Mentre prosegue la discussione sull’intelligenza artificiale, una notizia proveniente dagli Stati Uniti sembra destinata a rinvigorirne un particolare aspetto, quello collegato ai pericoli da essa comportati. Il sito 404 Media, infatti, ha dato luogo ad un test che potrebbe ben presto suonare alla stregua di un campanello d’allarme per le istituzioni monetarie.
Il test in questione, infatti, ha condotto alla creazione di identità fasulle, in grado di bypassare le verifiche KYC (Know Your Customer). Considerata l’importanza che tali verifiche rivestono nelle normative tese a stroncare il riciclaggio di soldi sporchi e l’evasione fiscale, proprio questo test potrebbe spingere i governi a guardare con occhio diverso all’AI.
Verifiche KYC: la scoperta che potrebbe mutare il quadro
Per creare identità fasulle con l’intelligenza artificiale, e superare in tal modo le verifiche KYC, bastano appena 15 dollari statunitensi. La scoperta è stata fatta da 404 Media, che ha creato una patente fasulla per la California. Ad aiutare in tal senso è stato il tool di strumenti incentrati sullo sfruttamento delle reti neurali fornito dal sito OnlyFake.
In pratica, l’AI è in grado di aggiungere elementi falsi ad un documento assolutamente uguale a quelli rilasciati legalmente dagli enti preposti. Ne consegue che i documenti falsi creati per questa via potrebbero essere sfruttati per una lunga serie di reati, a partire dal riciclaggio di denaro e dalle frodi bancarie.
Il test effettuato da 404 Media, ha richiesto appena due minuti di tempo. Nella creazione della falsa patente californiana sono state utilizzate foto che sembrano scattate da un utente, ma che in realtà sono il frutto dell’attività di un programma basato sull’intelligenza artificiale. Lo stesso proprietario del sito, a sua volta, afferma che con questo semplice sistema è possibile la creazione di ben 20mila documenti ogni 24 ore. Anche in una sola sessione, tramite il prelievo dei dati da una semplice tabella Excel.
Le verifiche degli exchange potrebbero presto rivelarsi inutili
Una volta creata l’identità fasulla, per i malintenzionati aggirare le verifiche KYC può rivelarsi un vero e proprio giochetto. Lo ha dimostrato proprio 404 Media, che ha utilizzato il documento falso fasullo relativo ad un cittadino britannico appena creato per registrarsi sull’exchange OKX, che è del resto uno dei più usati dai criminali informatici.
Non si tratta però del solo scambio permeabile a questa procedura. Proprio il proprietario di OnlyFake ha infatti dichiarato che anche le procedure di Binance, Coinbase, Kraken, Huobi, ByBit, Revolut, Wise, Payoneer e Airbnb sono facilmente aggirabili.
Per giungere a questo risultato, le reti neurali sono state addestrate con scansioni ad altissima risoluzione dei documenti d’identità. In futuro, si prevede che proprio l’utilizzazione dell’intelligenza artificiale generativa permetterà la creazione di selfie per documenti fasulli. Fasulli, ma praticamente impossibili da distinguere rispetto a quelli reali.
La proposta di Onfido
La falsificazione dei documenti è una pratica sempre più estesa, che colpisce anche il nostro Paese. Secondo Onfido, leader nella verifica di identità digitali, il passaporto italiano è il secondo più contraffatto a livello globale.
Nel rapporto rilasciato nel passato mese di novembre, si afferma infatti che l’Italia (15%) si posiziona alle spalle della sola India in questa particolare graduatoria (18,8%). Una tendenza la quale è stata ulteriormente amplificata dall’AI, sempre più utilizzata dai falsari.
Proprio dall’interno di Onfido, in particolare per bocca di Simon Horswell, è stato proposto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale al fine di individuare i documenti falsificati. La società, dal canto suo, sta sviluppando un “Fraud Lab” il quale basa il suo operato su un sistema di verifica a sei passaggi, in cui sono inclusi la geolocalizzazione e la verifica biometrica.
Il problema è però da ravvisare nel fatto che anche la delinquenza organizzata ha deciso di adottare lo stesso strumento. Resta da capire chi, quindi, riuscirà ad utilizzarlo meglio.