Il 7 febbraio la Chiesa cattolica ricorda e omaggia la figura di San Riccardo, Santo vissuto nel lontano 700 e a proposito del quale, in realtà, poche informazioni sono giunte a noi: scopriamo insieme chi era, che cos’ha fatto, cosa racconta l’agiografia e le curiosità su questo personaggio importante tanto per la storia quanto per la religione cristiana.

Chi era San Riccardo? La storia del Santo

Ogni anno, il 7 febbraio, la Chiesa celebra San Riccardo, ricordato nel Martyrologium Romanum, in italiano il “Martirologio Romano”, importante libro liturgico che ancora oggi costituisce la base dei calendari liturgici che ogni anno determinano le feste religiose del cattolicesimo. Ma chi era esattamente il Santo?

Come abbiamo appena anticipato, in verità, sappiamo ben poco di lui. Questo perché le informazioni tramandate nei secoli e giunte fino a noi sulla sua vita professionale, religiosa e privata sono davvero poche.

Secondo diversi studi, è possibile che si tratti di Riccardo, re dei Sassoni. Si pensa che egli fu un nobile inglese della regione del Wessex. A proposito di questo Santo, l’agiografia racconta che egli, ad un certo punto della sua vita, decise di compiere un pellegrinaggio a Roma assieme a due dei suoi figli, Villibaldo e Vunibaldo.

Questi lo accompagnarono in quella che oggi è la Capitale d’Italia ma che, una volta, era principalmente meta di viaggi spirituali e religiosi di estrema importanza.

Vi segnaliamo inoltre che anche i figli del Re vennero poi venerati come Santi. Nello specifico Villibaldo divenne vescovo di Eichstatt, mentre il fratello Vunibaldo fu abate del monastero di Heidenheim.

Secondo alcune attestazioni, San Riccardo in realtà sembra che non arrivò mai a Roma. Quel pellegrinaggio a Roma sarebbe stato il suo ultimo viaggio. Egli morì a Lucca nel 722 proprio mentre dal Nord dello Stivale stava scendendo e si stava recando nella città.

Oggi il corpo dell’uomo è conservato presso la Basilica di San Frediano, uno dei più antichi e suggestivi luoghi di culto a Lucca, situata nella piazza omonima. Le reliquie del Santo sono oggetto di venerazione per fedeli e credenti. La sua memoria liturgica ricorre, appunto, il 7 febbraio di ogni anno.

Il viaggio

Ricostruire la vita, le attività, le opere e le curiosità a proposito di questo Santo è molto difficile. Egli è, senza dubbio, uno dei personaggi più complicati da conoscere a fondo proprio perché, nel corso dei secoli e dei millenni, sono giunte a noi poche informazioni (a differenza di quanto successo con altri santi come Santo Stefano).

Sempre leggendo il Martyrologium Romanum, emerge che, in un primo momento, egli era citato come Re d’Inghilterra. Nelle edizioni successive dello stesso martirologio si parla però solamente di un pellegrino che ha compiuto il suo ultimo viaggio verso la Città Eterna.

Egli è citato anche come padre di Villibaldo, vescovo di Eichstatt (che viene festeggiato il 7 giugno), di Vunibaldo, abate di Heidenheim (il 18 dicembre) e anche di Valburga vergine (Santa celebrata in data 25 febbraio).

A proposito della famiglia, sappiamo che proveniva dal Wessex, regione inglese. La storia del viaggio a Roma è stata ricostruita grazie ad un racconto tardivo della monaca Hugebure di Heidenheim. Secondo quanto si racconta, il padre partì con i due figli maschi – di 20 e 19 anni – verso il 720.

I tre navigarono il fiume Hamble, vicino al Southampton, attraversarono la Manica e risalirono la Senna, per sbarcare poi a Rouen. Nel frattempo visitarono e pregarono presso rinomati santuari francesi. Poi si diressero finalmente verso l’Italia.

Mentre stavano scendendo lungo lo Stivale, all’altezza di Lucca, il padre dei due giovani morì. Era il 722, secondo quanto narrato dalla storia. Egli dunque, di fatto, non avrebbe mai raggiunto Roma.

L’onomastico oggi

Oggi, 7 febbraio, ricorre l’onomastico di tutti coloro che si chiamano Riccardo. Il nome ha origine germanica e significa: potente e valoroso insieme. In Italia è abbastanza diffuso, ma ancora di più all’esterno in Paesi come il Regno Unito, la Francia, la Spagna e la Germania.