Ahmed Mahmoud, il genitore del famoso cantante Mahmood, ha anche contribuito a rendere celebri alcune delle canzoni di successo del figlio, come “Soldi” che vinse il Festival di Sanremo nel 2019.
Chi è il padre di Mahmood?
Nato in Egitto, il padre del cantante è giunto in Italia all’età di circa 20 anni. Da quando è approdato nel nostro Paese, Ahmed Mahmoud, ha svolto una varietà di lavori. Sembra abbia iniziato come autotrasportatore, successivamente ha lavorato come benzinaio e poi nell’edilizia, esercitando la professione di muratore. Attualmente, svolge la sua attività lavorativa gestendo un bar.
I rapporti tra lui e Mahmood non sono buoni. Il cantante lo ha accusato di averlo abbandonato quando lui aveva 5 anni e di averlo poi contattato negli anni successivi solo per i soldi, come afferma nella sua celebre canzone.
Che fine ha fatto il padre di Mahmood?
Ahmed Mahmoud, ora 63enne e residente nella periferia meridionale di Milano con la sua quarta moglie e la loro figlia, smentisce categoricamente l’accusa di abbandono in un’intervista.
“È vero che ho iniziato una nuova vita, ma non ho mai abbandonato Alessandro,” afferma l’uomo. Vive con la sua attuale famiglia e sottolinea la presenza di fotografie che documentano i momenti trascorsi insieme al parco, in vacanza e anche in Egitto.
Parlando dei successi sanremesi di Mahmood, il padre rivela di non essere stato al corrente della sua partecipazione al Festival e nega di essere stato l’ispirazione per le sue canzoni. Anche se il contatto con il figlio non era frequente, sostiene che il legame non si è mai interrotto e si dispiace profondamente per essere ritratto come un padre che ha abbandonato la famiglia.
La sofferenza del padre emerge ulteriormente quando parla della canzone “Soldi,” con cui Mahmood ha trionfato a Sanremo nel 2019. Negando l’interpretazione materialistica della canzone, dichiara di essere stato ricoverato in ospedale per una grave malattia, chiedendo al figlio di visitarlo, ma senza successo. Pur affermando di essere orgoglioso del successo di Mahmood, rivela che il loro ultimo contatto risale a più di un anno fa, tramite messaggio e in modo superficiale.
L’uomo, che ha svolto vari lavori nel corso della sua vita, da barista a autotrasportatore, benzinaio e muratore, esprime il desiderio di riallacciare i rapporti con suo figlio, sottolineando l’amore che prova per lui. Tuttavia, nell’esprimere il proprio orgoglio, rivela un’ambivalenza, dichiarando di valutare la possibilità di rivolgersi a un legale per chiedere un cambio di cognome da parte di Mahmood, indicando il desiderio che suo figlio cambi il cognome reale se ritiene di essere stato abbandonato.