisivo. Quando questi calciatori girano, la differenza si vede. Nella prossima partita contro il Milan però, il mister potrebbe anche decidere di cambiare nuovamente modulo. Mancherà mario Rui e potrebbe tornare alla difesa a tre, non mi stupirei. Con i rossoneri, se stai troppo indietro, prima o poi il gol lo prendi”.
Però è un Napoli che è tornato in piena corsa Champions e con una gara ancora da recuperare. Il quarto posto è un obiettivo raggiungibile?
“E’ difficile, perchè ci sono tante squadra e il Napoli non deve lottare con una sola concorrente, ma è possibile. Per poter arrivare al quarto posto, gli azzurri dovrebbero iniziare già dalla prossima partita a dare una svolta e poi centrare un filotto di vittorie. Nelle corde il Napoli lo ha, ma ora è tempo di accordare questa chitarra”.
Torna Osimhen, Kvara sembra essere cresciuto: hanno performato lo scorso anno o possono tornare su quei livelli?
“Non possiamo paragonare il Napoli di quest’anno a quello dell’anno scorso. Non c’è stata continuità e a quella squadra sono stati tolti tutti i punti di riferimento: allenatore, direttore sportivo e preparatore atletico. Praticamente gli azzurri hanno ricominciato da zero e lo hanno fatto nel modo peggiore. Gli attaccanti ne guadagnano se il resto della squadra gira in un detrminato modo, altrimenti diventa lo spunto del singolo. E ora non avremo neanche più Zielinski nelle coppe e anche questa assenza si farà sentire. Parliamo di un hgrande calciatore, nel pieno della maturità”.
Meret infortunato, Gollini sta facendo il suo, ma Alex dovrebbe rientrare a fine mese. Secondo te si riprende il posto da titolare oppure non è così scontato?
“Il portiere è un ruolo particolare. Se chi entra fa delle prestazioni sopra alla media, poi si tiene il posto. Gollini sta facendo bene, ma niente di straordinario. Sta facendo ciò che è giusto per come viene impegnato. Meret invece, prima di farsi male, aveva fatto due grandi prestazioni. Il posto da titolare passa da qui. Gollini non ha dovuto fare parate eccezionali, ma credo che al rientro, Meret si riprenderà il suo posto”.
De Laurentiis su Garcia
E’ la giornata della conferenza stampa del presidente De Laurentiis, che è tornato anche sull’esonero di Garcia. Per te è stata una decisione presa troppo in ritardo?
“E’ arrivato in ritardo ed è arrivato nel momento peggiore. Normalmente il cambio si fa quando poi la suqadra ha un calendario favorevole, come è successo ad esempio alla Roma. Mazzarri invece è arrivato nel momento più brutto possibile ed ha iniziato con tutti big match. L’esonero è stato tardivo. Si era capito da subito che era un tecnico che non conosceva la Serie A e non conosceva i giocatori. Lo ha detto lui stesso di non aver mai visto giocare la suqadra di Spalletti. De Laurentiis aveva già detto che lo avrebbe dovuto mandare via dopo quella conferenza. Ma io mi domando, non ci aveva già parlato prima? Le sue parole mi meravigliano. Quando contatti un tecnico ci devi parlare prima di tutto della squadra”.
Capitolo Zielinski
Prima hai fatto riferimento a Zielinski, escluso dalla lista Champions. De Laurentiis ne ha parlato in conferenza stampa. Pensi sia giusta la gestione del calciatore?
“Gestione pessima. Questi sono campioni affermati, professionisti, e poi vengono trattati da bambini. Penso sia il miglior talento tecnico, quello con la maggior esperienza europea e il club ci rinuncia nella competizione più difficile ed importante. Ma come si fa? Il presidente ce l’ha con l’agente di Zielinki e se la prende con il giocatore. Non capisco che ragionamenti sono questi perchè il danno si fa alla squadra”.