Giulio Ciccone si ferma per 4 settimane. Il corridore abruzzese della Lidl – Trek si è dovuto sottoporre ieri a un intervento chirurgico che non gli permetterà di salire in sella nel corso del prossimo mese. Una brutta tegola per l’azzurro e per tutta la sua formazione, che dovrà rinunciare a schierarlo come capitano in vista della prossima Tirreno-Adriatico. La corsa dei due mari avrebbe dovuto segnare il suo esordio stagionale.

Intervento chirurgico, Ciccone si ferma per 4 settimane

Secondo quanto riportato in un comunicato rilasciato dalla Lidl – Trek, una ciste perineale ha costretto Giulio Ciccone a interrompere la preparazione in vista dell’esordio stagionale. A causa di una forte infiammazione, il corridore è stato sottoposto nella giornata di ieri, lunedì 5 febbraio, ad un intervento chirurgico per rimuovere la ciste. I medici hanno imposto una sospensione di quattro settimane da qualsiasi allenamento in bicicletta, a seconda anche degli sviluppi post-operatori. Seguirà la fase riabilitativa.

Lo stop di Giulio Ciccone per quattro settimane porta a una riprogrammazione della stagione, o almeno della parte iniziale: il corridore azzurro non potrà fare il proprio debutto alla Tirreno-Adriatico, ma dovrà per forza di cose iniziare a gareggiare più tardi. Verrebbe da pensare, in linea teorica, che il corridore di Chieti possa prendere parte alla Volta Catalunya, una delle corse a tappe dove dovrebbero esserci al via i più importanti contendenti alla classifica generale del prossimo Giro d’Italia e del prossimo Tour de France. Ovviamente si tratta di una supposizione: bisognerà vedere come Ciccone reagirà all’intervento chirurgico e quando ricominceranno gli allenamenti in bicicletta.

Lidl-Trek, una brutta tegola

Senza dubbio, un Giulio Ciccone che si ferma per quattro settimane è una brutta tegola per la Lidl – Trek. La squadra aveva programmato per lui la partecipazione al Giro d’Italia, e ora bisognerà valutare quali saranno le sue condizioni di salute alla vigilia della corsa rosa. Lo scorso anno Ciccone dovette rinunciare al sogno di partecipare all’edizione della corsa rosa che partiva a due passi da casa sua, dalla Costa dei Trabocchi. In quella circostanza fu fermato da una positività al Covid-19, che non gli ha permesso di essere nel gruppo dei corridori che hanno affrontato la gara a tappe italiana. Nel 2023 si presentò poi al via del Tour de France, riuscendo a vincere la maglia a pois, che contraddistingue il leader della classifica degli scalatori. E’ stato quindi possibile vedere un po’ di Italia sul podio di Parigi.

In forse anche le classiche

A causa di questo intervento chirurgico, Giulio Ciccone potrebbe non prendere il via delle classiche del Nord, in particolare potrebbe non essere al via della Liegi – Bastogne – Liegi, la corsa di un giorno che maggiormente si adatta alle sue caratteristiche. L’abruzzese è però un corridore molto combattivo, quindi si può essere sicuri del fatto che farà di tutto per cercare di tornare competitivo quanto prima. Il 2023 è stato un anno che ha permesso a Ciccone di togliersi parecchie soddisfazioni, a cominciare dalla maglia a pois al Tour de France, senza contare le vittorie di tappa al Giro del Delfinato, alla Volta a la Comunitat Valenciana e alla Volta Ciclista a Catalunya. L’obiettivo dichiarato per il 2024, inoltre, sarà la convocazione in nazionale per partecipare al mondiale di Zurigo: su un percorso molto duro, un corridore come Ciccone potrebbe davvero fare la differenza, facendo sì che la nazionale guidata dal commissario tecnico Daniele Bennati possa essere competitiva dal primo all’ultimo chilometro. C’è ancora molto tempo fino a settembre: l’obiettivo sarà quello di recuperare con calma dall’intervento per poi ritrovare la giusta condizione di forma per affrontare nuove importanti sfide.