L’abbiamo cantata per un anno e continueremo a farlo per molto tempo, ci ha emozionato così tanto da farci perdere il fiato, “Due vite” ha conquistato il primo posto nella 73° edizione del “Festival di Sanremo” ed oggi in questa prima serata di “Sanremo 2024” Marco Mengoni è tornato all’Ariston come co-conduttore e ospite, inaugurando la kermesse con il brano tanto amato, guadagnandosi una standing ovation dal pubblico presente a teatro.
250 milioni di stream audio e video, 5 platini in Italia, oltre 100 milioni di visualizzazioni per il video ufficiale sono i risultati ottenuti dal cantante grazie alla canzone che ha incantato tutta Europa all'”Eurovision“, conquistando il 4° posto e il premio per la miglior composizione.
Standing Ovation all’Ariston
Standing ovation per Marco Mengoni, il cantante ancora una volta ha conquistato l’Ariston con una performance strepitosa che ha fatto cantare ed emozionare il pubblico che con i telefoni in mano ha illuminato il teatro per omaggiare il grande artista.
“Due vite” testo del brano di Marco Mengoni
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
E non conosco ancora bene il tuo deserto
Forse è in un posto del mio cuore
Dove il sole è sempre spento
Dove a volte ti perdo
Ma se voglio ti prendo
Siamo fermi in un tempo così
Che solleva le strade
Con il cielo ad un passo da qui
Siamo i mostri e le fate
Dovrei telefonarti
Dirti le cose che sento
Ma ho finito le scuse
E non ho più difese
Siamo un libro sul pavimento
In una casa vuota
Che sembra la nostra
Il caffè col limone
Contro l’hangover
Sembri una foto mossa
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai
Dove vai
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse gli schiaffi gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
A gridare un po’ di rabbia sopra un tetto
Che nessuno si sente così
Che nessuno li guarda più i film
I fiori nella tua camera
La mia maglia metallica
Siamo un libro sul pavimento
In una casa vuota
Che sembra la nostra
Persi tra le persone
Quante parole
Senza mai una risposta
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai
Dove vai
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse e gli schiaffi gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi
Spegni la luce anche se non ti va
Restiamo al buio avvolti
Solo dal suono della voce
Al di là della follia che balla in tutte le cose
Due vite guarda che disordine
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite
Due vite
Significato “Due vite”
“Due vite” è una storia di persone che si incontrano e si allineano come fanno i pianeti: un viaggio nella quotidianità dove tra alti e bassi si conosce piano piano se stesso. Dopo essersi sfiorati, poi, quei mondi tornano a vagare nell’universo.