Dopo essere tornato alla vittoria in campionato, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto in conferenza stampa. Il patron azzurro ha deciso di fare il punto sul momento della squadra campione d’Italia ma ha anche tornato a parlare degli mesi esaltanti della gestione Spalletti culminati con la vittoria dello scudetto e del periodo negativo attraversato prima con Rudi Garcia e poi con Walter Mazzarri. Aurelio De Laurentiis ha anche parlato della stagione che verrà e del possibile nuovo allenatore del Napoli.

De Laurentiis: “Pensavo di poter vincere la Champions League”

A pochi giorni dalla vittoria contro l’Hellas Verona, il Napoli è tornato a lavorare al Konami Training Center in vista del big match contro il Milan (in programma domenica 11 febbraio alle ore 20:45). Il presidente Aurelio De Laurentiis, intanto, ha indetto una conferenza straordinaria in cui ha affrontato diverso temi, partendo dal brutto momento vissuto nelle ultime settimane del 2023:

Dopo la partita contro il Monza dissi che la colpa era mia. Napoli la considero una famiglia dopo 19 anni, avere la cultura del dubbio dopo aver vinto uno scudetto fa male. Mi sono assunto tutte le colpe perché ho fatto un buon contratto a Spalletti, lo stesso di Benitez. Ho esercitato l’opzione che è unilaterale, ma molti pensano che sia bilaterale. L’opzione prevedeva un altro anno e dovevo comunicarlo per iscritto entro fine maggio”.

Il patron azzurro ha anche parlato dell’ultimo anno. Dai fasti della vittoria per lo scudetto alla delusione per la mancata vittoria della UEFA Champions League e sul momento no vissuto dal Napoli. Proprio il cammino in Europa, che si è interrotto nei quarti di finale, è il grande rimpianto di Aurelio De Laurentiis:

Da marzo 2023 la squadra ha avuto un calo. La star allora era Kvaratskhelia che da marzo a novembre non ha più segnato. Un calo così di una star può crearti problemi. C’erano tanti punti di vantaggio allora in campionato, ma sono rimasto deluso dall’eliminazione in Champions League perché pensavo di vincerla. Vincere lo scudetto dopo 33 anni era importantissimo, ma se avessimo vinto anche la Champions mi avrebbe assicurato la partecipazione al Mondiale per Club 2025 che vale 100 milioni di ulteriori investimenti. Durante una premiazione, prima delle partite con il Milan in Champions, dico che Spalletti sarebbe rimasto con noi. Vinciamo 4-0 in campionato, poi perdiamo in Champions all’andata e pareggiamo al ritorno. Il 21 aprile, per tirare su il morale di Spalletti, gli mandai giuridicamente l’esercizio dell’opzione per la stagione successiva. Mai avrei creduto che nella cena del 12 maggio mi annunciasse la volontà di prendersi un anno sabbatico. Il mio errore è stato quello di accettare la sua richiesta per riconoscenza nell’aver riportato lo scudetto dopo 33 anni”.

“Penale Spalletti? È in mano agli avvocati”

Il presidente del Napoli ha poi parlato di allenatori. Dopo l’addio di Luciano Spalletti, con la questione penale in mano agli avvocati, Aurelio De Laurentiis ha poi parlato anche di Rudi Garcia e Thiago Motta. La parentesi dell’allenatore francese è stata assolutamente negativa. L’attuale allenatore del Bologna, invece, è uno dei nomi sondati ma difficilmente allenerà il Napoli nella prossima stagione (Le ultime sul suo futuro).

Garcia? È stato il miglior allenatore della Ligue 1 nel 2011. A Roma chiuse per due anni al secondo posto con uno spogliatoio non facile da gestire. Nel 2017-2018 raggiunse la finale di Europa League con il Marsiglia e nel 2019-20 fece semifinale di Champions League eliminando Juventus e Manchester City. Cosa avrei dovuto fare quando a Capodimonte disse di non aver visto le partite del Napoli? Se l’avessi mandato subito a casa cosa avrebbe pensato la piazza? Se avessi portato subito Mazzarri cosa avreste detto? Io ho cercato di dare a Garcia delle opportunità e delle possibilità, parlandoci. Quando ha ascoltato, come a Lecce, abbiamo vinto 4-0. Appena mi allontanavo faceva delle cose discutibili e poi perdevamo. L’ho mandato via perché l’ultima volta, contro l’Empoli, sono sceso nello spogliatoio prima della partita e mi disse “mi lasci fare” quando ho mosso delle critiche. O lo mandavo a quale paese o stavo zitto. Penale Spalletti? È in mano agli avvocati, per me i soldi sono un mezzo e non un fine”.

Ecco, infine, le parole su Thiago Motta e sul futuro:

Thiago Motta era nella lista dei possibili sostituti di Spalletti. In una conversazione di sei ore a Roma, però, mi disse che puntava ad allenare delle squadre fuori dall’Italia, di cui non faccio nomi. Quando venne da me l’avvocato di Luis Enrique, parlammo per giorni, ma poi lui preferì il Paris Saint Germain. Ci sono dei club più blasonati del Napoli che attraggono maggiormente. Futuro? Penso al 2030, affinché questa società abbia i mezzi per competere economicamente con le squadre più forti al mondo. Qualcuno ci ha accusato per non aver investito sui giovani. In realtà abbiamo portato una seconda squadra (il Bari, ndr) dalla Serie D alle soglie della Serie A, tirando fuori giocatori di proprietà del Napoli come Cheddira e Folorunsho”.