Gabriele Gravina torna a parlare sullo scottante tema della riforma dei campionati. Il numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha toccato diverse tematiche e affrontato il discorso relativo a una Serie A sempre più vicina al modello Premier League. Le big italiane – su tutte Juventus, Milan e Inter – hanno richiesto un accentramento dei poteri e una maggiore autonomia decisionale per quel che riguarda il prodotto calcio in Italia. Una proposta figlia di motivazioni economiche e scelte gestionali che vanno controcorrente rispetto alle ultime decisioni maturate in Consiglio Federale.

Riforma dei campionati, le parole di Gabriele Gravina

Una Serie A vicina al modello Premier League? Impossibile, almeno per il momento. Il numero uno della Federazione Gabriele Gravina frena sull’accentramento dei poteri nelle mani dei club più importanti della Serie A. Tra le proposte pervenute alla FIGC, c’è l’esigenza di ridurre da 20 a 18 il numero delle squadre partecipanti al campionato di Serie A. Una decisione che le big italiane reputano necessaria, alla luce dell’aumento delle partite previste per la prossima stagione. La nascita di nuovi eventi UEFA e FIFA porterà in dote un calendario ancora più fitto di impegni. Sulla questione, è intervenuto lo stesso Gabriele Gravina. Per il numero uno del calcio italiano, una riforma dei campionati così impostata è lontana rispetto alle reali esigenze del movimento:

Non ci sono i presupposti per una attività del genere. Dobbiamo concentrarci sulle esigenze del calcio e la riforma dei campionato non è centrale. Ciò che la Premier di diverso ha rispetto a noi è un modello organizzativo di maggior autonomia decisionale su molti aspetti, collegata al peso economico. Questa proposta è una distrazione di massa, dobbiamo concentrarci su ciò che fa bene al calcio con una riforma che ci faccia stare bene insieme, trovando sostenibilità e dandosi delle regole

Gabriele Gravina sulla riforma dei campionati

Le ultime decisioni del Consiglio Federale

Le ultime decisioni del Consiglio Federale., che hanno esaminato le proposte di riforma lo scorso 27 gennaio, appoggiano il pensiero di Gravina. Bocciata infatti, per il momento, la proposta di ridurre il numero delle squadre da 20 a 18, così come non è stata presa in considerazione l’ipotesi di accentramento di maggiori poteri alle big. Restano valide altre ipotesi, come il possibile accorpamento delle leghe di Serie B e Serie C. Altra novità, più vicina al modello tedesco, è quella relativa all’inserimento di uno spareggio tra la terz’ultima del campionato di Serie A e la terza classificata del torneo cadetto.

Novità importanti sono attese nel prossimo Consiglio Federale, previsto in data 11 marzo. Durante l’incontro, si discuteranno modifiche allo statuto, con al primo posto l’eliminazione del diritto di veto da parte delle singole componenti. La Serie B, da parte sua, ha già specificato di non volervi rinunciare e di non essere disposta ad accogliere le seconde squadre.