Il problema, per Elly Schlein, non e’ tanto chi candidare quanto chi lasciare fuori. Perche’ l’elenco degli aspiranti candidati alle prossime europee si va allargando ogni giorno che passa e i posti in cima alle liste, quelli che possono offrire piu’ chance di elezione, non sono poi molti. L’incognita principale riguarda la candidatura della segretaria che nel Partito Democratico e’ data ormai per scontata. La numero uno del Nazareno continua a ripetere che “prima dei nomi viene il progetto” e, in questo senso, ha avviato gia’ un lungo tour per l’Italia, con sei tappe ‘europee’ e un fitto programma di appuntamenti mirati alle elezioni regionali. L’apice di questo percorso e’ rappresentato, tuttavia, dal congresso del Pse che si terra’ a inizio marzo a Roma e dal quale uscira’ il nome del candidato alla Commissione europea dei socialisti. In quell’occasione, o subito dopo, ci sara’ l’annuncio della corsa di Shlein.
Derby Nardella-Zingaretti per la circoscrizione del centro Italia
Nella circoscrizione Centro dove potrebbe accendersi il derby fra Dario Nardella e Nicola Zingaretti per un posto da ‘gregario’ della leader. Entrambi gli esponenti, va detto, possono contare su un ‘patrimonio’ di consensi tale da metterne al sicuro l’elezione. Tuttavia, per chi aspiri a un incarico al Parlamento europeo, presentarsi con un voto in piu’ degli altri potrebbe fare la differenza. Da questo, dicono i piu’ sospettosi fra i parlamentari dem, dipenderebbe la frenata che Zingaretti che ha derubricato le voci su una sua prossima candidatura a “gossip giornalistici”, aggiungendo di voler rimanere a Roma. Secondo questo ragionamento, quella di Zingaretti sarebbe pre-tattica per ottenere una ‘investitura ampia’ dal Nazareno con annesso secondo posto in lista, dietro al segretaria. In ogni caso, anche nel Centro gli aspiranti candidati non mancano. Un altro nome forte del Pd e’ quello di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro che – come Nardella – non ha sostenuto Schlein al congresso. Per questa ragione, si attendono indicazioni su chi potrebbe schierare Schlein dei suoi. Marta Bonafoni, onnipresente organizzatrice della segreteria dem e’ in pole per correre accanto alla leader. Nella circoscrizione Nord Ovest il nome che si fa in quota Schlein e’ quello della paladina dei diritti umani, Cecilia Strada, a cui si aggiunge quello di Stefano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia-Romagna, tuttavia, potrebbe lasciare il posto all’ex sindaco di Bologna Virginio Merola, oggi deputato, e innescare una reazione a catena da fare tremare i polsi. Quelli della segretaria. Per Schlein, infatti, l’Emilia-Romagna e la Toscana rappresentano una sorta di linea del Piave. Se cadono quelle regioni, e’ il ragionamento che viene fatto in ambienti dem, cade la segreteria.
L’ex Ministro Orlando in corsa nel Nord Ovest. Per il Sud c’è Ruotolo
Altro nome di peso che si fa per il Nord Ovest e’ quello di Andrea Orlando che da tempo sta curando con particolare attenzione il territorio in cui e’ stato eletto, in Liguria e che sta portando avanti temi dalla forte radice europeista, come quelli sulle politiche industriali e del lavoro. L’attivismo di Orlando nella sua regione alimenta anche l’idea che possa essere lo stesso deputato dem a scendere in campo per cercare di strappare la regione alla destra. Al momento, tuttavia, sembra che l’ex ministro non abbia poi tutta questa voglia di lasciare Roma. Fra questi nomi, ne vanno aggiunti due: quello di Emanuele Fiano, gia’ deputato dem, che puo’ contare a Milano e non solo di un forte consenso. E quello di Pierfrancesco Maran, oggi assessore del sindaco Giuseppe Sala. Spostando lo sguardo alla circoscrizione Nord Est, si trova il responsabile diritti del Pd, Alessandro Zan, in pole per una candidatura. Nella stessa circoscrizione ci sarebbe Alessandra Moretti, tra i presenti al Forum sull’Europa organizzato da Schlein agli Studios sulla Tiburtina. Al Sud il nome su cui Schlein sembra voler puntare e’ quello del giornalista anti camorra e responsabile Informazione del Pd, Sandro Ruotolo. Il nome di ‘peso’ – elettoralmente parlando – e’ invece quello di Antonio Decaro, sindaco di Bari che sarebbe appoggiato anche da Vincenzo De Luca, governatore campano in passato molto critico nei confronti di Schlein, ma che nelle ultime settimane, ha ridotto le frecciate all’indirizzo del Nazareno.