Non si fermano i casi di violenza contro i docenti. Dopo l’accoltellamento della professoressa di Varese, avvenuto due giorni fa, si è verificato un altro grave episodio a Reggio Calabria. Il padre di uno studente ha aggredito un docente, dopo essere stato convocato a scuola.
Reggio Calabria, docente aggredito a scuola: un denunciato
La violenza dilaga nelle scuola e pare che nulla riesca a fermarla. Ma non solo fra gli studenti, che devono vedersela con bullismo e molestie: nelle ultime settimane, infatti, i casi di aggressione ai docenti sono quasi all’ordine del giorno.
Dopo i pestaggi ai dirigenti scolastici di Taranto e Foggia e l’accoltellamento della professoressa di Varese da parte di uno studente di 17 anni, a Reggio Calabria, un nuovo episodio. Un professore di una scuola primaria e di secondo grado è stato vittima delle botte di un genitore infuriato.
Il fatto è avvenuto a seguito della convocazione del padre di un alunno a scuola, poiché il figlio aveva avuto un violento litigio con un coetaneo durante l’ora di educazione fisica. Pertanto, il docente aveva ritenuto opportuno convocare il genitore per informarlo del comportamento del 12enne, di qualche giorno prima.
Arrivato a scuola per il colloquio, l’uomo, un 34enne di Reggio, non ci ha pensato due volte e ha aggredito l’insegnante. Prima con tono minaccioso e urla e, poi, spintonandolo contro il muro e afferrandolo per il collo. La motivazione della furia, il presunto disturbo arrecato alla famiglia dal docente.
Il personale scolastico ha assistito l’insegnante, che ha riportato ferite lievi e che ha denunciato l’episodio. I carabinieri della Stazione di Cannavò hanno identificato l’uomo. Ora, l’uomo sarà rinviato all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di lesioni, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, dal momento che il professore stava regolarmente svolgendo l’esercizio delle proprie funzioni.
Il commento dell’Assessora Regionale: “Episodio grave, ma isolato”
Dopo quanto avvenuto stamane, l’assessora regionale, Anna Briante, ha rilasciato alcune dichiarazioni difendendo la tranquillità e la sicurezza della scuola e della città:
Una reazione grave, spropositata e inopportuna, ma anche isolata all’interno di un contesto territoriale assolutamente tranquillo. Purtroppo, i tempi stanno dimostrando che c’è una esasperazione nei rapporti interpersonali, anche e soprattutto in ambito scolastico ma non solo. Occorre ricondurre i comportamenti nell’alveo della cordialità e del rispetto reciproco dei ruoli e delle funzioni, non dimenticando mai che la scuola rappresenta la prima agenzia educativa dopo la famiglia. Questa deve rapportarsi con la scuola in modo costruttivo e propositivo e non certamente entrando in contrasto