Una rivelazione inaspettata quella di Alessandro Bastoni sulla sua avventura all’Inter, e la conferma su Antonio Conte che evidenzia ancora di più il rapporto viscerale che si formato nel suo primo anno in nerazzurro tra il difensore e l’allenatore.
La rivelazione di Bastoni sull’Inter
Ospite di Frog Talks, Alessandro Bastoni ha parlato a cuore aperto con una rivelazione sul suo inizio con l’Inter e l’ascesa grazie ad Antonio Conte, parole che descrivono a pieno il rapporto che intercorre tra i due.
Durante il podcast di Andrea Ranocchia il difensore si è aperto a confessioni interessanti riguardo la sua avventura con i nerazzurri e su come ha vissuto questi anni primi 4 anni che lo incorniciano già come una futura bandiera nonostante i suoi soli 24 anni.
Un difensore prematuro che ha dimostrato fin da subito di avere qualità maggiori rispetto al panorama medio nel quale si trova non soltanto l’Italia ma anche l’Europa. In una situazione di piena emergenza Bastoni si è rivelato un ottimo acquisto dal vivaio dell’Atalanta.
Cresciuto nelle giovanili nerazzurre di Bergamo, è stato acquistato dall’Inter per ben 31 milioni, una cifra non banale che descrive ancor meglio quanto la società volesse puntare su di lui fin dal primo momento in cui lo ha portato in squadra.
Il difensore, però, è stato girato in prestito prima all’Atalanta e poi al Parma, collezionando minutaggio e guadagnando una certa maturità che gli è poi valso l’approdo nella prima squadra dell’Inter in una stagione dove, è stato lui stesso a confermalo, c’era poco spazio per un ragazzo con poca esperienza.
Poi pian piano una fiducia sempre più guadagnata e la coesione di un gruppo che descrive come perfetto e mentalizzato. Un successo iniziato con Conte nei primi anni, ma proseguito in modo impeccabile con Simone Inzaghi in quelli successivi. Fondamentali anche le figure storiche e i campioni in campo a fare da guida per i giovani:
“Inzaghi ha trovato un gruppo di ragazzi perfetto, siamo tutti mentalizzati per far bene, non c’è chi non gioca e allora si allena male. A noi giovani ha fatto bene fare quegli anni dietro te (riferimento a Ranocchia, ndr), Brozovic, Handanovic”.
La conferma su Antonio Conte
In seguito, infatti, Bastoni torna sulla figura di Conte e su quanto l’ex allenatore dell’Inter sia stato fondamentale per la sua ascesa da titolare in squadra. Nell’anno in cui approdò c’erano difensori di un certo spessore che hanno inevitabilmente preoccupato il giocatore e che lo hanno portato a chiedere di essere spedito via per la paura di non giocare.
Proprio il tecnico salentino, però, ha richiesto espressamente alla dirigenza di non accontentare le richieste del difensore e gli ha comunicato che sarebbe rimasto per sua volontà vista la visione di gioco che prospettava per lui:
“Dopo la prima stagione a Parma ho avuto la fortuna di trovare Conte a Milano. Ho fatto le guerre per andare via, avevano appena preso Godin, c’erano Skriniar e De Vrij. Io avevo fatto 25 partite a Parma, un buon campionato, ma lui ha insistito. Ogni tanto con Barella ne parliamo, abbiamo fatto una fatica allucinante con Conte ma stavamo talmente bene che passava”.
Infine Bastoni assicura tutti i tifosi interisti sul suo futuro. Con un contratto ancora lungo, fino al 2028, il difensore non solo conferma di voler rimanere per completarlo ma anche di non vedersi altrove se non in nerazzurro:
“Io qua sto bene, adesso sono uno dei più ‘anziani’. Qui si sta bene, è bello il mondo Inter, San Siro, giocare davanti a 75mila persone, al momento non mi vedo lontano da qua, mi sento veramente a casa. La passione che ci mette la gente ti fa dire ma chi me lo fa fare di andare via quando posso regalare un attimo di gioia? Per quanto riguarda la mia volontà non ho dubbi. Siamo un gruppo bello, tanti ragazzi giovani come spina dorsale, io, Barella, Dimarco, Lautaro”.