In seguito al decesso del titolare, la banca è tenuta per legge a procedere al blocco del conto corrente al fine di salvaguardarlo da accessi non autorizzati. La successiva riattivazione del conto corrente del defunto sarà possibile una volta prodotti l’atto di notorietà degli eredi e la dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate.
Gli eredi, a questo punto, hanno la facoltà di decidere se chiudere il conto, prelevando l’importo disponibile, oppure mantenerlo attivo, subentrando nel rapporto bancario preesistente. Per attivare la procedura di dichiarazione di successione, di solito necessaria in caso di decesso, esistono circostanze eccezionali che sono trattate successivamente.
Per procedere allo sblocco del conto corrente del defunto, è necessario che gli eredi accettino l’eredità, acquisendo così accesso agli attivi e agli eventuali passivi. Inizialmente, devono informare la banca del decesso, che procederà con il blocco cautelativo del conto corrente del defunto.
Quanto tempo ci vuole per sbloccare il conto corrente di un defunto?
La banca, solitamente entro circa 30 giorni, procederà allo sblocco del conto corrente, con alcune differenze a seconda che il conto del defunto fosse cointestato o meno. Nel caso di un conto cointestato a firma congiunta, il blocco avviene immediatamente alla conoscenza del decesso, richiedendo l’intervento sia del cointestatario che degli eredi. Nel caso di un conto cointestato a firma disgiunta, il cointestatario può disporre dei beni secondo la propria quota di possesso al momento del decesso, mentre il rimanente sarà suddiviso tra gli eredi, compreso il cointestatario, dopo lo sblocco del conto corrente.
Per quanto riguarda i tempi di sblocco del conto corrente del defunto, la legge obbliga la banca a bloccare il conto corrente non appena viene a conoscenza del decesso, compreso il caso di conto cointestato. Lo sblocco avviene successivamente alla presentazione delle pratiche richieste, di solito in circa 30 giorni dalla dichiarazione di successione e dalla ricevuta di pagamento delle imposte all’Agenzia delle Entrate. Va notato che la dichiarazione di successione, sebbene non equivalga all’accettazione formale dell’eredità, costituisce una tacita accettazione, irrevocabile, dell’eredità da parte degli eredi.