Una lotta scudetto dove l’Inter mostra la sua grandezza, una corsa Champions incerta, Gianni De Biasi ha le idee chiare. L’ex ct dell’Albania sta vivendo la Serie A passo dopo passo, seguendo la crescita esponenziale della banda di Inzaghi che reputa “tra le prime cinque in Europa“. Una squadra cresciuta in convinzione rispetto alla stagione passata, così come miglioramenti ci sono stati anche in casa Juventus che per De Biasi “deve continuare con Allegri“.

Discorso diverso in zona Europa, dove la corsa Champions continua ad essere avvincente. Ma anche qui De Biasi non ha dubbi, tutto è ancora in divenire, con il tecnico che intervenuto a “A Tutto Sport” su CusanoNews7 ha parlato a 360 gradi ha parlato di ciò che sta succedendo in Serie A.

Un Inter grande, le parole di Gianni De Biasi

La spallata l’Inter l’ha data, cosa non avvenuta per quanto riguarda la lotta per la Champions, per Gianni De Biasi oggi la Serie A rispecchia questa situazione.

D: Mister, la vittoria dell’Inter spallata decisiva per lo scudetto?

R: Punti importanti sicuramente, la spallata non lo posso dire perché nel calcio ogni volta che vuoi cercare di fare un pronostico vieni matematicamente smentito. Credo che l’Inter sia la favorita, ma la Juventus mi sta piacendo perché sta acquisendo una personalità diversa. Sicuramente manca ancora qualcosa, ma è una squadra che sta crescendo e sta assumendo proprio quell’identità che piace al suo allenatore, sarà una lotta fino all’ultimo”.

D: Cos’è cambiato rispetto all’anno scorso in casa Inter?

R: Probabilmente il lavoro di Inzaghi sulla convinzione del gruppo, rimanere focalizzati sempre su più di un obiettivo, di cui uno già portato a casa. Simone sta facendo un ottimo lavoro all’Inter, lo dico da tanto che a livello di organico sia la migliore e la più completa. Gioca anche un buon calcio, ti viene ad aggredire, non aspetta l’errore dell’avversario ma impone il proprio gioco e mette in difficoltà chiunque. Basti vedere la finale con il Manchester City”.

D: Esageriamo se diciamo che l’Inter è tra le prime cinque squadra in Europa?

R: “Assolutamente no, perché una squadra che ha veramente dei valori, con un’ottima organizzazione di gioco. In ogni ruolo ha due giocatori che possono giocare indifferentemente e il livello della prestazione non cambia. Sarà molto importante che Inzaghi centellini quelle che sono le energie di questa squadra perché marzo, aprile e maggio saranno i mesi decisivi.”

Juventus nel segno di Allegri

Nonostante tutto la Juventus sta facendo un campionato importante per De Biasi, grazie anche alla linea verde utilizzata dal tecnico.

D: La linea giovane quello step in più per tornare in cima, a prescindere dai grandi nomi?

R: Credo che se Allegri avesse avuto dei giovani importanti anche prima, li avrebbe messi in campo. Nessun allenatore è cieco o prevenuto nei confronti di giocatori che hanno talento e che hanno qualità. Quest’anno magari è stata anche una mossa dovuta all’assenza di coppe e dovendo ridurre i costi, ma sono convinto che ogni allenatore che intravede qualcosa in un ragazzo appena può lo inserisce lo mette dentro”.

D: Futuro targato Allegri?

R: “Io credo che la Juve non abbia nessuna intenzione di separarsi da Allegri. Credo abbia un rapporto ottimale con l’allenatore. Sta facendo bene, la squadra è in linea con gli obiettivi di di inizio stagione, quello che conta alla Juve quest’anno è entrare in Champions e credo che hanno le carte in regola per poterlo fare”.

Dall’Inter alla bagarre in zona Champions, le idee di De Biasi

Non solo Inter, c’è anche la Champions, con De Biasi sicuro: si deciderà tutto all’ultimo anche qui.

D: Chi è la favorita per la Champions?

R: Oggi direi l’Atalanta, perché ha una grande condizione fisica e perché sta bene, con un gruppo di giocatori secondo me di di ottimo livello. Da capire se riuscirà conservare questo questo momento di forma così straordinaria, anche se l’Atalanta ci ha abituato ormai da anni al vertice dei dei campionati. Poi c’è da vedere la Roma cosa farà, così come reagirà la Lazio alla sconfitta di Bergamo. Non ti saprei dire oggi come oggi se il Bologna riuscirà a continuare su questi ritmi. E’ una lotta incerta”.

D: Si aspettava questo lavoro del Bologna targato Thiago Motta?

R: Come dicono in Albania “avash” (piano). Il Bologna sta facendo una stagione di livello, stimo Thiago Motta che è un’ottima persona, è stato un grande giocatore e oggi si accinge a diventare un allenatore di livello. Però piano, bisogna procedere con calma e farlo lavorare bene, può solo che far bene per il calcio italiano”.

Lazio e Roma, i poli opposti

Gianni De Biasi ha poi detto la sua sui momenti di Lazio e Roma. Da una parte le critiche anche verso Maurizio Sarri, dall’altra l’euforia targata Daniele De Rossi.

D: Lazio in difficoltà. Se lo apsettava?

R: Sono convinto che Maurizio Sarri sappia fare il suo mestiere, qualche risultato in meno rispetto alla passata stagione non può portare il tecnico ad essere considerato come uno che non lavora e che non riesca a far breccia nella testa dei ragazzi. Credo che la Lazio abbia perso qualcosa con la partenza di Milinkovic-Savic; ha perso peso in mezzo al campo, in fase difensiva e offensiva, più il gioco aereo. Ricordiamoci anche che ogni stagione i giocatori hanno un anno in più. Poi sicuramente Immobile ha avuto qualche problema di troppo con gli infortuni che lo hanno limitato, la Lazio sta attraversando un momento difficile anche a causa della condizione fisica di alcuni giocatori importanti”.

D: Servirebbero nuovi innesti.

R: Ha bisogno di qualche innesto da portare quanto prima per la prossima stagione, che dia la possibilità a Sarri di avere forze fresche che possano lavorare in proiezione futura”.

D: In casa Roma entusiasmo con De Rossi.

R: C’erano tre partite alla portata della Roma ma che permettono di portare entusiasmo. Credo che meglio di così non si potesse iniziare, in più con un De Rossi che è tornato a casa sua in un ambiente con un altro ruolo ma che conosce molto bene e che potrebbe anche perdonargli qualche piccolo errore. La prossima partita sarà già più complicata, non si può giudicare subito De Rossi dopo appena tre partite, ma è stato messo nelle condizioni ideali per iniziare un lavoro con la squadra che ama da sempre e che è stata la squadra del cuore”.

D: Cambio con Mourinho necessario?

R: Io non avrei fatto questo cambio. Al netto delle difficoltà Mourinho poteva vincere queste tre partite e rimettere a posto la situazione. E’ chiaro che nell’arco della stagione ci sono i momenti più e meno buoni, ma per quanto riguarda Mourinho probabilmente qualche conflitto c’era con i Friedkin; perchè i risultati ci sono stati, vedi la Conference”.

L’Albania nel cuore

Inevitabilmente il pensiero va anche all’Albania. L’impresa nel 2016 rimane nella storia, De Biasi è pronto a godersi la sua ex Nazionale ad Euro 2024.

D: Quanto ci vede del suo in questa Albania?

R: Da lì è partita l’esperienza che c’è tutt’ora. Da Euro 2016 credo che tutto il movimento albanese abbia avuto un occhio di riguardo per quanto riguarda i calciatori che sono stati presi con molta meno diffidenza nei vari campionati sparsi per il mondo. Oggi ci sono molti giocatori albanesi che giocano in Serie A: io ne contavo due-tre, oggi se ne possono convocare almeno otto, frutto di un lavoro che importante in Federazione portato avanti a dovere. Credo che sarà quella squadra rognosa che in Germania darà filo da torcere”.

D: Tornerebbe nuovamente con l’ Albania?

R: Come tecnico assolutamente no, tornerei sicuramente con un altro incarico. Da tecnico ho una statua che non voglio che nessuno butti per nessun motivo al mondo”.