Orrore a Foggia oggi, 7 febbraio, in un appartamento di via De Amicis, dove una badante avrebbe cercato di strangolare l’anziana donna presso cui lavorava, per poi tentare il suicidio ingerendo dei farmaci. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Foggia, badante cerca di strangolare l’anziana per cui lavora
Un episodio scioccante e terribile è avvenuto a Foggia, questa mattina 7 febbraio, in un appartamento di via De Amicis. Una badante italiana, di origini marocchine, avrebbe cercato di strangolare l’anziana ultranovantenne che assisteva.
La donna avrebbe, inoltre, colpito in testa la 96enne con un vaso per essere certa di averla uccisa. In seguito, avrebbe tentato il suicidio ingerendo della candeggina. Entrambe le donne sono state portate presso l’ospedale Policlinico Riuniti di Foggia, in codice rosso per le gravi condizioni.
Ad accorgersi di quanto stava avvenendo nell’abitazione, i vicini di casa dell’anziana, insospettitisi per i rumori che sentivano provenire dall’appartamento. Allarmati, hanno immediatamente chiamato i carabinieri e il personale medico del 118.
Al momento non ci sono informazioni sulle reali motivazioni del gesto della dipendente. Frammentarie le prime ricostruzioni effettuate dalle forze dell’ordine, giunte sul posto. Non si esclude nessuna pista e le indagini sono ancora in corso.
I precedenti
La potenziale tragedia di Foggia segue a pochi giorni di distanza un altro efferato omicidio. Parliamo dell’assassinio di Carlo Gatti, l’anziano trovato morto nella sua casa di Colli Verdi, in provincia di Pavia. Per la morte dell’uomo, gli inquirenti avevano sospettato della badante, una donna di 45 anni e sua parente acquisita, poiché ex moglie del nipote della vittima.
La donna è stata rintracciata dagli agenti, ma si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ma su di lei pende l’accusa di omicidio volontario. Le indagini ancora in corso, per chiarire le motivazioni del gesto che ha portato all’omicidio dell’89enne. Essenziali i risultati dell’autopsia sul corpo dell’uomo.