Durante la prima giornata del processo contro l’ex calciatore Dani Alves, il tribunale ha ascoltato le testimonianze dell’accusatrice riguardo al trauma da lei subito dopo la serata trascorsa in discoteca a Barcellona nel 2022.

Caso Dani Alves, le testimonianze

Dani Alves aveva precedentemente fornito diverse versioni della serata del 31 dicembre 2022 in una discoteca a Barcellona. In una di queste testimonianze, aveva descritto il rapporto sessuale come consensuale con la giovane donna di 23 anni. Il processo di Alves è iniziato ieri, 5 febbraio 2024, presso la Corte Superiore di Giustizia della Catalogna e proseguirà fino a domani.

Durante la prima giornata delle testimonianze, una cugina e un’amica della giovane donna, presenti quella sera, hanno raccontato al tribunale che Dani Alves li aveva invitati nell’area VIP, dove si trovava con un amico. La cugina ha affermato che “Non eravamo a nostro agio” a causa del comportamento inappropriato di Alves. Nella seduta di lunedì, sono comparsi anche i tre dipendenti della discoteca presenti quella sera.

La 23enne ha mantenuto le sue accuse, rimanendo fedele a una versione dei fatti che non ha mai cambiato fin dall’inizio del caso. Secondo la sua testimonianza, il calciatore brasiliano l’avrebbe fermata nella toilette della zona VIP della discoteca, l’avrebbe schiaffeggiata, avrebbe tentato di ottenere rapporti sessuali orali e poi l’avrebbe violentata.

La giovane donna sarebbe rimasta traumatizzata dall’accaduto. Secondo quanto riportato nelle testimonianze, avrebbe presentato denuncia contro il calciatore poco dopo l’evento, il 2 gennaio 2023, incoraggiata dall’amica e dalla cugina. Quest’ultima ha dichiarato che, da quel momento in poi, la 23enne non sarebbe stata più la stessa. “Ha difficoltà a dormire, si affida ai farmaci e raramente esce di casa”, ha affermato la cugina.

L’avvocato di Dani Alves ha cercato di mettere in discussione la credibilità dei testimoni interrogandoli con determinazione sui dettagli che hanno preceduto gli eventi. Entrambe le donne sembravano avere difficoltà a rispondere alle domande, affermando spesso di non ricordare.

Il processo continuerà fino al mercoledì

Solo Dani Alves e l’accusatrice possono descrivere ciò che è accaduto nella toilette in quella sera in quanto nessuna telecamera ha registrato l’accaduto. Alves testimonierà nella seduta di oggi. 22 persone, inclusi due testimoni chiave della difesa, saranno chiamate a testimoniare a partire dalle 15. Tra questi, la moglie di Alves, Joana Sanz, riferirà di aver trovato il marito ubriaco al suo ritorno a casa, e Bruno, l’amico presente quella sera.

Alves rischia fino a dodici anni di carcere, mentre il pubblico ministero ha chiesto una pena detentiva di nove anni.

L’avvocato dell’ex calciatore: “Processo parallelo condotto dai media”

All’inizio della giornata, l’avvocato del brasiliano ha cercato di fermare il processo sostenendo che durante le interrogazioni preliminari i diritti del suo cliente e la presunzione di innocenza sarebbero stati violati da un presunto “processo parallelo” condotto dai media, che avrebbe potuto influenzare il giudice. Tuttavia, la richiesta è stata respinta dal tribunale, che non ha riscontrato “alcuna irregolarità” nelle indagini condotte.