WhatsApp, una delle piattaforme di messaggistica istantanee più utilizzate al mondo, sta progettando di introdurre una nuova funzionalità che rivoluzionerà il modo in cui gli utenti comunicano online.

Questa innovativa opzione consentirà agli utenti di chattare direttamente con altre app di messaggistica, aprendo così nuove porte alla comunicazione digitale.

Questa funzione si chiama interoperabilità e promette di offrire maggiore flessibilità e connettività agli utenti, consentendo loro di comunicare con amici, familiari e colleghi senza le limitazioni attuali.

Scopri i dettagli di questa nuova funzionalità.

WhatsApp permetterà di chattare con altre app di messaggistica, in che modo?

Gli utenti di WhatsApp saranno presto in grado di inviare e ricevere messaggi da altri servizi di messaggistica.

Come riporta Wired, WhatsApp consentirà ai suoi quasi tre miliardi i utenti di chattare tra app senza interrompere la crittografia end-to-end, che protegge la privacy e la sicurezza dei messaggi.

Questa scelta, però, è obbligata. WhatsApp, infatti, deve apportare le modifiche per conformarsi al Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea.

La nuova funzione si chiama interoperabilità, cioè la capacità dei sistemi di lavorare insieme nel modo più fluido possibile.

All’inizio la modifica si concentrerà inizialmente su messaggi di testo, invio di immagini, messaggi vocali, video e invio di file tra due persone.

Per quanto riguarda le chat di gruppo, la modifica dovrebbe avvenire solo qualche anno dopo, proprio come richiede il DMA.

In teoria, questa innovazione consentirà a comunicazione tra persone che utilizzano app di terze parti come Telegram o Signal con gli utenti di WhatsApp e viceversa.

La funzione dovrebbe chiamarsi “Chat di terze parti”

Gli utenti di WhatsApp potrebbero presto avere la possibilità di condividere i propri dati con terze parti, consentendo loro di accedere ai messaggi di altre app attraverso una casella di posta dedicata denominata “Chat di terze parti”.

Questa opzione solleva preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy, poiché la comunicazione con terze parti potrebbe esporre gli utenti a rischi come lo spam e le frodi.

Secondo le dichiarazioni di Brouwer, un rappresentante di WhatsApp, l’azienda non può garantire lo stesso livello di privacy e sicurezza quando si tratta di comunicazione tra diversi servizi di messaggistica.

Meta, la società madre di WhatsApp, preferirebbe che altri servizi di messaggistica adottino il protocollo di crittografia Signal per garantire la sicurezza dei dati. Tuttavia, l’azienda è aperta ad alternative se queste rispettano gli standard di sicurezza di WhatsApp.

Quando avverrà questo cambiamento?

WhatsApp sta lavorando al suo piano di interoperabilità da più di un anno, ma ci vorrà ancora del tempo prima che il progetto possa essere realizzato.

Entro fine marzo 2024 WhatsApp, insieme agli altri gatekeeper, dovrà conformarsi ai requisiti del DMA.

Quali saranno i vantaggi dell’interoperabilità di WhatsApp?

L’interoperabilità di WhatsApp offrirà diversi vantaggi agli utenti:

  1. Comunicazione senza interruzione: gli utenti potranno comunicare senza interruzioni con i contatti che utilizzano altre app di messaggistica, eliminando la necessità di passare da un’app all’altra per restare in contatto.
  2. Maggiore connettività: con la possibilità di chattare con utenti di altre piattaforme di messaggistica, si avrà una maggiore connettività con una gamma più ampia di persone, indipendentemente dall’app che utilizzano.
  3. Miglioramento dell’esperienza utente: gli utenti potranno scegliere l’app di messaggistica che preferiscono utilizzare, senza dover preoccuparsi di essere isolati o esclusi dalla comunicazione con coloro che utilizzano altre piattaforme.

Vi terremo aggiornati in merito allo sviluppo e alla disponibilità di questa funzionalità. Restate sintonizzati per ulteriori informazioni sugli aggiornamenti futuri di WhatsApp e sulle nuove opportunità di comunicazione che verranno introdotte attraverso l’interoperabilità con altre app di messaggistica.